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    IL MOMENTO IN CUI HANNO FATTO FUORI BIDEN – IL CALVARIO DI “SLEEPY JOE” È DURATO 24 GIORNI: HA RESISTITO DI FRONTE AGLI INSULTI DEI “BURATTINI” DI OBAMA E DELLA PELOSI, POI IERI MATTINA HA CAPITO CHE NON CE L’AVREBBE PIÙ FATTA. IL CHIODO SULLA BARA È STATO QUELLO DI JOE MANCHIN, IL SENATORE CHE IN PARLAMENTO HA AIUTATO IL PRESIDENTE A FAR PASSARE LE FONDAMENTALI LEGGI SULL’ECONOMIA. POLITICO VECCHIO STAMPO COME BIDEN, MANCHIN, 76ENNE, HA RICORDATO IL MOTTO DI JOHN KENNEDY 1960: “È TEMPO DI PASSARE LA TORCIA A UNA NUOVA GENERAZIONE!” E BIDEN, MASTICANDO AMARO, HA CAPITO CHE L’ORA ERA ARRIVATA…


     
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    Estratto dell’articolo di Gianni Riotta per "la Repubblica"

     

    rinco meme by emiliano carli il giornalone la stampa rinco meme by emiliano carli il giornalone la stampa

    […] Dopo il disastroso dibattito del 27 giugno, Biden aveva reagito con furia a ogni invito a ritirarsi, difesa dal team di consiglieri, guidato dalla moglie Jill, dalla sorella Valerie e dal figlio Hunter, rabbioso per le umiliazioni subite dopo il processo per detenzione di armi da fuoco.

     

    Con loro Mike Donilon, Steve Ricchetti, Bruce Reed - soprannominati, e non con affetto, “i bulli, i vecchietti, il triumvirato” - Anthony Bernal, così vicino a Jill Biden da meritarsi il nomignolo “Mio marito in ufficio” e Annie Tomasini, di cui un reporter ridacchia «ha gridato tanto al telefono per smentire il ritiro di Biden da ridursi più rauca di lui».

     

    JOE MANCHIN CON BIDEN JOE MANCHIN CON BIDEN

    Il team ha isolato Biden per mesi, dandogli solo buone notizie e sondaggi favorevoli al punto che quando, furibonda, l’ex Speaker della Camera Nancy Pelosi, che a 84 anni ha preso su di sé il compito di mandare in panchina il più giovane collega, lo ha chiamato nel ritiro di Rehoboth con la risacca rombante, convalescente dal Covid, si è sentita dire «Nancy i dati dimostrano che posso vincere» e ha sbraitato: «Joe, passami Donilon, che li dia a me i vostri numeri», come a una persona incapace di intendere.

     

    Il Calvario di Biden, lungo 24 giorni, ha visto sfumare un’avventura cominciata da consigliere della Contea di New Castle, Delaware, quando alla Casa Bianca c’era Richard Nixon, ma non nel modo desiderato dall’ex vice di Obama. Veterano astuto ha provato a guadagnar tempo, «non fatemi ritirare prima che arrivi Netanyahu, mi odia, non voglio arrivi a Washington e mi tratti da anatra zoppa», presidente a fine corsa.

    Joe Manchin Joe Manchin

     

    Pelosi non ha abboccato e uno dopo l’altro i parlamentari hanno chiesto l’addio a Biden. Quando si è esposto Adam Schiff, candidato al Senato in California, il team Biden non ha fatto una piega, «è un burattino di Nancy, chi se ne frega».

     

    Ma domenica mattina […] è sceso in campo Joe Manchin. 76 anni, senatore della West Virginia, democratico moderato poi indipendente. Manchin è stato il campione che ha permesso a Biden di ottenere i successi al Congresso, leggi che hanno rivitalizzato l’economia Usa dopo la pandemia, a ritmi miraggio per l’Europa, politico vecchio stampo come lui, diffidente da estremisti e populisti.

     

    Con schietta franchezza, Manchin ha ricordato il motto di John Kennedy 1960 «è tempo di passare la torcia a una nuova generazione!» e Biden, masticando amaro, ha capito che l’ora era arrivata.

     

    nancy pelosi joe biden nancy pelosi joe biden

    Dei 24 giorni di passione qualcuno indicherà come decisivi quelli del vertice Nato, con Biden ad alternare lucidità e tremore, altri il 2 luglio con il deputato texano Lloyd Doggett a rompere per primo i ranghi, trascinando Biden in escandescenze, poi i finanziatori che chiudono i fondi, il New York Times a chiedergli di non correre, George Clooney, in un saggio virale online, a proporre volti nuovi.

     

    Il 5 luglio, spenti i razzi della festa per l’Indipendenza del giorno prima, Biden assicura all’anchorman dell’Abc George Stephanopoulus «Solo Dio Onnipotente può togliermi di torno», son bastati invece il Covid e la tenacia della Pelosi. Se Johnson aveva in tasca due discorsi nel 1968, “Corro, Non corro”, Biden ancora venerdì mattina rassicurava “si va avanti”, e il capo della campagna Dillon incitava lo staff «tenete duro!»,

    barack obama joe hunter biden barack obama joe hunter biden

     

    […] A scrivere la breve lettera del lungo addio, come avrebbe detto lo scrittore Peter Handke, è il “bullo” Donilon, mentre “vecchietto” Ricchetti parlava allo staff, e domenica mattina Harris riceveva la telefonata formale, “It’s you Kamala” poco prima del tweet di annuncio sulla piattaforma di Musk, odiato trumpiano militante. «Andiamo a lavorare, facciamola finita» ha esclamato Biden, chiudendo nell’estate di Rehoboth mezzo secolo di politica, la saga di consiglieri e familiari e aprendo agli Stati Uniti la stagione del futuro, tra speranze e paure.

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