• Dagospia

    IL PD, CHE ADESSO STA RIUSCENDO NELLA MISSIONE IMPOSSIBILE DI PERDERE LE ELEZIONI, FINALMENTE SCOPRE L’ACQUA CALDA PER BOCCA DI PISAPIA: “CI PUÒ ESSERE UNA STATA UNA SOTTOVALUTAZIONE DEGLI AVVERSARI, IN PARTICOLARE DI BERLUSCONI” (BUONGIORNO!) - IL PDL GODE, E NELL’EUFORIA ROTONDI SORRIDE A GRILLO: “IL SUO MOVIMENTO HA CONQUISTATO UNA DIGNITÀ”...


     
    Guarda la fotogallery

    Da "Corriere.it"

    «Avevo il sorriso fino a mezzora fa, ora mi è scomparso. Sono dati che rendono impossibile formare un governo stabile, che faccia riforme». Così Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, ospite della diretta elettorale di Corriere Tv moderata da Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera, e da Massimo Rebotti, commenta i dati delle proiezioni, che vedono il centrodestra avanti di oltre un punto al Senato rispetto al centrosinistra.

    GIULIANO PISAPIAGIULIANO PISAPIA

    «Questi risultati sono preoccupanti per il Paese» ha affermato il sindaco di Milano. Per quanto riguarda la campagna elettorale del centrosinistra, Pisapia ammette che ci può essere una stata «una sottovalutazione degli avversari, in particolare di Berlusconi». Pisapia si dice invece moderatamente ottimista sui risultati delle regionali in Lombardia, dove si assiste a un testa a testa tra Umberto Ambrosoli e Roberto Maroni, ma i risultati definitivi si conosceranno solo martedì.

    SILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpegSILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpeg

    «EREDE DI FANFANI» - Soddisfazione invece nel quartier generale del Pdl a Roma, dove l'inviato del Corriere.it Alfio Sciacca ha intervistato l'ex ministro Gianfranco Rotondi, candidato in Campania, secondo cui il merito va a Berlusconi: «Fanfani veniva chiamato "il rieccolo": Berlusconi è il suo erede». Rotondi esprime un apprezzamento anche verso il Movimento 5 Stelle: «Grillo ha fatto sì che tante persone andassero a votare, Il suo movimento ha conquistato una dignità».

    SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI

    CIVATI - Altro ospite della diretta è stato Pippo Civati, membro della Direzione nazionale del Pd e candidato alla segreteria del partito, che sceglie la cautela: «Il finale di partita si vedrà con i dati del Senato in Lombardia e quelli delle Regionali, sempre in Lombardia». E sul testa a testa tra Ambrosoli e Maroni alla guida del Pirellone: «Il paradosso è Bossi in Parlamento e Maroni che rischia di perdere le elezioni» dice Civati.

    UMBERTO AMBROSOLIUMBERTO AMBROSOLI

    GOVERNABILITÀ - «La governabilità è possibile». Così Emanuele Fiano, deputato e responsabile Sicurezza del Pd, aveva commentato i primi dati di queste elezioni, che davano il partito di Bersani avanti di 6-8 punti al Senato, poi superati dalle proiezioni. Dal quartier generale romano del Partito Democratico l'inviato di Corriere.it Nino Luca ha testato gli umori dei candidati. «I punti più in dubbio sono quelli del Senato in Lombardia e Sicilia e la guida della regione Lombardia», ha detto Fiano, aggiungendo che Bersani, anche nel caso (ormai difficile) di maggioranza assoluta alla Camera e al Senato, avvierà un colloquio con le formazioni europeiste e democratiche presenti in Parlamento.

    «POSSIBILE SORPRESA» - Dalla sede del Pdl parla Donato Bruno, presidente della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio e candidato al Senato in Puglia: «Un mese fa non potevamo pensare al risultato che oggi ci viene detto, lo sforzo di Berlusconi è di tutta evidenza. Penso che al Senato potrebbe esserci una sorpresa a favore del Pdl, me lo auguro» dice Bruno.

    Roberto MaroniRoberto Maroni

    Cosa che in effetti pare stia avvenendo. E sul Movimento 5 Stelle: «Credevo che Grillo avesse un risultato più favorevole, soprattutto alla luce di quanto è accaduto nelle ultime settimane». Il candidato del Pdl sottolinea anche il dato dell'astensione (affluenza in calo di circa 6 punti rispetto al 2008), dovuta secondo lui, anche al cattivo tempo.

    pippo-civatipippo-civati

    SCELTA CIVICA - Dalla sede di Scelta Civica, l'inviato Antonio Castaldo ha intervistato Lelio Alfonso, portavoce del partito che sostiene Mario Monti, che secondo i primi dati avrebbe riportato un risultato "negativo" (sotto il 10%, come previsto da Berlusconi) e non sarebbe riuscito nell'intento di "rompere" il bipolarismo. «Aspettiamo numeri più definitivi» ha detto il portavoce, facendo intendere di avere ancora speranze di raggiungere il 10%.

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport