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NEGAZIONISTI COVID
Due episodi distinti entrambi in Piemonte, due episodi che pongono una domanda: i negazionisti del Covid ci sono o ci fanno? A giudicare da quanto avviene a Vercelli e a Torino si potrebbe dire entrambe le cose. Ci sono e ci fanno i negazionisti.
A Torino diverse volte le ambulanze che passano a sirene accese vengono seguite da persone in macchina che insultano i sanitari del 118. Lo racconta Rita Rossi, direttrice del 118 di Torino. A Repubblica spiega che oltre le difficoltà dovute all’emergenza ci si mettono anche i negazionisti, che di fatto stalkerano gli operatori sanitari.
NEGAZIONISTI COVID
“Ci sono stati degli episodi anche a Torino che ho subito segnalato al nostro ufficio legale – racconta -. E’ successo quattro o cinque giorni dopo la manifestazione di piazza del 26 ottobre. Una nostra ambulanza stava andando a prelevare un paziente durante la notte e gli infermieri di turno si sono accorti di essere seguiti da un’auto di grossa cilindrata che li ha tallonati fin sotto casa”.
A quel punto i medici hanno chiamato la centrale che a sua volta ha avvertito la polizia. Sotto casa del paziente l’auto si è fermata dietro all’ambulanza ed è sceso un uomo che ha iniziato a insultarli mentre una seconda persona rimasta in macchina ha filmato tutta la scena. Poi è arrivata la polizia che ha identificato i due”.
NEGAZIONISTI COVID
Il negazionista che chiama assassini i medici che lo stanno curando
C’è poi una dottoressa dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli che durante la trasmissione “Oggi è un altro giorno” ha raccontato un episodio sconcertante. I suoi colleghi, medici e infermieri sono stati insultati da un paziente negazionista che stavano curando perché non riusciva a respirare. Il malato di Covid ha urlato che non aveva niente e ha chiamato assassini i medici strappandosi la maschera che lo faceva respirare.
UN OPERATORE SANITARIO CONTRO I NEGAZIONISTI COVID
La dottoressa racconta: “Un signore sui 58 anni era stato preso in grave insufficienza respiratoria, la situazione non andava bene per cui gli stavamo mettendo quella che noi chiamiamo la CPAP, la ventilazione non invasiva, e lui ha insultato il medico e l’infermiere dicendo “assassini, voi mi volete uccidere, io non ho il Covid, io sto benissimo e adesso me ne vado”. Si è strappato la maschera dalla faccia e si è alzato”.
Come si è alzato si è sentito male e i medici hanno dovuto soccorrerlo nuovamente. (Fonti Repubblica e “Oggi è un altro giorno”).