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    IL PAGELLONE DEL CAMPIONATO - “TURBO” PERES: SARÀ L’EREDE DI MAICON? -BENASSI “UOMO DERBY” AL CONTRARIO - TAGLIAGOLE VENTURA - IL SENSE OF HUMOUR DI ZEMAN: “OGGI AVREBBE SEGNATO ANCHE MIO NONNO”


     
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    DAGOREPORT

     

    PIRLO 10

    BRUNO PERES BRUNO PERES

    Il ferrovecchio che Allegri allontanò dal Milan si gode fuori tempo massimo tutte le rivincite che il suo assoluto talento gli fa ottenere. Domenica, nello specifico, uccide i sogni del Torino e regala alla Juventus tre punti complessivamente immeritati.

     

    BRUNO PERES 9

    Segnatevi il nome di questo ex terzino del Santos portato a Torino da Petrachi al prezzo di saldo di due milioni di Euro, dopo una trattativa lunghissima. Il suo coast to coast per battere Storari è una meraviglia che difficilmente avrà equivalenti nel corso della stagione. Andrà alla Roma, dicono, per diventare l’erede di Maicon.

     

    Maicon Maicon

    PJANIC E BIZZARRI 8

    Sempre nel mezzo tra genio e incostanza, Miralem mago di Bosnia tira fuori dal cilindro due reti fondamentali per la sua squadra e utili a decretare, in una squadra di stelle, la sua indispensabilità. Applausi anche all’anziano portiere del Chievo rimesso in pista da Maran ai danni di Bardi, scuola Inter, quindici anni in meno all’anagrafe. Quattro gare, nessuna sconfitta e una prestazione straordinaria contro la sua ex squadra valgono l’investimento al contrario.

     

    MATI FERNANDEZ 7

    Due gol per far passeggiare la viola a Cagliari in una gara piena di insidie. Sul primo lo aiuta il portiere di Zeman, il giovane Cragno. Il secondo sigillo, invece, è esclusivo merito del suo tiro da fuori.

     

    pjanic pjanic

    DI FRANCESCO, GASPERINI E IACHINI 6,5

    Tre tecnici italiani alla guida di tre squadre in grande salute. Il Sassuolo piega in rimonta il Verona e conquista il settimo risultato utile consecutivo, ‘Gasp’ issa il Genoa al terzo posto assoluto e Iachini, allontanati da tempo i fantasmi dell’esonero, batte il Parma per la gioia del suo presidente mangia allenatori.

     

    MENEZ 6+

    Il voto è basso e la ragione è da trovarsi nella difesa di burro dell’Udinese. Per il resto, il rinato Jeremy fa tutto molto bene. Due gol e il povero Milan stagionale ritrova il sorriso piegando l’Udinese.

     

    DONADONI 5

    GASPERINI GASPERINI

    Per il Parma c’è l’undicesima sconfitta. A Palermo non gioca male, ma è condannato da due distrazioni. Il materiale è quel che è, ma se anche il timoniere smette di crederci, affondare è inevitabile.

     

    ICARDI E VENTURA 4

    Soliti siparietti disdicevoli per Maurito all’Olimpico e inedita follia di Ventura a fine derby. Visti i tempi, mimare il taglio della gola è quanto meno fuori luogo.

     

    FARIAS 3

    Cagliari-Fiorentina si legge zero a quattro, ma si sarebbe potuta leggere diversamente se solo l’elogiato Farias di Napoli (doppietta) non avesse smarrito l’istinto del gol in una sola settimana. Quello che sbaglia il brasiliano di Zeman davanti al connazionale Neto è da censura.

     

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    BENASSI 2

    La palla decisiva di un derby ben giocato dal Toro è sua. In settimana aveva provata a farsi cacciare dalla gara di Europa League, il secondo tempo giocato contro la Juventus conferma il giudizio di questo primo scorcio del torneo. Il ragazzo del Toro rapito all’Inter nell’affaire D’Ambrosio è quantomeno acerbo.

     

    SPAGNA VIOLENTA 1

    Un morto, scontri durissimi tra tifosi prima di Atletico Madrid- Deportivo. Per una volta, l’Italia si traduce in Spagna.

     

    MANCINI 0

    Rieccolo il Mancio. Più nervoso del solito ed espulso. Francamente, si poteva iniziare meglio.

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