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PENTAGONO, KIEV UTILIZZI ARMI USA SOLO IN UCRAINA
(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Il Pentagono ha affermato di non aver cambiato la sua posizione riguardo all'uso da parte dell'Ucraina delle armi fornite dagli Stati Uniti nell'ambito degli aiuti militari, ribadendo che queste armi posso essere essere utilizzate da Kiev solo all'interno del suo territorio. Lo ha detto in un briefing la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh.
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"Non abbiamo cambiato la nostra posizione - ha affermato Singh rispondendo a una domanda -. Crediamo che le attrezzature, le capacità che stiamo dando all'Ucraina, che altri Paesi le stanno dando, dovrebbero essere usate per riprendersi il loro territorio sovrano".
"Abbiamo reso pubbliche le nostre richieste al riguardo. Ancora una volta, vorrei ribadire che, in ogni singolo gruppo di contatto sulla difesa dell'Ucraina convocato dal Segretario (alla Difesa Lloyd Austin, ndr) le armi fornite sono per l'uso sul campo di battaglia - ha aggiunto -. E il Segretario, nelle sue conversazioni con il ministro (della Difesa ucraino Rustem, ndr) Umerov, discute su come utilizzare al meglio queste capacità, e crediamo che ciò avvenga all'interno del territorio ucraino".
ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN
NATO, I RUSSI NON HANNO I NUMERI PER SFONDARE A KHARKIV
(ANSA) - BRUXELLES, 16 MAG - "I russi non sono non hanno i numeri per una svolta strategica a Kharkiv, ma nemmeno le competenze o i mezzi adatti". Lo ha detto il comandante supremo delle forze alleate in Europa Cristopher Cavoli al termine dell'incontro dei capi di stato maggiori della Nato. "Possono solo compiere delle avanzate tattiche, sono in contatto con i partner ucraini e sono fiducioso che terranno le linee", ha aggiunto.
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Cavoli ha poi sottolineato che in questo momento le forze ucraini stanno ricevendo ciò di cui più hanno bisogno, ovvero "una grande quantità di munizioni, difese aeree di corto raggio e veicoli blindati". Cavoli non ha voluto commentare se quella di Kharkiv sia l'inizio della temuta offensiva russa di primavera-estate e si è limitato a dire che i russi, senz'altro, "vogliono riprendere alcuni dei territori che hanno perso nel corso della spettacolare rotta dell'anno passato".
"Non vediamo una mobilitazione generalizzata, la creazione di riserve strategiche, ma solo un reclutamento standard", ha notato ancora Cavoli. L'ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato, ha precisato che i russi ora "hanno più uomini sul campo" rispetto all'inizio della guerra ma le truppe "sono di una qualità inferiore" e questo è dovuto anche al fatto che molti degli ufficiali sono morti nella prima parte del conflitto e ora "non possono addestrare le nuove leve". Detto questo, l'esercito russo ha dato prova di "saper imparare dai propri errori", ha migliorato ad esempio "la logistica", e sul fronte della capacità industriale bellica Mosca "va più veloce degli Usa o dell'Europa".
VOLODYMYR ZELENSKY E JOE BIDEN A KIEV
NYT, 'LA NATO VALUTA L'INVIO DI ISTRUTTORI IN UCRAINA'
(di Alberto Zanconato) (ANSA) - MOSCA, 17 MAG - La Nato valuta la possibilità di inviare in Ucraina degli istruttori in modo da addestrare i soldati di Kiev. E' il New York Times a rivelare questo passo in avanti degli occidentali, in una fase sempre più complicata della guerra per le forze di difesa di fronte all'avanzata russa. Tale iniziativa, sottolinea il quotidiano americano, spingerebbe gli Stati Uniti e l'Europa a essere più coinvolte nel conflitto.
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Finora Washington ha detto no a quest'ipotesi ma il capo dello stato maggiore congiunto, il generale Charles Q. Brown Jr, ha spiegato che uno schieramento di istruttori dell'Alleanza atlantica appare inevitabile. Mosca invece ha avvertito gli Stati Uniti che userà "armi più potenti" se l'Ucraina attaccherà le sue città con i missili forniti dagli Usa. Una risposta a stretto giro all'autorizzazione concessa dagli americani a Kiev di impiegare i vettori a lungo raggio forniti da Washington anche per colpire in profondità il territorio russo.
