1 - LE ARMI DI BIDEN
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
joe biden.
Joe Biden scende quasi nel tecnico: «Il Donbass è piatto, non ci sono montagne, servono altri tipi di armi agli ucraini». E arriveranno. […] il presidente annuncia uno stanziamento di 800 milioni di dollari di armamenti per la seconda fase della guerra. […] Il Pentagono stima che i russi abbiano dispiegato nella zona orientale quasi 80 battaglioni. E anche se Biden ribadisce che «Putin non vincerà mai e riuscirà mai a dominare gli ucraini», servono armi, rafforzamento delle sanzioni, piani per il sostegno del governo di Zelensky per sostenere la sfida alla Russia e ricacciarla fuori dal territorio.
DRONE PHOENIX GHOST
Dai depositi del Pentagono arriveranno quindi 72 Howitzers da 155 mm e 144mila munizioni, 72 veicoli tattici; 121 droni d'attacco, (modelli mai pezzi di ricambio), e altri equipaggiamenti. E' l'ottava consegna autorizzata dagli Usa dall'agosto del 2021, dall'inizio dell'invasione l'America ha investito nella difesa dell'Ucraina 3,4 miliardi di dollari, oltre 4 miliardi invece in poco meno di un anno […]
gli usa inviano armi in ucraina
Un elemento che spiega l'accelerazione della strategia Usa nel Donbass sta proprio nel tipo di droni che arriveranno nei prossimi giorni all'esercito di Kiev. Si tratta di Phoenix Ghost e sono stati creati su misura dagli americani per il conflitto nell'Est dell'Ucraina. Questi saranno appoggiati da strumenti e valutazioni di intelligence che la Casa Bianca si è convinta ormai da settimane di condividere con Kiev per facilitare sia le operazioni sul campo sia la strategia difensiva. La linea americana è evidente, l'obiettivo è sconfiggere la Russia […]
gli usa inviano armi in ucraina
Non sarà con tutta probabilità l'ultima spedizione di armamenti, Biden infatti ha già anticipato che chiederà un budget supplementare al Congresso e ha ringraziato repubblicani e democratici per aver finora lavorato in modo bipartisan sulla questione. Sulla cifra non si è sbilanciato, toccherà al Pentagono fare delle valutazioni. La velocità nel far arrivare le armi è decisiva, la catena logistica è collaudata e dalla firma di Blinken al dispiegamento dei primi equipaggiamenti passano 48-72 ore. La logistica è la questione più importante.
Fonti della Difesa hanno riferito che la vera sfida è quella di riuscire a mantenere intatti e efficiente i rifornimenti delle unità ucraine - carburante, cibo, pezzi di ricambio. I russi dopo lo smacco dell'assedio di Kiev rivelatasi una sconfitta, avrebbero - spiegano le fonti - fatto tesoro. […]
ZELENSKY BIDEN
2 - ORA L'ITALIA VALUTA L'INVIO ALLA RESISTENZA DI ARMI PIÙ PESANTI
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Serenella Mattera per “la Repubblica”
Per una tregua solida e una pace duratura gli ucraini devono tenere sul piano militare: ecco perché l'Italia continuerà a sostenerli con fondi e l'invio di sistemi d'arma, oltre che sul piano politico e diplomatico. […] il governo si prepara a destinare aiuti diretti a Kiev: 200 milioni di prestiti, che si sommano ai 110 milioni già stanziati.
gli usa inviano armi in ucraina
Ed entro le prossime quarantotto ore sarà firmato il decreto interministeriale per l'invio di nuove armi, sul modello di quelle già fornite. Ma la novità è che la prossima settimana si valuterà a livello di governo e con gli alleati se disporre con un altro decreto, il terzo, la fornitura di armi pesanti, ma di tipo difensivo, il che potrebbe voler dire ad esempio l'invio di mezzi blindati ruotati e missili anti nave.
GUERRA IN UCRAINA - LE ARMI FORNITE AGLI UCRAINI
[…] Non sfugge intanto, dalla prospettiva di Palazzo Chigi, il dibattito che si è aperto in Germania, sull'invio di armamenti all'Ucraina e sulle sanzioni energetiche. Ma nella riunione di martedì con gli alleati non si sono registrati particolari disallineamenti e la convinzione è che se, come probabile, domenica Emmanuel Macron vincerà le elezioni francesi la linea finora tenuta dal fronte europeo e occidentale sulla crisi ucraina uscirà rafforzata. L'auspicio diffuso ai vertici del governo italiano è che, di fronte a una reazione politica compatta della Nato, le sconfitte sul terreno di Putin e il mancato ingresso a Kiev, possano alla lunga favorire l'innescarsi finalmente di un processo per una tregua vera e una pace sensata. […]