Tommaso Zorzi per “il Giornale”
ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 1
Ursula von der Leyen è ripartita da Roma garantendo il semaforo verde al Pnrr del governo di Mario Draghi. La strategia nazionale italiana per il Recovery Fund è stata profondamente trasformata rispetto alla precedente impostazione del governo di Giuseppe Conte. Draghi ha sempre evitato di affondare il colpo sul predecessore riguardo i limiti e le carenze del Pnrr giallorosso, ma le cose stavano ben diversamente.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
Draghi ha dovuto iniziare a lavorare con la sua squadra di ministri e le burocrazie strategiche sulla base di un piano paragonabile a una scatola vuota. E di questo erano anche ben consci i funzionari della Commissione europea.
Fonti di Bruxelles riferiscono infatti che «mai in così poco tempo rispetto a gennaio è avvenuto un cambiamento così veloce e in positivo» nella strategia di un Paese per Next Generation Eu.
ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 5
Durissimo il giudizio dei funzionari di Palazzo Berlaymont sul piano di Conte, che sembrava essere «quasi una presa in giro» per la scarsa accuratezza e in particolar modo per il fatto che avesse omesso pressoché completamente la parte sulle riforme, ridotta a una sola pagina.
Bruxelles ha in particolar modo criticato il fatto che il Conte-bis, dopo aver rivendicato per mesi il Recovery come un suo personale successo, non ha fatto nulla per dargli reale attuazione.
Mettendo in questo modo a rischio il successo di un progetto di cui Roma è stata e sarà la maggiore beneficiaria. La brutta china del lavoro dei giallorossi si è manifestata subito dopo la «passerella» degli Stati Generali estivi convocati da Conte a Villa Pamphili, a cui hanno fatto seguito ben pochi gesti dall' effettivo valore strategico.
mario draghi alla camera 2
Draghi e i suoi hanno lavorato di lima, precisando con attenzione i finanziamenti dei progetti, le priorità operative e, soprattutto, le riforme. Tema su cui la Commissione ha premiato Roma con una piena A in occasione della valutazione definitiva. La consapevolezza è che i ritardi e i punti deboli del Recovery giallorosso siano stati tanti e tali da rischiare di portare l' Italia a sbattere qualora Conte fosse rimasto in carica. Nei corridoi di Palazzo Chigi gli addetti ai lavori lo confermano: «Gli italiani non hanno bene chiaro in che condizioni fossimo messi a gennaio/febbraio».
ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 3
La Spoon River economica del governo giallorosso ha rischiato di portare con sé un flop che avrebbe travolto il Paese e la sua ripresa. Il cambio di passo è concreto e misurabile nei voti pieni ottenuti dal Recovery targato Draghi, oltre che dal lusinghiero giudizio espresso sulla solidità del Paese dalle «bibbie» dell' informazione economica come Economist e Financial Times.
A cinque mesi dalle dimissioni di Conte, la sua era sembra già lontana anni luce.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE giuseppe conte roberto gualtieri
ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 2 ursula von der leyen mario draghi 1 ursula von der leyen mario draghi ursula von der leyen mario draghi a cinecitta ursula von der leyen mario draghi 2 ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta mario draghi ursula von der leyen a cinecitta 1 mario draghi ursula von der leyen a cinecitta ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 22 ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 1