Giuseppe Guastella per corriere.it
i genitori di eitan
Quando hanno cominciato a cercarlo, Eitan probabilmente era già in Israele dove l'ha portato su un volo privato il nonno materno grazie a un colpo di mano che ricorda molto i blitz dei servizi segreti di cui sembra faccia o abbia fatto parte.
Unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone in cui tra i quattordici morti c'erano i suoi genitori e il fratellino, a sei anni appena compiuti Eitan Biran, che i parenti in Israele hanno sempre sostenuto dovesse crescere nella loro terra, ora è costretto ad affrontare anche lo shock di un trasferimento sul quale la Procura di Pavia indaga per «sequestro di persona».
eitan unico sopravvissuto del mottarone
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Come permesso dal giudice tutelare di Pavia, sabato pomeriggio il nonno materno, Shmulik Peleg, 58 anni, che si era trasferito in Italia dopo la tragedia del Mottarone ha prelevato Eitan dall'abitazione di Pavia della zia paterna alla quale il piccolo è stato affidato dalla magistratura da quando è stato dimesso dall'ospedale dove è rimasto a lungo per le ferite riportate nell'incidente della funivia del 23 maggio. Il rientro era previsto per le 18,30, ma al termine dell'incontro Peleg ed Eitan non si sono ripresentati a casa dei parenti paterni i quali un'ora dopo hanno dato l'allarme.
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I primi accertamenti della Polizia di Pavia, coordinati dal procuratore facente funzioni Mario Venditti e dal sostituto Roberto Valli, hanno concluso che nonno e nipote si erano imbarcati su un volo privato a bordo del quale il bambino è potuto salire perché - non si sa come - Peleg era in possesso del passaporto del piccolo, che ha permesso l'espatrio.
Una conferma dello sbarco in Israele è arrivata per vie diplomatiche ai magistrati pavesi i quali domani apriranno formalmente un fascicolo con l'ipotesi di reato di sequestro di persona.
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Il bambino è finito al centro di una disputa aperta dalla zia materna da Tel Aviv che ha accusato la zia paterna di voler trattenere con sé Eitan in Italia. «Siamo determinati a circondarlo di calore e di affetto», aveva detto la signora da Tel Aviv, aggiungendo che per la sorella «erano importanti l'identità ebraica e quella israeliana» ma che questa sarebbe stata progressivamente «cancellata» da una permanenza del nipotino in Italia.
«La notizia sconvolge tutti e ci crea grande preoccupazione», dichiara l'avvocato Armando Simbari che con Cristina Pagni e Massimo Saba assiste i familiari pavesi: «È stato strappato alla famiglia con cui è cresciuto, ai medici che lo stanno curando con un eventi traumatico che può destabilizzarlo».
LA FAMIGLIA DISTRUTTA SULLA FUNIVIA LA ZIA DI EITAN eitan tal peleg amit biran e i figli tom e eitan I genitori di Eitan Ultima foto con Eitan striscioni per eitan la famiglia di eitan 2 il piccolo eitan