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    IL PAPA SBUGIARDA MARINO! ''IL SINDACO? NON L'HO INVITATO IO A FILADELFIA. HO CHIESTO AGLI ORGANIZZATORI E NEANCHE LORO LO AVEVANO COINVOLTO. È VENUTO DA SOLO'' - ALTRO CHE ''ACCOGLIERE IL PONTEFICE'': HA MOLLATO ROMA PER 6 GIORNI SENZA MOTIVO! O MEGLIO, PER FARSI I CAZZI SUOI A SPESE DEL COMUNE


     
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    ECCO COSA AVEVA DETTO MARINO PRIMA DI PARTIRE: ''DAL VATICANO MI HANNO DETTO CHE AVEVANO PIACERE DELLA MIA PRESENZA''

    Da www.ilmessaggero.it del 22 settembre 2015

     

    Sindaco Marino, era proprio il caso di ripartire adesso, dopo le polemiche sulle sue ferie?
    «Si tratta di un viaggio brevissimo ma molto importante, in un momento storico per la Chiesa e per gli Stati Uniti: è il primo viaggio di papa Bergoglio negli Usa. Quando a giugno scorso mi è stato riferito che avrebbero avuto piacere della mia presenza in tre appuntamenti del Santo Padre a Philadelphia, ma soprattutto all’incontro con le famiglie, ho detto a monsignor Paglia che sarei stato molto lieto di partecipare all’organizzazione della visita». 
     

     

     

    1.PAPA: MARINO? NON L'HO INVITATO IO A FILADELFIA

    il papa scherza sulle suocere a filadelfia il papa scherza sulle suocere a filadelfia

     (ANSA) - "Io non ho invitato il sindaco Marino, chiaro? Ho chiesto agli organizzatori e neanche loro lo hanno invitato". Così il Papa, sul volo di ritorno per Roma, ha risposto a una domanda dei giornalisti sul fatto che il sindaco Marino ha detto di essere andato all'Incontro mondiale delle famiglie di Filadelfia su invito del Pontefice. "E' venuto - ha aggiunto Francesco -. Lui si professa cattolico: è venuto spontaneamente".

     

    2.FRANCESCO, "IO STAR? PAPA È SERVO DEI SERVI"

     (ANSA) - "Sapete qual era il titolo dei Papi, che si deve usare? Servo dei servi di Dio. E' un po' differente dalla star". Così il Papa, sul volo di ritorno da Filadelfia, ha risposto ad una domanda dei giornalisti sul fatto che negli Stati Uniti è diventato una star e se questo sia un bene per la chiesa. "Le stelle sono belle da guardare - ha sorriso Francesco -. A me piace guardarle, quando è sereno, d'estate. Ma il Papa deve essere servo dei servi di Dio". "Sì, nei media si usa questo, ma c'è un altra verità: quante star abbiamo visto che poi si spengono, cadono? E' una cosa passeggera". "Invece essere servo dei servi di Dio, questo è bello, non passa", ha aggiunto il Pontefice.

    il papa scherza sulle suocere a filadelfia il papa scherza sulle suocere a filadelfia

     

    3.PAPA: RIFORMA NULLITÀ NON È DIVORZIO CATTOLICO

     (ANSA) - La riforma della nullità matrimoniale "non è il divorzio cattolico". "Nella riforma dei processi - ha detto il Papa ai giornalisti sul volo per Roma - ho chiuso la porta alla via amministrativa, che era la via dalla quale poteva entrare il divorzio".

     

    "Chi pensa che si tratti di un divorzio cattolico sbaglia - ha sottolineato Francesco durante la conferenza stampa in volo - perché il documento chiude la porta al divorzio che poteva entrare, era più facile, per la via amministrativa. Invece sempre ci sarà la via giudiziale". Il Papa ha spiegato che la riforma dei processi di nullità è andata incontro alla richiesta della maggioranza dei padri sinodali per uno snellimento. "Ma non è divorzio - ha specificato - perché il matrimonio è un sacramento, è indissolubile, e questo la Chiesa non lo può cambiare. E' dottrina. O non è stato matrimonio, quindi c'è la nullità, non è esistito, ma se è esistito è indissolubile", ha aggiunto il Pontefice.

     

     

    4.QUANDO FRANCESCO FA LA STORIA A 10 MILA METRI

    Andrea Tornielli per “la Stampa

     

    MARINO BERGOGLIO MARINO BERGOGLIO

    Pensando all’Air Force One, l’hanno ribattezzato Shepherd One, cioè «Pastore Uno». È l’aereo dell’American Airlines che ha portato Francesco sui cieli d’America e quindi a Roma. La scritta era esibita con orgoglio anche dai tecnici a terra, cucita sui loro giubbotti gialli. Ma sia il Boeing 777 dell’American Airlines, come l’Airbus 330 dell’Alitalia usato per il volo di andata, da Roma a Cuba, hanno poco o nulla a che fare con il velivolo dei Presidenti Usa.

     

    Il Papa non possiede un aereo proprio e quello che di volta in volta utilizza per le sue trasferte non presenta allestimenti speciali. Non ci sono sale riunioni, né camere da letto, anche se fino a qualche anno fa, quando i sedili si potevano smontare con più facilità perché non contenevano cavi e fili, per i voli più lunghi un letto veniva allestito.

