LEY TRANS
Estratto dell'articolo di Mauro Evangelisti per “il Messaggero”
Il cambiamento di sesso all'anagrafe in Spagna sarà consentito anche ai minorenni, dai 16 anni in su. Chi ha tra 14 e i 16 potrà conseguirlo ma con l'autorizzazione dei genitori o dei tutori legali. Tra i 12 e i 14 anni, per avere una indicazione differente del proprio sesso sulla carta di identità, sarà necessaria un'autorizzazione giudiziaria. I bambini - chi ha meno di 12 anni - non rientrano nelle casistiche del cambiamento di genere, ma le scuole dovranno garantire una accoglienza «conforme alla loro identità».
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Attenzione, non si sta parlando del trattamento medico vero e proprio relativo al cambio di sesso, ma dell'identità sessuale indicata nei documenti. Questa legge approvata ieri ha diviso il Paese, il Parlamento e anche la maggioranza di sinistra che governa la Spagna (socialisti, Podemos e un'altra serie di partiti).
LEY TRANS
FEMMINISTE DIVISE
Non solo: ha trovato voci discordanti ad esempio anche tra le femministe[…] oltre che il no dell'opposizione, in particolare Partito Popolare, Vox e Ciudadanos. […] Di fatto «l'autodeterminazione di genere» diventa un diritto senza la necessità di presentare certificati medici. Dice la ministra Montero: «Stiamo facendo un passo da gigante affinché ci siano molti bambini trans che si sentono più compresi nelle loro scuole, dalle loro famiglie».
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Per quanto riguarda i trattamenti medici veri e propri, sintetizza il quotidiano Abc: «Per le pratiche chirurgiche di modificazione genitale, la norma vieta quelle destinate ai bambini di età inferiore ai 12 anni "salvo i casi in cui le indicazioni mediche richiedano diversamente al fine di tutelare la salute della persona". Per chi ha una età compresa tra i 12 e i 16 anni, saranno consentite quando le persone in questione le richiedano in base alla loro maturità».
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«Siamo sinceramente e onestamente convinti che questa legge sarà molto dannosa: non porterà più diritti, ma piuttosto più sofferenza, distruggerà per sempre la vita di tanti bambini e adolescenti di tante famiglie» è la tesi della deputata di Vox (partito di destra) Maria Ruiz. Anche Pp e Ciudadanos hanno criticato con molta durezza questa riforma. María Jesús Moro del Partido popular osserva: «Non siamo qui per fare esperimenti sulla pelle delle persone». E ricorda che altri Paesi come Svezia, Regno Unito e Finlandia stanno facendo marcia indietro su questo tema.
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COMMENTI
Anche in Italia la legge spagnola ha causato reazioni preoccupate. «Nonostante qualcuno a sinistra provi goffamente a negarlo, l'ideologia gender esiste ed è sempre più pervasiva. Lo dimostra quanto avvenuto in Spagna. […]» spiega il vicepresidente vicario di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon. La nuova legge spagnola prevede che la persona venga riconvocata dopo tre mesi per confermare la scelta. Dopo sei mesi potrà chiedere di mutare nuovamente l'indicazione tornando al sesso precedente. Mauro Evangelisti