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    IL PARAGONE NON REGGE. E BASTONA DI MAIO: “NON E’ SUPERMAN. A 32 ANNI NON PUO' FARE IL CAPO DELLA PRIMA FORZA DEL PAESE, IL VICEPREMIER, IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E IL MINISTRO DEL LAVORO. DECIDA LUI COSA LASCIARE - NON E’ UN’ERESIA STACCARE LA SPINA AL GOVERNO MA SE SI VA AVANTI, BISOGNA DARE ALLA LEGA IL MINISTERO DELL’ECONOMIA…"


     
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    Alessandro Trocino per il Corriere della Sera

     

    Gianluigi Paragone, sei milioni di voti persi: cosa avete sbagliato?

    di battista paragone di battista paragone

    «Al governo abbiamo fatto cose buone, ma siamo diventati giacca e cravatta. Il politicamente corretto uccide».

     

    Un esempio?

    «Tria: è come Padoan. Non c' è stata discontinuità».

     

    Colpa di Di Maio?

    «Abbiamo perso tutti, anche io. Ma il Movimento è passato dal noi all' io».

    L' uomo solo al comando.

    «Finché si scriveva con la minuscola, l' io andava anche bene. Ma si è cominciato a scriverlo con la maiuscola. Se vuoi fare Superman, devi dimostrare di esserlo».

    di maio e paragone di maio e paragone

    Troppi incarichi, troppo accentramento di potere.

    «Eccesso di generosità. Ma a 32 anni non puoi fare il capo della prima forza del Paese, il vicepremier, il ministro dello Sviluppo economico e il ministro del Lavoro».

     

    Bilancio dei quattro ruoli?

    «Il redde rationem è impietoso. Il Movimento è al suo minimo storico e come vicepremier ha perso la sfida».

     

    Al Mise?

    «Il Nord lo ha bocciato. I nostri referenti devono essere gli artigiani. Perché andare da Confindustria?».

     

    E al Lavoro?

    «Mi è piaciuto. Ma se fai il decreto Dignità devi usare gli ispettori del lavoro come un esercito. Serve un ministro a tempo pieno».

     

    Farà un passo indietro? E da cosa?

    «Lo farà. Decida lui da cosa.

    Abbiamo bisogno di una leadership forte: deve andare per sottrazione. Il Movimento ha bisogno di un interlocutore che lo ascolti. E non può tenere due ministeri».

     

    Il governo va avanti?

    «Se dobbiamo andare avanti perché qualcuno ha preso gusto a fare il ministro, peste lo colga. Non è un' eresia staccare la spina al governo.

    Se si va avanti, accettiamo quello che hanno detto gli elettori».

    paragone paragone

     

    E cioè? Fare la stampella della Lega?

    «No, io non tradisco la mia identità, ma le chiavi di casa ora ce le ha Salvini. Bisogna dargli il Mef».

     

    Il ministero dell' Economia?

    «Sì, Tria vada via e la Lega chieda questo ministero».

    Un bel regalo avvelenato.

    «Salvini sta già parlando di Abenomics, di 3 per cento, di spread. Ha una visione economica, faccia lui».

     

    Faccia lui anche su Tav e autonomia?

    «No, c' è un contratto e va rispettato. Già quest' anno dovevamo marcare di più la nostra presenza. La Tav è un' opera bandiera, che non c' entra nulla con la modernità».

     

    Serve una segreteria politica per il Movimento?

    «Non mi piace la definizione. Ma sì, si deve passare a una collegialità. Un gruppo ristretto, 4 o 5 persone che rappresentino tutte le anime».

     

    Di Battista è stato fatto fuori in campagna elettorale? O si è ritirato offeso sull' Aventino?

    «Se vedi che non sei apprezzato, ti chiedi perché continuare. Finalmente lo recuperiamo: non in una diarchia, ma in un soggetto collettivo».

     

    gianluigi paragone gianluigi paragone

    Conte come sta andando?

    «Uno dei suoi tratti distintivi è l' eleganza. Ma deve imporsi e dire che questo non è un governo di destra».

     

    E Grillo? Sparito o emarginato?

    «Beppe, come Alessandro, si è messo da parte. Ma doveva essere coinvolto di più».

     

    Se crolla tutto, si parla con il nuovo Pd?

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    «Assolutamente no, gli elettori non capirebbero. Possiamo stare tranquillamente all' opposizione».

    PARAGONE LA GABBIA PARAGONE LA GABBIA MATTEO SALVINI BY GIAN BOY MATTEO SALVINI BY GIAN BOY

     

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