Estratto dell’articolo di Ester Palma per il “Corriere della Sera”
I NUOVI CARDINALI NOMINATI DA PAPA FRANCESCO
Ci sono il vescovo di Hong Kong, Stephen Chow, e il Patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. C’è Robert Francis Prevost, Prefetto del Dicastero per i vescovi, e quello del Dicastero per la Dottrina della Fede, Víctor Manuel Fernández, spesso discusso per le sue posizioni molto «liberal». E ancora gli arcivescovi di Penang, in Malesia, di Juba, del Sudan del Sud, di Città del Capo e di Bogotà: Papa Francesco ha annunciato all’Angelus in piazza San Pietro la creazione di 21 nuovi cardinali, spiegando che il prossimo 30 settembre terrà un concistoro, il nono in 10 anni di pontificato, per le nomine ufficiali.
maradiaga
Con i nuovi porporati, salgono a 137 i cardinali che potranno partecipare al prossimo conclave, per eleggere il Papa. Francesco ha annunciato le nomine dopo che il numero degli aventi diritto era sceso a 121: i cardinali sono di più, ma dal 20 novembre 1970, con il motu proprio Ingravescentem aetatem , Paolo VI decise di escludere dall’elezione quelli che avessero compiuto 80 anni. Una norma ancora in vigore, che terrà fuori i cardinali Maradiaga e Sepe, e anche Comastri, che li compirà a inizio settembre.
Sempre Paolo VI indicava come cifra ideale per il conclave 125 partecipanti, ma non è né può essere una regola tassativa. A eleggere papa Bergoglio furono per esempio solo 115 porporati. Resta poi la questione di Giovanni Angelo Becciu, ancora sotto processo in Vaticano per la controversa vicenda della compravendita dell’edificio londinese di Sloane Avenue. Solo 3 dei neo nominati non parteciperanno al conclave per limiti di età.
PAPA FRANCESCO
Uno è Luis Pascual Dri, 96enne cappuccino, confessore nel Santuario di Nostra Signora di Pompei a Buenos Aires […] molti dei nuovi cardinali provengono da Chiese «di frontiera», come quella della Tanzania, con la nomina di monsignor Protase Rugambwa, arcivescovo coadiutore di Tabora. E anche come quella di Hong Kong, che si oppone con coraggio al regime cinese. Fra i nuovi «principi della Chiesa» non c’è nemmeno un vescovo residenziale italiano, niente porpore per città come Milano, Torino, Venezia.
Giovanni Angelo Becciu
Qualcuno si aspettava poi la nomina per i prelati di Kiev, che non è arrivata, forse per sottolineare una certa «equidistanza» del Vaticano dalle parti impegnate nel conflitto in cui lo stesso Papa si propone come mediatore.
Gli italiani sono tre: oltre a Pizzaballa, da sempre impegnato nel costruire il dialogo in Terra Santa, ci sono Agostino Marchetto, Nunzio apostolico ed ex segretario del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti, e non elettore per raggiunti limiti di età, e Claudio Gugerotti: già Nunzio a Londra e prima a Minsk, dove di recente è tornato come «inviato speciale» di Francesco.
bergoglio ai funerali di ratzinger
Nel gruppo dei 13 europei ci sono anche due francesi: Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Usa, e François-Xavier Bustillo, conventuale e vescovo di Ajaccio in Corsica. Due anche gli spagnoli: il neoarcivescovo di Madrid José Cobo Cano e Ángel Fernandez Artime, Rettore maggiore dei Salesiani. E ancora il polacco Grzegorz Rys, arcivescovo di Lódz, e Américo Manuel Alves Aguiar, ausiliare di Lisbona e a capo dell’organizzazione della Giornata mondiale della gioventù programma nella Capitale portoghese dall’1 al 6 agosto.
bergoglio in carrozzina 3