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    IL MOSTRO CINESE – L’INTRODUZIONE DEL LIBRO DI MARIA GIOVANNA MAGLIE: “CHI DI NOI DOVESSE CREDERE CHE L’ESSERE STATA SBUGIARDATA COSÌ PALESEMENTE NELLE SUE RESPONSABILITÀ, MENZOGNE E INSABBIAMENTI, ABBIA MORTIFICATO LA CINA, COMMETTEREBBE L’ENNESIMO ERRORE FRA I TANTI CHE L’OCCIDENTE HA COLLEZIONATO NEI MESI DEL CORONAVIRUS – CHE IO, ALLA MANIERA DI DONALD TRUMP, CHIAMO IL VIRUS CINESE. L’UNIONE EUROPEA A GUIDA TEDESCA CONTINUA A DIRE CHE CON LA CINA SARÀ POSSIBILE IL BUSINESS AS USUAL E..."


     
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    INTRODUZIONE DEL LIBRO "IL MOSTRO CINESE" DI MARIA GIOVANNA MAGLIE

     

    Il mostro cinese e noi

    Chi ha già ceduto. Chi intende affrontarlo

    La Cina è colpevole. XI Jinping ha nascosto i tempi, i modi, la diffusione e la gravità del

    mostro che ha finito col devastare la salute e l’economia del mondo intero, che ha

    provocato lutto e dolore, che in Occidente ha colpito – per prima e nel modo più violento

    – l’Italia […]

     

    Oggi più di cento Paesi chiedono un’indagine internazionale, ma l’Italia sembra non

    volere verità e giustizia per i nostri morti e per i danni incalcolabili provocati dalla

    pandemia.

    La Cina – non certo il suo popolo oppresso, perseguitato, fatto sparire quando tenta di

    MARIA GIOVANNA MAGLIE MARIA GIOVANNA MAGLIE

    denunciare la verità – con il suo lo spietato regime comunista che coltiva progetti di

    egemonia non solo nel continente asiatico ma anche in Occidente ha creduto e crede

    ancora di poter sfruttare la condizione di debolezza in cui il mondo si trova per colpa del

    virus.

     

    La Cina per questo crimine dovrebbe essere chiamata dalle vittime, ovvero dai governi e

    XI JINPING XI JINPING

    dalla pubblica opinione mondiale, a pagare il prezzo che è giusto pagare, a sottoporsi a un giudizio nel quale finalmente affiori tutta la verità, o almeno una parte. Da questo siamo ancora molto lontani, per l’impudenza del regime comunista e per la debolezza, un vero e proprio sentimento di appeasement, dell’Occidente, al quale si oppone solo l’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

     

    L’Unione Europea a guida tedesca, infatti, continua a dire che con la Cina sarà possibile il business as usual; il mister Pesc di turno si azzarda a dichiarare che nessuna minaccia

    militare economica può arrivare da Pechino. Gli Stati Uniti hanno invece invertito una

    linea diplomatica che durava dai tempi di Richard Nixon. Ma i fronti sui quali è

    impegnato il rapace e pericoloso progetto di egemonia di Xi Jinping sono molteplici: mai

    stati tanti. […] Il regime comunista conta su una possibile vittoria del candidato

    democratico Joe Biden a novembre perché Washington torni a una posizione di

    cedevolezza.

     

    maria giovanna maglie foto di bacco maria giovanna maglie foto di bacco

    Chi di noi, dunque, dovesse credere che l’essere stata sbugiardata così palesemente nelle sue responsabilità, menzogne e insabbiamenti, abbia mortificato la Cina, il suo regime comunista e il suo leader senza scrupoli, commetterebbe l’ennesimo errore fra i tanti che l’Occidente ha collezionato nei mesi del Coronavirus – che io, alla maniera di Donald Trump, chiamo il virus cinese.

     

    Al contrario, la Cina non è mai stata così convinta di poter sostituire il suo modello a

    quello dominante nel mondo […]; non è mai stata così convinta di poter speculare su un

    declino che ritiene inevitabile delle democrazie occidentali e della potenza americana.

    L’intera organizzazione di agenzie internazionali dell’ONU, capitanata dalla

    xi jinping vota la nuova legge sulla sicurezza nazionale di hong kong xi jinping vota la nuova legge sulla sicurezza nazionale di hong kong

    Organizzazione Mondiale della Sanità, in questa dolorosa vicenda ha mostrato complicità e debolezze che hanno dato manforte alle bugie cinesi. L’OMS ha giustificato tutte le scelte di Pechino, ha tardato a mandare ispettori, ha esitato a lungo prima di dichiarare lo stato di pandemia.

