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    IL NAPOLI (SENZA OSIMHEN) CALA IL TRIS IN CASA DELL'ATALANTA E PRENDE IL MILAN IN VETTA! DE LAURENTIIS TWEET: "GRANDE VITTORIA, DI CUORE E DI TENACIA" - IL NAPOLISTA: “TOCCATE TUTTO QUELLO CHE POTETE. DOPO LA PARTITA DI OGGI, NULLA PUÒ CONSIDERARSI PIÙ PRECLUSO” – IL DS GIUNTOLI: “IL RITARDO DI OSIMHEN? AVEVA IL PERMESSO DEL CLUB. CI CHIEDIAMO PERCHÉ SIA VENUTA FUORI QUESTA COSA. PLUSVALENZE? RISPETTIAMO SEMPRE LE REGOLE”


     
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    Andrea Elefante per gazzetta.it

     

    Il Napoli passa al Gewiss piegando 3-1 l’Atalanta e aggancia in vetta il Milan, in attesa del posticipo di domani sera a San Siro tra rossoneri e Bologna. Azzurri in vantaggio su rigore con Insigne al 14’ dopo fallo di Musso su Mertens. Il raddoppio di Politano al 37’, con una bella girata al volo di sinistro su punizione di Insigne. Al 59’ il gol di De Roon che riapre il match ma a 9’ dalla fine in contropiede Elmas spegne le speranze della Dea.

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    Parte forte la Dea e all’8’ Malinovskyi di testa costringe Ospina alla deviazione in tuffo. Ma alla prima occasione passa il Napoli: contatto in area tra Musso e Mertens, l’arbitro va al Var e concede il rigore che Insigne trasforma al 14’. Freuler sfiora il pari poco dopo con un tiro dall’interno dell’area che manca di poco la porta. L’Atalanta fatica a reagire, e al 37’ arriva il raddoppio: punizione di Insigne che serve Politano solo in mezzo all’area, girata al volo di sinistro e 2-0. Due colpi di testa alti di poco di Sclavini su angolo mandano le squadre negli spogliatoi col Napoli sopra di due reti. La Dea riparte all’attacco e al 59’ accorcia le distanze con un bel colpo di testa di De Roon. Ospina salva con un balzo felino sul tiro di Boga al 76’. In contropiede Elmas, servito da Lozano, la chiude all’81’.

     

     

    SPALLETTI

    Massimiliano Gallo per ilnapolista.it

     

    Il Napoli vince 3-1 a Bergamo. Senza Osimhen. Toccate tutto quello che potete. Dopo la partita di oggi, nulla può considerarsi più precluso.

     

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    È una vittoria che fa molto rumore e mette tanta paura agli avversari e al campionato. Una vittoria che mette d’accordo le varie anime dell’ambiente Napoli. C’è tutto. C’è la vecchia guardia, ancora una volta preferita da Spalletti, che fa il suo e porta il Napoli sul 2-0. E c’è il nuovo che avanza, che ha consentito di segnare il 3-1 la rete della sicurezza. Che porta il Napoli a 66 punti a pari merito col Milan. C’è il solito bistrattato Mario Rui che gioca una gran partita. Atalanta battuta, Champions sicura ma soprattutto una serissima candidatura per la conquista del campionato.

     

    È una di quelle vittorie i cui effetti vanno al di là del risultato. Moltiplicano le forze. Spalletti è certamente un conservatore, almeno a Napoli lo è, ma sa che ha una panchina lunga e forte e nella ripresa, quando la squadra sembrava che stesse soccombendo, ha tolto via via Politano, Zielinski e Insigne. Il Napoli ha ripreso ossigeno e ha vinto.

     

     

    È una partita strana da raccontare. Il destino era con il Napoli. Eppure sembrava una di quelle giornate segnate. Col Napoli che, come spesso accade nelle partite importanti, pareva in trance. Sin dai primi minuti ha mostrato evidenti segnali di estraneità. Koulibaly è scivolato due volte in tre minuti, Anguissa ha perso palloni in modo insolito per lui, Politano non ne tratteneva uno nemmeno per sbaglio.

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    Il calcio, per fortuna, di logico non ha nulla. Chi ama interpretare i segni, può divertirsi col primo gol del Napoli. Partito dall’unica scelta non conservativa di Spalletti. Da Zanoli, che ha 21 anni e mezzo e in Italia è trattato come se ne avesse 15. Alla sua età, all’estero i calciatori non sono più considerati giovani da un paio d’anni. Percussione di gioventù, palla in profondità per Mertens che viene abbattuto da Musso. Qui entriamo nel campo del paranormale, con l’arbitro Di Bello che assegna il calcio d’angolo. Cosa possa averlo spinto a vedere una deviazione e quindi ad assegnare un calcio d’angolo, non vogliamo saperlo. Dovremmo entrare in un abisso da cui preferiremmo tenerci lontani. Ci pensa il Var a sottrarre Atalanta-Napoli alla dimensione di Freddy Krueger. Si torna sulla terra. Rigore e gol di Insigne.

     

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    L’Atalanta ha ripreso a giocare, ha avuto un paio di possibilità (forse tre) per segnare ma per fortuna la squadra di Gasperini era convinta che per fare gol si dovesse entrare in porta col pallone. Nessuno ha informato loro del regolamento. E allora il Napoli ci ha riprovato. Seconda percussione, stavolta di Lobotka. Fallo, fuori area. E qui si è visto il lavoro di Spalletti che avrà pure fatto i complimenti per quel che ha fatto Gattuso (così ha detto Koulibaly) ma per fortuna en ha preso nettamente le distanze. Schema su calcio da fermo. Insigne ha cercato con lo scavino Politano che ha beffato il fuorigioco atalantino e al volo di sinistro ha raddoppiato. “Come stare in vantaggio 2-0 con due tiri in porta”: un volume che vorremmo diventasse un best-seller.

     

    Nel secondo tempo in tanti nel Napoli hanno boccheggiato più del solito. Spalletti ne ha tolti tre. Ha tenuto Mertens. E dopo il 2-1 di De Roon, Koulibaly (che si è decisamente ripreso) ha servito la meglio gioventù: Lozano per Elmas. Tre a uno in contropiede. Il calcio è un gioco semplice.

    spalletti spalletti

     

     

    GIUNTOLI

    Da ilnapolista.it

    Nel prepartita di Atalanta-Napoli, ai microfoni di Dazn il direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli. Ha commentato il caso delle plusvalenze.

     

    «Siamo molto sereni, facciamo sempre le cose secondo le regole rispettandole, non c’è nessun problema».

     

     

    Su Osimhen, rientrato in ritardo dalla Nazionale.

    «Non si capisce perché viene fuori un caso che non esiste. Osimhen, come tra l’altro tanti altri giocatori nelle settimane precedenti, ha chiesto un permesso per motivi personali, tra l’altro era anche squalificato. Il permesso era concordato. E’ un ragazzo straordinario, di grande professionalità, amato da tutti, ci chiediamo come sia venuta fuori questa cosa, non c’è nessun caso e non ci sarà assolutamente nessuna multa».

    de laurentiis giuntoli de laurentiis giuntoli

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