Claudio Cartaldo per Il Giornale
spiare nello smartphone
I controlli del fisco anche su tablet, smartphone, client di posta elettronica e applicazioni di messaggistica. L'ultima circolare operativa della Guardia di Finanza permetterà ai Finanzieri di fare verifiche fiscali anche sulle memorie degli smartphone. A rivelare l'ultima mossa anti-evasione del Fisco è Italia Oggi. L'obiettivo sarebbe quello di permettere di acquisire elementi, potenzialmente utili all'attività tibutaria, che il contribuente potrebbe aver nascosto in alcune strumentazioni informatiche come dispositivi, Ram, server ma anche cloud e servizi di messaggistica e chat.
GUARDIA DI FINANZA jpeg
A realizzare le verifiche, scrive Italia Oggi, sarà "personale qualificato Cfda (Computer forensics e data analysis) che verrà impiegato per le verifiche su contribuenti che utilizzano sistemi informatici avanzati e complessi di protezione e archiviazione dei dati".
PAGAMENTI CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE
Nella pratica i possibili accertamenti dovrebbero essere di due tipi. Il primo sui dispositivi spenti (le Fiamme Gialle lavoreranno sulla copia forense del dato informatico o del documento digitale acquisito), il secondo su sistemi attivi in modo da evitare che, una volta spenti, i dispositivi possano perdere i dati (i Finanziari opereranno in contraddittorio con il soggetto sottoposto a verifica o con un suo delegato).
Ma il manuale prevede anche operazioni specifiche in caso di necessità di acquisire dati da browser o client di posta, applicazioni di messaggistica o chat, oppure qualora occorresse recuperare la cronologia delle operazioni eseguite sul sistema.
AGENZIA DELLE ENTRATE
"In altre circostanze - scrive Italia Oggi - le analisi e le ricerche da effettuare sono direttamente correlate da un punto di vista tecnico e degli strumenti da utilizzare dal sistema in cui le prove possono essere celate. Da questo punto di vista si pensi ad esempio agli smartphone o ai tablet oppure ad analisi da svolgersi su sistemi cloud o virtualizzati".