     

    Solo all’inizio di giugno […] sono saltate fuori prove che addirittura fanno risalire

    all’inizio di ottobre il primo picco di ricoverati per il virus negli ospedali di Wuhan.

    Rivelazioni tardive, che, a mio parere, confermano e aggravano le prove di complicità.

    maria giovanna maglie foto di bacco maria giovanna maglie foto di bacco

    L’Occidente tutto sembra preda di tendenze suicide che favoriscono il progetto cinese.

    Appare paralizzato dai suoi complessi di colpa. Il culto del politically correct, l’antirazzismo militante e saccheggiatore che abbatte le statue degli eroi coinvolge in

    realtà solo una minoranza tra militanti e mercenari. Ma è una minoranza che attraversa

    ambienti molto influenti grazie al controllo esercitato su stampa e mezzi d’informazione.

     

    L’Italia, la vittima numero uno del virus, è purtroppo un campione della debolezza,

    conte di maio conte di maio

    persino complicità, verso la Cina. Quando parlo dell’Italia mi riferisco naturalmente al

    suo attuale governo, nel quale gli amici del comunismo e del modello cinese sono

    numerosi.

     

    La costruzione di un diverso equilibrio geopolitico era in atto già da qualche tempo,

    graziosamente soprannominato Via della Seta: accordi commerciali che favoriscono solo

    la Cina e qualche amico dell’attuale governo.

    L’Italia non è stata solo la vittima dell’ignoranza di un virus sconosciuto. […] La

    sottovalutazione del problema è strettamente legata alla volontà di non scontentare il

    maria giovanna maglie maria giovanna maglie

    regime e, quel che è peggio, si è alimentata di tentativi di speculazione politica. Ai

    governatori di Lombardia e Veneto che chiedono chiusure immediate in via cautelativa, le autorità di Roma rispondono con accuse di sciacallaggio. […] Il governo italiano, con la stessa sicumera, ha poi deciso una chiusura totale del nostro Paese, sorta di arresti domiciliari imposti anche in zone nelle quali, obiettivamente, il virus non era arrivato, e nelle quali sarebbe stato doveroso e necessario mantenere in

    funzione le attività economiche.

     

    […]

    Un modello, quello scelto e seguito dal governo Conte, che non solo si è dimostrato

    eccessivo, quasi a configurare un’azione di terrorismo psicologico e politico, ma non è

    stato accompagnato da adeguate misure di contenimento del virus.

    giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 4 giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 4

    Basti pensare che le mascherine protettive oggi propagandate come una panacea e una

    garanzia di sicurezza imprescindibile, imposte freneticamente anche all’aria aperta, sono state a lungo dichiarate inutili. Forse perché le forniture tardavano ad arrivare, forse perché il fornitore unico, ovvero la Cina, ne spediva di vistosamente difettose. La stessa sorte tra il grottesco e il tragico hanno subito provvedimenti come i tamponi e i

    tracciamenti. Terapie efficaci e poco costose come il plasma sono state inspiegabilmente

    avversate.

     

    Oggi che il pericolo del contagio si è decisamente e quasi naturalmente allontanato, oggi

    che gli italiani sperano di poter tornare gradualmente a una vita normale, la stessa

    inadeguatezza dimostrata durante l’emergenza sanitaria si rivela nella gestione

    dell’emergenza economica del dopo virus cinese.

     

    Il denaro che era necessario far affluire nelle casse delle imprese e delle famiglie italiane

    non è arrivato, nonostante roboanti promesse, o è arrivato in quantità minime e a

    condizioni onerose. Tasse, bollette, mutui, IVA, sono stati solo rinviati per accumularsi

    pericolosamente invece di essere annullati, come è avvenuto nella maggior parte delle

    Nazioni colpite dal virus cinese.

    maria giovanna maglie maria giovanna maglie

     

    L’Unione Europea si è rivelata ancora una volta inadeguata nei tempi e nella qualità della

    risposta, più interessata a porre condizioni tagliola, politiche ed economiche, che a

    sostenere un Paese fondatore come l’Italia. […]

     

    Una cosa è certa: se l’Italia non riprende a produrre, se non si fattura e non si lavora, e se la gente non può tornare rapidamente a scegliere da chi farsi governare, rischiamo di

    giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 2 giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 2

    avere più morti per la crisi che per il virus.

    Una situazione nazionale gravida di incognite in un quadro internazionale pieno di

    giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 18 giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 18

    pericoli.

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