1. MURDOCH IN ANSIA PER IL CASO AMAZON
Da "il Giornale"
Murdoch ha chiesto il divorzio da Wendi una settimana dopo le voci della tresca
Avete presente il magnate australiano Rupert Murdoch, Executive Chairman di News Corp, il più grande fornitore di news e servizi d'informazione in lingua inglese, fondatore e leader indiscusso di un gruppo che include televisioni (tra cui la Fox), case di produzione cinematografiche e non (21st Century Fox, che controlla anche la piattaforma satellitare Sky in Italia, Germania, Nuova Zelanda, Gran Bretagna), quotidiani (Times, Wall Street Journal, New York Post, The Sun tra i moltissimi) e riviste (Weekly Standard), case editrici (tra cui HarperCollins), stazioni radiofoniche (anche in India e in Russia), siti (Myspace) e portali internet? Avete presente? Ecco, proprio questo Rupert Murdoch ha twittato di essere preoccupato dalla posizione di monopolio di Amazon.
2. PARTERRE
Da “Il Sole 24 Ore”
jeff bezos 167
IL LUSSO È GARANZIA DI UTILI PER DELLA VALLE
Il lusso permette ancora una volta a Diego Della Valle di chiudere un bilancio con profitti rotondi. La Diego Della Valle & C, la holding del patron della Tod's, ha infatti chiuso il 2013 con un utile di 91,7 milioni grazie alla plusvalenza da 147,8 milioni di euro realizzata con la cessione della quota nei grandi magazzini Saks. A riprova che, se l'imprenditore scommette su ciò che gli è più affine difficilmente sbaglia. Non a caso anche Di.vi Finanziaria, il veicolo che custodisce il controllo di Tod's, ha registrato profitti per 23,2 milioni, complice i 44 milioni di cedole pagate dalla controllata.
diego della valle
L'utile della Diego Della Valle & C è stato decisamente più rotondo rispetto ai 7 milioni registrati nel 2012 anche se hanno pesato le svalutazioni su altre partecipazioni. In tutto 63 milioni, in gran parte riferibili al 5,69% di Rcs (34,4 milioni), allo 0,48% di Mediobanca (11 milioni) e a Interbasic Holding (12 milioni). Nessun dividendo, in ogni caso, è stato staccato. Nonostante una posizione finanziara netta positiva per 87 milioni la holding ha preferito mettere l'utile a riserva portando il patrimonio netto a 537 milioni. (L.G.)
GLI AVVOCATI DI GM NEL MIRINO DELLA GIUSTIZIA
Nuovi problemi per General Motors negli Stati Uniti. Dopo i maxi richiami dei primi mesi dell'anno - circa 15 milioni di vettura con difetti – ieri si è venuto a sapere che le autorità federali stanno indagando se gli avvocati, interni ed esterni, del colosso di Detroit abbiano tenute nascoste informazioni sui difetti dell'accensione che portarono al ritiro di milioni di vetture. Secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, la nuova indagine è alle battute iniziali e potrebbe non portare ad accuse formali.
L'inchiesta della procura federale è partita dopo la pubblicazione del rapporto interno di Gm, lo scorso giugno. Il dipartimento legale è solo uno di quelli su cui le autorità stanno indagando per accertare eventuali responsabilità penali. Da ricordare proprio che qualche mese fa Gm era stata condannata dal Dipartimento di Giustizia a pagare una multa di 35 milioni di dollari proprio per aver tardato a richiamare milioni di macchine con difetti meccanici all'accensione collegati ad alcuni incidenti che in passato procurarono la morte di una decina di persone. (R.Fi.)
magazzini Saks
A FRANCOFORTE DUE IPO PER TRE FRATELLI
La crisi europea sembra aver rialzato la testa, l'Ucraina minaccia la stabilità del Vecchio continente e il Medio Oriente sta attraversando una delle fasi più incendiarie della sua storia. Eppure sui mercati la fame di Ipo non conosce tregua. Lo confermano le voci sempre più insistenti che danno due big tedeschi della web economy sul punto di quotarsi alla Borsa di Francoforte.
Secondo fonti vicine ai dossier sia Zalando, un colosso dell'e-commerce specializzato nell'abbigliamento, che Rocket Internet, una società di venture capital nonché incubatore tecnologico, puntano a mettere sul mercato circa il 15% del proprio capitale entro la metà di settembre. Il fatto che le due più grandi Ipo tedesche da oltre un decennio possano aver luogo praticamente in contemporanea sta facendo storcere il naso a più di un banchiere. Ma non ai fratelli Oliver, Alexander e Marc Samwer: i tre venture capitalist più famosi della Germania posseggono robuste quote in entrambe le società. (Ma.Mas.)
General Motors
MCDONALD'S TENTA IL RILANCIO NEGLI USA
Mentre la "grana russa" si fa sempre più pesante (proseguono i controlli sanitari a sopresa nei suoi ristoranti su tutto il territorio della Federazione) McDonald's ha deciso un cambio al vertice nelle attività Usa per dare una scossa al business e rilanciare le vendite. Mike Andres sarà infatti il suo nuovo presidente per le attività negli Stati Uniti (e del canada). La nomina segue a ruota l'annuncio delle dimissioni di Jeff Stratton dopo 41 anni nel colosso dell'hamburger. In una nota, il marchio di fast-food comunica la scelta del consiglio di amministrazione, che ha fissato nel 15 ottobre - quando Stratton lascerà il gruppo - la data di inizio dell'era Andres. La speranza è di risollevare le vendite dopo un 2013 in cui l'azienda ha subito un calo del fatturato nei negozi aperti da almeno 13 mesi, interrompendo la serie di 10 anni consecutivi di crescita. E nel 2014 la situazione è ancora peggiorata. (R.Fi.)
MCDONALD