Ed un avallo che ha fatto seguito a quello già espresso dalla Gran Bretagna come risposta a una situazione sul terreno sempre più precaria per gli ucraini. L'avvertimento per una possibile escalation incontrollata è venuto da Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, dopo che ieri il segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita a Kiev, ha detto che l'Ucraina "deve prendere decisioni da sola" su come usare le armi in arrivo dagli Stati Uniti. Tra queste, i missili a lungo raggio Atacms.
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Più o meno le stesse parole erano state usate un paio di settimane fa dal ministro degli Esteri britannico, David Cameron. In quell'occasione Mosca aveva risposto che si riservava il diritto di replicare ad attacchi di Storm Shadow forniti da Londra con bombardamenti su obiettivi britannici "in Ucraina e oltre". Un segnale delle nuove tensioni fra Mosca e Londra era stata anche l'espulsione dell'addetto alla Difesa russo nell'ambasciata nel Regno Unito, a cui la Russia ha risposto oggi con una misura uguale e contraria.
LE DIREZIONI D ATTACCO DELLA RUSSIA IN UCRAINA - MAGGIO 2024
Non è chiaro a quali "armi più potenti" Volodin faccia riferimento, ma è inevitabile che il pensiero corra anche alle testate nucleari. Kiev, ha avvertito lo speaker della Duma, sta cercando di trascinare gli Usa e i Paesi europei in una "grande guerra". Per ora i vettori americani e britannici sono impiegati da Kiev soprattutto per attacchi alla Crimea.
Il ministero della Difesa russo ha detto che cinque Atacms sono stati abbattuti nelle ultime 24 ore sulla penisola annessa nel 2014 da Mosca. Ma negli ultimi mesi le forze ucraine si sono affidate sempre più spesso ad attacchi con droni sul territorio russo anche a diverse centinaia di chilometri dal confine, oltre che a bombardamenti continui sulle regioni frontaliere di Belgorod e Bryansk, nel tentativo di mettere in difficoltà Mosca che, seppur lentamente, continua a penetrare le linee nemiche nell'est dell'Ucraina.
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è andato oggi a Kharkiv, la cui regione è teatro da una settimana di una nuova offensiva russa, per assicurare che la situazione "è in generale sotto controllo", anche se rimane estremamente difficile. Ma l'ex ministro della Difesa di Mosca Serghei Shoigu ha detto che l'avanzata delle truppe russe continua "in tutte le direzioni" e sta andando "abbastanza bene". Secondo un'analisi dell'agenzia Afp, le forze russe hanno conquistato in sette giorni 278 chilometri quadrati di territorio, in maggioranza nella regione di Kharkiv. E' la più grande avanzata in un anno e mezzo.
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Ma secondo gli ucraini, e anche secondo vari osservatori a Mosca, il vero obiettivo dell'invasione dal confine nord-orientale potrebbe essere quello di costringere Kiev a fare confluire rinforzi verso Kharkiv indebolendo le difese nel Donbass, soprattutto nel Donetsk, che Mosca sembra intenzionata a prendere interamente sotto il suo controllo. E qualcuno ipotizza anche che la Russia voglia guadagnare nuovi territori per usarli come moneta di scambio in futuri negoziati, essendo poco interessata a territori che poi avrebbe difficoltà a controllare.
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Tale strategia riguarderebbe la regione di Kharkiv, appunto, e quella di Sumy, più a nord-ovest, dove si intensificano i bombardamenti in vista di una prossima temuta avanzata. Una donna è morta e un'altra persona è rimasta ferita ieri in attacchi su quest'ultima regione, secondo l'amministrazione militare locale. Fonti ucraine hanno detto che nei bombardamenti sulla regione di Kharkiv, sulla cittadina di Vovchansk, è rimasto ferito il capo dell'amministrazione militare. Nella stessa località la polizia ha accusato i soldati russi di aver usato 35-40 civili come "scudi umani".
esercito ucraino