1. IL CREMLINO SOSTIENE UFFICIALMENTE MARINE LE PEN
Estratto da www.ilfoglio.it
MARINE LE PEN E VLADIMIR PUTIN
Un endorsement del Cremlino per il partito di Marine Le Pen. In un post pubblicato ieri su X il ministero degli Esteri di Mosca, sotto a una foto della leader del RN, ha scritto: "Il popolo francese sta cercando una politica estera sovrana che serva i propri interessi nazionali e una rottura con i dettami di Washington e Bruxelles". I dirigenti francesi "non saranno in grado di ignorare questi profondi cambiamenti negli atteggiamenti della stragrande maggioranza dei cittadini", ha aggiunto il ministero russo.
La leader del Rassemblement national ha denunciato il tweet come una "provocazione" e una "ingerenza" poiché arriva nel mezzo delle elezioni legislative francesi. "Non mi sento assolutamente responsabile delle provocazioni russe contro la Francia e Emmanuel Macron", ha detto Le Pen.
IL TWEET PRO LE PEN DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO
Un allarme sulle interferenze di Mosca sul voto arriva anche dal Cnrs francese (il Centro di Analisi e Matematica Sociale). In uno studio pubblicato il 30 giugno e rilanciato questa mattina dal Figaro, il centro di ricerche francese scrive che "il Cremlino avrebbe cercato di influenzare il voto delle elezioni legislative per destabilizzare la Francia". […] L'obiettivo di Mosca […] sarebbe […] "destrutturare la società francese in modo sistemico per provocare una transizione verso una società chiusa o una democrazia illiberale". Lo studio individua una "convergenza di interessi tra il regime di Putin e l'estrema destra francese".
2. LE PEN, IL CASO DELLE «PECORE NERE» (E ARRIVA L’APPOGGIO DI MOSCA)
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
putin le pen
[…] Il Rn ha […] incassato ieri un sostegno probabilmente non molto gradito, quello del ministero degli Esteri della Russia, che su X ha osservato: «Il popolo francese è in cerca di una politica estera sovrana che serva i suoi interessi e rompa con le imposizioni di Washington e Bruxelles», accompagnando la frase con una bella foto di Marine Le Pen raggiante che saluta i militanti dopo la vittoria al primo turno.
Una specie di «bacio della morte» per la leader del Rn, che fa ogni sforzo per cercare di fare dimenticare la sua passata politica filo-Russia, il famoso prestito di 9 milioni di euro ottenuto da una banca vicina al Cremlino, e gli incontri con Putin trattato da modello e ispiratore.
Se il Rassemblement national affronta le ultime 48 ore di campagna elettorale con qualche difficoltà imprevista e una riduzione delle aspettative di vittoria totale domenica sera, il presidente Emmanuel Macron spera in una coalizione alternativa che però non comprenda la France Insoumise di Mélenchon, perché «un conto è fare un accordo di desistenza, un altro è governare». A poche ore dal secondo turno, il «chiarimento» cercato da Macron con le elezioni anticipate sembra sempre più lontano.
MARINE LE PEN VLADIMIR PUTIN 1 MARINE LE PEN E VLADIMIR PUTIN MARINE LE PEN E VLADIMIR PUTIN