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    POVERI ABRUZZESI: IL LORO SIMBOLO E' 'NA PATACCA! - IL GUERRIERO DI CAPESTRANO, SCULTURA DATATA AL VI SECOLO A.C. E RINVENUTA NEL 1934, DIVENTATA EMBLEMA DELL'ABRUZZO, POTREBBE ESSERE UN FALSO - IL REGISTA PESCARESE ALESSIO CONSORTE SOSTIENE DI "AVER PRESO VISIONE DI UNA LETTERA PUBBLICATA DA UN ARCHEOLOGO DEL VATICANO, CHE RIPORTA LA NOTIZIA DELLA FALSITÀ DEL GUERRIERO, IL QUALE SAREBBE STATO FABBRICATO AD HOC DA UN ANTIQUARIO" - CONSORTE HA PRESENTATO AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELL’ABRUZZO UNA RICHIESTA PER ACCERTARNE L'AUTENTICITÀ... - VIDEO


     
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    Estratto dell'articolo di Manlio Lilli per www.ilfattoquotidiano.it

    il guerriero di capestrano il guerriero di capestrano

     

    Il Guerriero di Capestrano? Secondo il ministero della Cultura, la scultura in calcare, conservata nel Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo di Chieti, raffigurante “un guerriero dell’antico popolo italico dei Vestini, datata al VI secolo a.c.” è stata “rinvenuta nel 1934 in una necropoli dell’antica città di Aufinum, nei pressi di Capestrano nell’aquilano” e si tratta di “una delle opere più monumentali e significative dell’arte italiana”. […]

     

     Un simbolo, indiscutibile delle terre d’Abruzzo. Almeno fino al 2022 quando Alessio Consorte, videomaker e regista pescarese, autore a novembre 2023 del docufilm Il guerriero mi pare strano, ha espresso dei dubbi sulla sua autenticità, ne è nata una controversia. Proprio con il ministero.

     

    alessio consorte alessio consorte

    Una controversia sfociata con un ricorso al Tar con la richiesta, da parte di Consorte, di nominare “un commissario ad acta, al fine di far rispettare la sentenza e ottenere finalmente le prove richieste che il ministero ha dichiarato di possedere”. Una controversia nella quale entra anche la Regione Abruzzo che a luglio 2022 ha votato una legge che ha previsto d’integrare lo stemma e il gonfalone “con la rappresentazione del “Guerriero di Capestrano”, che, si legge nel testo, “valorizza la storia e la cultura regionali, costituendo la sintesi delle culture imperanti nel territorio della Regione Abruzzo”. […]

    il guerriero mi pare strano di alessio consorte il guerriero mi pare strano di alessio consorte

     

    La vicenda ha inizio a luglio 2022 quando il regista Consorte sostiene di “aver avuto modo di prendere visione di una lettera pubblicata da un archeologo del Vaticano, padre Antonio Ferrua, che riporta la notizia circa la falsità del Guerriero di Capestrano, il quale sarebbe stato fabbricato ad hoc da un antiquario”.

     

    Per accertare la veridicità della notizia, a ottobre 2023, Consorte presenta al Museo Archeologico Nazionale dell’Abruzzo, la richiesta per effettuare l’esame non invasivo XRF cioè la fluorescenza dei raggi X, sul Guerriero di Capestrano, “da effettuarsi a sue spese e a cura di una ditta specializzata”. Dal momento che a novembre dello scorso il ministero della Cultura respinge la richiesta, rispondendo che tali indagini erano già state effettuate, a gennaio 2024 il regista chiede di poterne prendere visione. Niente da fare.

     

    stemma della regione abruzzo con il guerriero di capestrano stemma della regione abruzzo con il guerriero di capestrano

    […] Consorte non si dà per vinto e ricorre al Tar. Che a giugno sentenzia che “il ministero della Cultura deve rilasciare al ricorrente copia delle risultanze dell’esame XRF già effettuato sui manufatti in questione, nel termine di 30 giorni dalla notifica o comunicazione della presente sentenza”. […] La documentazione fornita dalla Soprintendenza per conto del ministero “non corrisponde a quella di cui il Tar ha ordinato l’esibizione”. Per questo motivo Consorte ha deciso di ricorre ancora al Tar per richiedere un commissario ad acta.

     

    “Sono stupito di quanto leggo sulle cronache locali secondo cui qualcuno sostiene che il ministero nasconderebbe addirittura le prove dell’autenticità del Guerriero o non vorrebbe mostrarle”, ha sostenuto il presidente Marco Marsilio intervenendo a un incontro in occasione dei novanta anni dalla scoperta della statua. “Ritengo davvero molto curioso che qualcuno nel 1934 potesse aver realizzato un monumento, una statua di quelle dimensioni, di quello stile, di quell’altezza, l’abbia sepolta a Capestrano chissà perché e poi l’abbia tirata fuori inscenando la sceneggiata di un falso ritrovamento”. […]

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