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    ''IL NO DEAL È MOLTO, MOLTO PROBABILE'' - BORIS JOHNSON DA NEGOZIATORE SPIETATO VUOLE DARE L'IDEA CHE L'ACCORDO SIA PRATICAMENTE IMPOSSIBILE. COSÌ DA SPINGERE BRUXELLES A CEDERE QUALCOSA. MA URSULA NON HA FRETTA: ANCHE SE UN ACCORDO VENISSE TROVATO, NON C'È "NESSUNA GARANZIA" CHE POSSA ENTRARE IN VIGORE ENTRO IL 1 GENNAIO. PER QUESTO OGGI "PRESENTIAMO LE MISURE CONTINGENTI" DA APPLICARE IN QUESTO CASO


     
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    ANSA

     

    Il punto informativo sulla Brexit al vertice dei leader Ue è stato molto breve e si è già concluso. Secondo quanto si apprende la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, pur non dando percentuali sul successo del negoziato in corso, ha detto che la probabilità più alta è per un no deal.

    Non c'è stata discussione, l'unico a prendere la parola è stato il premier irlandese, Michael Martin, che ha lodato il vicepresidente della Commissione Ue, Maros Sefcovic, ed il ministro britannico Michael Gove, per aver finalizzato l'attuazione dell'accordo di divorzio.

    BORIS JOHNSON URSULA VON DER LEYEN BORIS JOHNSON URSULA VON DER LEYEN

     

    Il no deal come sbocco dei negoziati sulle relazioni commerciali con l'Ue per il dopo Brexit "è una forte possibilità" ed è venuto il momento che la popolazione britannica e il mondo del business vi si preparino.

     

    Lo ha detto ieri in una dichiarazione ai media il premier Boris Johnson, commentando per la prima volta di persona l'esito non positivo dell'incontro di ieri sera a Bruxelles con la presidente della Commissione europea. Johnson ha aggiunto peraltro di voler ancora tentare la strada di un accordo nei prossimi giorni, non escludendo sue visite a Emmanuel Macron o ad Angela Merkel a Parigi e Berlino.

     

    Anche se un accordo venisse trovato, non c'è "nessuna garanzia" che possa entrare in vigore in tempo utile. Per questo "dobbiamo essere preparati anche alla possibilità che non ci sia alcun accordo in vigore il primo gennaio prossimo" e quindi oggi "presentiamo le misure contingenti" da applicare in questo caso. Così in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sulla Brexit.

     

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    Ieri niente svolta nella lunga cena fra Boris Johnson e la von der Leyen. Una fonte di Downing Street ha spiegato che il premier britannico e la presidente della Commissione europea hanno verificato che rimangono distanze "molto ampie", ma hanno anche concordato di far proseguire i negoziati fino a domenica, indicato come termine ultimo per una decisione "ferma" tra deal e no deal.

     

    La fonte britannica, citata dai media del Regno, ha parlato di "una discussione franca sugli ostacoli significativi che restano nei negoziati". Ha poi aggiunto che permangono "differenze molto ampie fra le due parti e che non è ancora chiaro se potranno essere colmate" per arrivare a un accordo di libero scambio o se Londra metterà invece fine al periodo di transizione post divorzio il 31 dicembre con un no deal. La fonte ha comunque precisato che i colloqui fra i due team negoziali riprenderanno in questi giorni fino alla fine della settimana perché "non vogliamo lasciare alcuna strada inesplorata". In ogni modo la scadenza finale è stata indicata per domenica prossima, termine entro il quale, secondo Downing Street, andrà presa "una decisione ferma sul futuro delle trattative".

    BORIS JOHNSON BIRRA BORIS JOHNSON BIRRA

     

    "Abbiamo avuto una discussione animata ed interessante sullo stato dell'arte delle questioni" ancora aperte. "Abbiamo raggiunto una comprensione chiara delle posizioni reciproche, che restano lontane. Abbiamo concordato che i team negoziali si riuniscano immediatamente per cercare di risolvere queste questioni essenziali. Arriveremo ad una decisione per la fine della settimana". Così un comunicato della Commissione europea, al termine della cena.

     

    La cena tra il premier britannico Boris Johnson, e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen è finita, dopo tre ore di discussioni.

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