stefano marinoni
Federico Berni e Cesare Giuzzi per www.corriere.it
Lo hanno trovato in un campo. Sotto a un traliccio dell’alta tensione. Il corpo, ormai provato dai giorni trascorsi all’aperto, è stato scoperto ieri mattina dai carabinieri nella campagne tra Rho e Arese. Stefano Marinoni, l’elettricista 22enne di Baranzate, è morto. Ma questa, al momento, è l’unica certezza nelle indagini.
Perché gli investigatori stanno verificando alcune ferite nella zona del torace che potrebbero non essere compatibili con una caduta. L’ipotesi principale, infatti, dopo il ritrovamento del cadavere è stata quella di un gesto volontario. Un salto nel vuoto dopo essersi arrampicato sul traliccio. Ma con il passare delle ore i carabinieri hanno focalizzato l’attenzione su quelle fratture, nella parte frontale del tronco, all’altezza dello sterno, che potrebbero essere i segni non di un suicidio ma di una aggressione. Intorno anche diverse pietre di grosse dimensioni. Per il momento si tratta solo di una ipotesi investigativa e sarà necessario attendere l’autopsia che sarà eseguita a breve. Ma il quadro non è del tutto lineare.
stefano marinoni
Il ragazzo è scomparso lo scorso giovedì 4 luglio con la sua Smart bianca e senza soldi né portafogli. Stefano Marinoni né prima né dopo il misterioso allontanamento da casa ha lasciato biglietti o scritto messaggi per spiegare un gesto estremo. Certo, accade che chi decide di farla finita lo faccia senza comunicare nulla, ma le stranezze in questa storia sarebbero molte.
Ieri i carabinieri sono arrivati alla scoperta del cadavere dopo aver rintracciato la Smart del 22enne. L’auto era regolarmente parcheggiata, chiusa a chiave, in un parcheggio. Il corpo è stato invece trovato a 300 metri di distanza in corrispondenza del traliccio. Le chiavi della macchina erano nella tasca dei pantaloni. Quando si era allontanato da casa, Stefano aveva detto alla madre che sarebbe andato a Novate, e di aspettarlo per cena. Aveva portato con sé il telefonino, ma aveva lasciato portafogli e documenti. Per cercarlo, i parenti hanno fatto partire una massiccia mobilitazione social, fino alla terribile notizia.
stefano marinoni
La madre, le due sorelle maggiori, e il padre Marco Marinoni hanno sperato fino all’ultimo: «È tutto davvero molto strano — aveva detto il papà —. Stefano si è allontanato da casa in macchina, una Smart bianca che aveva appena preso, e di cui andava fiero. La sua prima auto. In casa ha lasciato il portafogli con la patente. Si è portato via solo il telefonino, che però sin dalle prime chiamate è risultato essere spento».
Un comportamento che non rientrava nelle abitudini del ragazzo: «È sempre stato molto oculato, preciso, non avrebbe mai lasciato soldi e documenti, e se tarda dieci minuti rispetto all’ora di cena, è uno che telefona per avvertire». Nella vita di Stefano non ci sono mai state ombre o situazioni di disagio. Certo non aveva molte amicizie, né compagnie fisse di amici. Nessuna relazione nota, quantomeno alla famiglia. Però aveva appena trovato un lavoro in un’azienda come elettricista.
stefano marinoni
I genitori hanno sempre avuto il sospetto che prima di uscire di casa giovedì sera, Stefano possa aver ricevuto una telefonata. Ma da chi? Su questo non ci sono certezze. Le poche informazioni filtrate dagli inquirenti non svelano questo particolare. E poi perché il 22enne avrebbe raccontato di andare nella vicina Novate quando invece s’è diretto da tutt’altra parte? I carabinieri stanno acquisendo le telecamere della zona di Rho e Arese per ricostruire gli spostamenti di Stefano e della sua auto. Nel frattempo verranno sentiti parenti e amici, alla ricerca di elementi che possano svelare se davvero questa storia nasconde un nuovo mistero.