    Oggi Francesco può riposare sulla poltroncina bianca della Business Class che si trova subito accanto al portellone d’ingresso, e non ha alcuna difficoltà a prendere sonno.

     

    PAPA FRANCESCO BERGOGLIO MESSA A PHILADELPHIA PAPA FRANCESCO BERGOGLIO MESSA A PHILADELPHIA

    Sulla parete che si trova di fronte viene attaccata un’icona di Maria. Il volo Alitalia con sigla AZ4000 accompagna il Papa all’andata, la compagnia di bandiera del Paese visitato provvede al ritorno. Quando non c’è, o quella che c’è non risulta abbastanza sicura, è la nostra compagnia a fare tutto.

     

    A BORDO

    Con Francesco viaggia un seguito composto da una ventina di collaboratori. Ci sono l’aiutante di camera, Sandro Mariotti, il cardinale Segretario di Stato e il Sostituto, il portavoce padre Federico Lombardi, il direttore del Centro Televisivo Vaticano Dario Viganò, il medico personale del Papa. Altri due personaggi immancabili sono l’organizzatore dei viaggi papali, Alberto Gasbarri, gentleman alto e discreto, e il comandante dei gendarmi vaticani, Domenico Giani, alla guida della squadra incaricata della sicurezza del Pontefice.

     

    I bagagli di Francesco vengono caricati nella stiva. Comprendono non soltanto i suoi vestiti ma anche alcuni paramenti, il bastone pastorale e i doni, talvolta voluminosi, che il Papa donerà ai Capi di Stato e ai vescovi. Questa volta c’erano anche i libri e i cd per Fidel Castro.

     

    aereo di papa francesco aereo di papa francesco

    Bergoglio porta da sé in cabina la vecchia borsa nera con gli effetti personali, tra cui il rasoio che usa due volte al giorno: la mattina alle 4,30 quando si sveglia, e nel primo pomeriggio dopo la siesta. Non vuole che la barba punga i bambini che saluta.

    Segni distintivi del volo papale sono i poggiatesta e i cuscini bianchi con lo stemma pontificio ricamato in rilievo. Anche il menù, stampato su cartoncino, porta impresso lo stemma del Pontefice. Hostess e stewart sono scelti tra il personale con più esperienza. Ogni volo si conclude, per ciascuno di loro, con una foto seduti accanto al Papa, che non manca mai di entrare nel cockpit per salutare i piloti.

     

    Con Francesco volano anche una settantina tra giornalisti, fotografi e cameramen delle principali tv e testate del mondo. Contribuiscono in maniera consistente alle spese del volo: pagano un biglietto intero di prima classe, anche se poi viaggiano in coda. Ci sono soltanto pochi posti pre-assegnati, per fotografi, cameramen, radio e agenzie. La maggior parte è libera e chi primo sale sull’aereo meglio alloggia.

     

    Risposte a ruota libera

    Benedetto XVI faceva subito dopo il decollo una piccola conferenza stampa, negli ultimi anni con domande inviate in precedenza e selezionate da Lombardi. Francesco preferisce farla sul volo di ritorno, per evitare che una risposta male interpretata rischi di sviare l’attenzione dai contenuti del viaggio.

    BERGOGLIO SULL AEREO CON PADRE FEDERICO LOMBARDI BERGOGLIO SULL AEREO CON PADRE FEDERICO LOMBARDI

     

    Non vuole conoscere prima le domande e dialoga senza rete in italiano con i cronisti per oltre un’ora: di solito per interromperlo viene usata la scusa della cena da servire. I giornalisti si dividono per gruppi linguistici, all’interno dei quali scelgono tra di loro, a rotazione, chi farà le domande, cercando di evitare inutili doppioni. Con i Papi Wojtyla e Ratzinger, il volo di ritorno per i giornalisti al seguito significava finalmente relax.

    Con Francesco diventa una maratona di lavoro: bisogna trascrivere l’intervista, confrontare con i colleghi questa o quella frase, scrivere gli articoli da trasmettere appena toccato terra.

     

    Molto più personale è l’incontro sul volo di andata, quando Francesco si presenta in coda all’aereo per salutare uno ad uno i giornalisti. Percorre lentamente i corridoi e scambia qualche parola con ciascuno, accompagnato da un paio di collaboratori ai quali passare i doni, le lettere, i biglietti e i libri che riceve.

     

    bergoglio a cuba 8 bergoglio a cuba 8

    C’è chi gli chiede preghiere, chi un selfie, chi gli fa ascoltare la voce dei figli piccoli che lo salutano registrata sullo smartphone; chi gli fa vedere la nuova App con gli emoticon papali a fumetti sentendosi rispondere «sono molto meglio lì che nella realtà». Il giornalista di Telemundo, gli consegna una copia dell’Emmy Awards vinto per l’ottima copertura televisiva del conclave.

     

    Sul volo Roma-L’Avana la giornalista della catena televisiva Univision ha regalato al Papa una grande scatola di «empanadas», i fagottini di pane ripieni di carne, tipici dell’Argentina. Francesco non ci ha pensato due volte e le ha subito passate alle hostess perché fossero scongelate, divise a pezzetti e offerte a tutti come antipasto.

     

    bergoglio a cuba 4 bergoglio a cuba 4

     

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