Estratto dell’articolo di Alessandro Oppes per “la Repubblica”
santiago abascal
A Valdemorillo, 40 chilometri da Madrid, doveva andare in scena un’opera teatrale ispirata all’“Orlando” di Virginia Woolf. Tema scottante, a detta degli ultras di Vox: si parla di femminismo e transessualità. Cancellata e sostituita da un incontro di boxe. A Santa Cruz de Bezana, in Cantabria, era in programmazione il cartone animato di Disney Pixar “Lightyear”. Che, in una breve scena, mostra due donne che si baciano. Cancellato.
GIORGIA MELONI SANTIAGO ABASCAL
A Briviesca, in provincia di Burgos, regione della Castilla y León, il Comune aveva già firmato il contratto per la rappresentazione di un’opera di Alberto Conejero, “Il mare: visione di alcuni bambini che non l’hanno mai visto”, ispirata alla figura di Antonio Benaiges, un maestro repubblicano fucilato nel 1936. Cancellata dal nuovo sindaco del Pp, eletto con i voti di Vox, con il pretesto di «problemi tecnici e di bilancio». Il municipio di Burriana, nella provincia valenciana di Castellón, ha invece cancellato l’abbonamento alle riviste infantili Cavall Fort e Camacuc. La motivazione: «Promuovono il separatismo».
E non si salva neppure Lope de Vega, il geniale drammaturgo del Siglo de Oro spagnolo: a Getafe, periferia di Madrid, un consigliere comunale di Vox ha chiesto che venga interrotta la rappresentazione della sua opera “La villana de Getafe”, perché contiene «riferimenti sessuali espliciti».
ALBERTO NUNEZ FEIJOO CON SANTIAGO ABASCAL
[…] Vox sperimenta già l’ebbrezza del pugno di ferro contro il mondo della cultura, succube dell’«ideologia marxista», secondo la narrazione del partito ultras. Tra attori, registi, scrittori e intellettuali è subito scattato l’allarme. L’hashtag #StopCensura è diventato in poche ore trending topic sui social […] Ma l’ultradestra […] ha le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere. Non un progetto politico definito […] ma un piano strategico per imporre il proprio rigido controllo sulla sfera culturale. […] Vox punta […] a evitare che, in un eventuale governo Feijóo, che venga abolito il Ministero della Cultura, come già era avvenuto nell’ultimo esecutivo di centrodestra guidato da Mariano Rajoy.
SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI
L’idea del partito di Santiago Abascal è quella di smantellare tutte le potentissime tv pubbliche regionali per centralizzare il controllo attraverso la rete pubblica Tve. Che secondo il leader di Vox ha il compito di «diffondere e proteggere l’identità nazionale e il contributo della Spagna alla civiltà e alla storia universale, con speciale attenzione alle imprese dei nostri eroi nazionali».
Ovviamente, si tornerebbe alla trasmissione in diretta televisiva delle corride, che hanno un ruolo centrale nella visione della cultura targata Vox. Ma si pensa di dare spazio anche «alle feste popolari e agli eventi religiosi propri della Spagna rurale», da difendere «contro gli attacchi del progressismo e del globalismo». E per completare la normalizzazione, c’è un piano revisionista sulla storia di Spagna. Esaltazione della Reconquista – i Reyes Católicos, Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia sono i veri eroi dell’ultradestra – e rivendicazione della Spagna imperiale. […]
abascal