Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera” - Estratti
ELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - MEME BY USBERGO
«No, Laforgia no»: Elly Schlein è netta quando le si chiede se il Pd potrebbe convergere sul candidato di Conte in nome dell’unità. Finirà che nel centrosinistra a Bari ognuno andrà per conto suo e chi arriverà al ballottaggio avrà i voti dell’altro. Insomma, non una rottura netta. La segretaria dem non la cerca e non la vuole. E nell’incontro con la stampa estera, in via del Plebiscito, in quella che fu la casa-ufficio di Berlusconi, rivendica: «Il campo largo non è morto».
Però la leader non nega che con Conte «qualche problema c’è», né risparmia alcune frecciate all’ex premier che le ha chiesto di disfarsi dei cacicchi: «Non ho bisogno di consigli, noi stavamo cambiando le cose già prima, non c’è bisogno che ce lo chieda qualcuno. Esigo rispetto per la nostra comunità. Non si può spalmare melma sul Pd o farne una macchietta».
ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE
(...) Da Vibo Valentia Conte è irridente: «Il Pd si rilassi, se li superiamo alle elezioni europee non chiederò la leadership». Tradotto: Schlein non si illuda, non sarà quel voto a decidere chi è il candidato premier del campo largo.
La leader sprona poi Emiliano a fare scelte radicali e invita i dem della Puglia a «sprangare le porte ai trasformismi e ai transfughi della destra».
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elly schlein giuseppe conte foto di bacco
Sempre a proposito di Europa, Schlein svicola alla domanda su una possibile candidatura di Draghi alla presidenza della Commissione Ue: «Nonostante la stima e la sua autorevolezza, noi puntiamo solo su Nicolas Schmit». Un passaggio anche sulla sua telefonata a Meloni durante i bombardamenti iraniani: «Il confronto è fisiologico, è importante trovare un terreno di dialogo sulla politica internazionale». E in Parlamento non si esclude che vi possa essere una mozione bipartisan sulla crisi del Medio Oriente.
Giunta alla fine della conferenza, Schlein mostra la nuova tessera pd su cui campeggiano gli occhi di Berlinguer: «Un omaggio». I cattolici dem si inalberano. Lorenzo Guerini serafico commenta: «Fare rifermento ai padri storici è una buona cosa. Per questo credo che dopo Berlinguer l’anno prossimo possa essere ricordato Moro». Prima di andar via c’è il tempo per una visita lampo, insieme a Esma Çakir, presidente della stampa estera, all’uscita segreta ricavata in un armadio da Berlusconi.
L ALLEANZA CONTE - PD - VIGNETTA BY ELLEKAPPA schlein conte