Alfredo Spalla per "il Messaggero"
PAPA BERGOGLIO SAN LORENZO
Come combattere l’altitudine boliviana e conquistare il pass per la prima finale di Libertadores? Con il Viagra. Questa la soluzione, piuttosto inconsueta, trovata dal San Lorenzo, il club argentino supportato da Papa Francesco, per resistere alle insidie dello storico «Estadio Hernando Siles» di La Paz, situato a 3600 metri sul livello del mare. A Buenos Aires, la semifinale di andata si è conclusa con il netto vantaggio di 5-0 per i «Cuervos». Ma nonostante gli ottimi risultati, il San Lorenzo ha deciso di ricorrere al medicinale e ridurre i rischi al minimo per il ritorno in casa del Bolivar.
Il Viagra, noto medicinale utilizzato contro la disfunzione erettile, non contiene infatti sostanze indicate dalla FIFA come dopanti e favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni. Un modo per attenuare gli effetti dell’altitudine e favorire l’ossigenazione del sangue, aumentandone il flusso ai tessuti.
Papa Francesco con coppa e maglietta del San Lorenzo
Il medico del San Lorenzo, Mariana Lastelle, non ha potuto sottrarsi a domande imbarazzanti sull’uso del Viagra in campo ed eventuali erezioni: «Il nostro organismo è intelligente, e l’effetto vasodilatatore avviene dove necessario. Nel caso di una partita, si tratta dei polmoni».
Il San Lorenzo aveva utilizzato la stessa strategia con successo nella partita contro l’Independiente Del Valle, in Ecuador, disputata a 2800 metri d’altitudine. La squadra di Papa Francesco non ha mai vinto la Coppa Libertadores.
SQUADRA SAN LORENZO