Giuseppe De Lorenzo per www.ilgiornale.it
raymond burke
L'ultimo strappo arriva attraverso un'intervista rilasciata al sito dell'Arcidiocesi di Colonia. Il Gran Cancelliere dell'Ordine di Malta, Albrecht von Boeselager, ha detto chiaramente che il cardinale Burke è "di fatto sospeso dall'incarico di patrono dell'Ordine". E a sospenderlo, o meglio commissariarlo, sarebbe stato papa Francesco. La dichiarazione di von Boeselager è da tenere in forte considerazione, visto che suona come un'ulteriore sconfessione del ruolo del cardinale tradizionalista e sottoscrittore dei "dubia" contro Bergoglio. Proviamo a rimettere in fila gli eventi.
PAPA BERGOGLIO E FESTING
LE EPURAZIONI E IL RUOLO DI BURKE
A dicembre Boeselager venne destituito dall'allora Gran Maestro Robert Matthew Festing. Come suprema autorità dell'Ordine, Festing ottenne l'addio del Gran Cancelliere dopo averlo accusato di aver chiuso gli occhi sulla distribuzione di preservativi negli ospedali gestiti dall'Ordine in Africa (SMOM) quando ricopriva il ruolo di grande ospedaliere.
Boeselager rifiutò per due volte l'invito a dimettersi, costringendo i vertici a provvedere ad un procedimento disciplinare per sospenderlo "da tutte le cariche all'interno dell'Ordine stesso". Un terremoto interno che non poteva passare inosservato, e che infatti attirò l'attenzione del Papa.
cardinal raymond burke
Sullo sfondo apparve immediata l'ombra di Raymond Leo Burke, quel cardinale che il Papa nominò Patrono dell'Ordine per togliergli l'incarico prima ricoperto al prestigioso Tribunale della Segnatura Apostolica. Una punizione? Forse. Un sospetto diventato sempre più forte quando Burke firmò insieme ad altri quattro cardinali la lettera a Bergoglio in cui chiedeva delucidazioni sui "dubia" all'esortazione apostolica "Amoris laetitia". Non avendo mai ricevuto risposta, Burke arrivò addirittura a paventare una rarissima "correzione papale". Era, ed è, una guerra aperta.
BERGOGLIO COMMISSARIA L'ORDINE
Il 22 dicembre Bergoglio decide di commissariare l'Ordine, inviando quattro vescovi a raccogliere informazioni sulla vicenda. Il commissariamento viene ostacolato dal Gran Maestro, il quale invita tutti i membri a non collaborare con quella che definì una "intromissione" inopportuna ed "inaccettabile".
Non per niente si chiama "Sovrano" Ordine di Malta, è considerato alla stregua di uno Stato, ha un ambasciatore in Vaticano e può addirittura emettere passaporti. Festing cercò di difendere quell'autonomia che nemmeno il Romano Pontefice può scalfire. Ma ha perso la sua battaglia.
PAPA BERGOGLIO E FESTING
LE DIMISSIONI DEL GRAN MAESTRO
Il 25 gennaio la segreteria vaticana annuncia infatti le dimissioni di Fra' Matthew Festing, dimissioni che il Gran Maestro ha consegnato direttamente nelle mani del Papa dopo un breve colloquio in Vaticano. Nella lettera con cui il segretario di Stato Pietro Parolin informa il Sovrano Consiglio, si legge che il Pontefice auspica un "rinnovamento" dell'Ordine.
A guidare la rinascita "spirituale e morale dell'Ordine", Bergoglio nomina l'Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu suo "delegato speciale". Di fatto si tratta di un secondo commissariamento. Mons. Becciu ha preso pieni poteri il 4 febbraio e dovrà gestire il capitolo straordinario (che dovrà eleggere il nuovo Gran Maestro) e guidare uno studio per "l'aggiornamento della Carta Costituzionale" e dello "Statuto Melitense".
BURKE "SOSPESO" DALL'INCARICO DI PATRONO
Albrecht Freiherr von Boeselager
E qui torniamo all'intervista odierna al Gran Cancelliere, Albrecht von Boeselager, rimesso al suo posto dopo che il Papa, accettando le dimissioni di Festing, ha annullato "tutti gli atti compiuti dal Gran Maestro dopo il 6 dicembre 2016". Tra cui l'epurazione del Gran Cancelliere.
Secondo Bosagler "il cardinale Burke è di fatto sospeso dall'incarico di patrono dell'Ordine di Malta" perché "l'arcivescovo Becciu ha la totale fiducia del Papa ed è il suo portavoce". Dunque di fatto il Cardinal Burke, che nominalmente ne rimane il Patrono, non avrebbe più voce in capitolo sulle vicende dell'Ordine di Malta.
Nello tsunami dei cavalieri ci sono due punti fermi. Il primo, che con la guerra all'ex Gran Maestro, Bergoglio ha di fatto inferto un duro colpo al cardinal Burke, sponsor di Festing e capofila dei tradizionalisti cattolici. Il secondo, che il Papa ha messo di fatto le mani sul "Sovrano Ordine di Malta", diminuendo quello che - come ricorda Aldo Maria Valli - Benedetto XVI definì "un Ordine di diritto ecclesiale, con facoltà di eleggere liberamente i suoi superiori, senza interferenza da parte di altre autorità laiche o religiose".
PAPA BERGOGLIO E FESTING