MOHAMED BAZOUM GIORGIA MELONI
1. NIGER: NIAMEY TRANQUILLA SPERA DI EVITARE LO SCONTRO
(ANSA-AFP) - Stamattina le strade della capitale del Niger, Niamey, erano tranquille e molti residenti della capitale - una roccaforte dell'opposizione al deposto presidente Mohamed Bazoum, ancora tenuto in ostaggio dai golpisti - sperano di evitare l'intervento militare dalle conseguenze potenzialmente devastanti.
"Se l'Ecowas interviene, la situazione peggiorerà ulteriormente. Ma la gente è pronta e sosterrà i nuovi leader, perché vogliamo il cambiamento", ha assicurato Jackou, un commerciante di tessuti, all'interno del suo negozio. Nei vicoli polverosi del quartiere di Boukoki, la prospettiva di un intervento delle forze della Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale (Ecowas) è accolta con aria di sfida.
scontri e proteste in niger
"Combatteremo per questa rivoluzione, non ci tireremo indietro di fronte al nemico, siamo determinati", ha sostenuto Adama Oumarou, un abitante del quartiere. "Aspettavamo questa mossa da molto tempo. Quando è arrivata per noi è stato come un sospiro di sollievo!", è una delle opinioni ampiamente condivise in questi vicoli fiancheggiati da bancarelle dove si sente il rumore delle macchine da cucire.
scontri in niger
Il golpe è visto come una liberazione per molti piccoli negozianti di Niamey alle prese con una situazione economica cupa in un Paese classificato tra i più poveri del mondo, dopo dodici anni di potere del Parti nigérien pour la démocratie et le socialisme (Pnds). Di fronte a una classe politica considerata corrotta, l'esercito nazionale ha mantenuto il suo prestigio. E in caso di guerra contro le forze dell'Ecowas, la vittoria non è in dubbio. "Abbiamo fiducia nei nostri soldati", ha detto Abdoulaye Issaka, seduto dietro la sua macchina da cucire tra pile di tessuti aggrovigliati. "Abbiamo il sostegno del Mali e del Burkina, che ci ha rafforzato molto", dice l'artigiano.
2. IL NIGER CHIEDE PROTEZIONE ALLA WAGNER
Estratto dell’articolo di Mirko Molteni per “Libero quotidiano”
Mahamat Idriss Deby Mohamed Bazoum
Incombe sul Niger l’intervento militare dei paesi vicini. Oggi scade l’ultimatum delle nazioni dell’Ecowas, associazione dell'Africa Occidentale, alla giunta golpista che dal 26 luglio ha rovesciato il presidente Moahmed Bazoum rimpiazzandolo col generale Abdurahmane Tchani.
Dalla Francia, tutrice di una regione fino al 1960 sua colonia, ecco il monito della ministra degli Esteri Catherine Colonna: «I golpisti hanno tempo fino a domani (oggi, n.d.r.) per rinunciare a questo avventurismo». Per spronare gli alleati africani, ha aggiunto: «Se i golpisti non ascolteranno le richieste, allora i governi Ecowas dovrebbero prendere una decisione».
proteste filo russe a niamey niger
Dal vertice di Abujia, in Nigeria, fra i capi di Stato Maggiore degli eserciti Ecowas, è emerso un piano. Per il commissario della Comunità economica Africa occidentale, Abdel-Fatau Musah: «Sono stati definiti gli elementi di un intervento. Ai golpisti diamo l'opportunità di far marcia indietro. Ma non diremo quando e dove colpiremo». Il capo di Stato Maggiore nigeriano, generale Christopher Mousa, ha aggiunto: «Che le decisioni prese non siano retoriche, ma si trasformino in azioni sul campo». Se c'è bisogno di dirlo, può significare che restano esitazioni.
DELIRIUM IN SAHEL - MEME SUL GOLPE IN NIGER BY DAGOSPIA
[…] Finora solo quattro paesi si dicono disponibili a combattere: Nigeria, Senegal, Costa d'Avorio e Benin. Scenderebbero in campo loro al posto della Francia, che ha già 1500 soldati in Niger, oltre a 1100 americani e 300 italiani. Impensabile, per Parigi e Washington, che il golpe, appoggiato da parte della popolazione locale, sia soffocato da militari occidentali, con eco colonialista che incendierebbe il Sahel e le banlieu di Parigi.
Dai “gendarmi” per conto dell'Europa, s'è sfilato il Ciad […] Come noto, si teme che il golpe apra anche il Niger all'influenza della Russia e ai mercenari della compagnia Wagner, longa manus del Cremlino. Già le bandiere russe sventolate dai fans del golpe corroborano il quadro. In più, Mali e Burkina Faso, dove governano giunte filorusse e opera la Wagner, hanno ammonito che l'intervento straniero in Niger equivarrà a una guerra contro di loro. Ieri, indiscrezioni giornalistiche hanno indicato che i generali del Niger avrebbero già contattato la Wagner per chiedere aiuto.
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[…] Nel paese golpista c'è aria di mobilitazione per fronteggiare attacchi esterni. Il regime di Tchani ha formato con i sostenitori civili «brigate di vigilanza per monitorare la minaccia esterna», che pattugliano le strade di Niamey, chiamando «il popolo a vigilare su spie e forze straniere». È stato nominato un nuovo capo di Stato Maggiore delle forze del Niger, il generale Moussa Salaou Barmou, al posto del generale Abdou Sidikou Issa. Riguardo alla repressione del dissenso, è arrivato a sei il numero dei ministri del deposto governo Bazoum arrestati finora.
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