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    IL PIÙ ATIPICO DEGLI IMPRESSIONISTI – ANTONIO RIELLO VOLA A PARIGI PER LA MOSTRA DEL MUSEO D’ORSAY SU GUSTAVE CAILLEBOTTE: “NON È STATO SOLO IL PIÙ SINGOLARE ED ECCENTRICO DEGLI IMPRESSIONISTI MA ANCHE QUELLO CHE SI È AVVICINATO DI PIÙ ALLO STILE DI VITA DEL NOSTRO TEMPO” – “MALGRADO NELLE SUE BIOGRAFIE SI RISCONTRINO SOLO CONVIVENZE FEMMINILI, VIENE RITENUTO, DAI CURATORI, UN PITTORE CHE CELEBRA IL CORPO MASCHILE CON UN CERTO COMPIACIMENTO OMOEROTICO. IN PRATICA UN PRECURSORE DEGLI ARTISTI QUEER...”


     
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    Antonio Riello per Dagospia

     

    L'Impressionismo risulta di gran lunga il bene culturale più ricercato di Francia. Quello che è accaduto prima (e dopo) nelle Arti d'Oltralpe sembra poca cosa rispetto ai magici anni tra che vanno dal il 1860 al 1890.

     

    Decenni peraltro difficili con avventure coloniali, guerre sanguinose e aspri conflitti sociali (basti pensare alla Comune di Parigi del 1871, il termine "comunista" nasce in questa occasione). Il "sogno romantico della Parigi di Haussmann" che si riferisce a quel periodo socialmente terribile - ma artisticamente irripetibile - sembra non esaurirsi mai. Gli sponsor sono sempre numerosi e generosi quando si tocca questo tema.

     

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    Il Musée d'Orsay ha aperto in Ottobre una mostra all'artista più atipico della galassia impressionista: Gustave Caillebotte (1848-1894). Nasce a Parigi da famiglia agiata (il padre è un imprenditore tessile di successo) e viene avviato verso una carriera di studi giuridici.

     

    Dopo la parentesi della guerra Franco-Prussiana (1870), dove è arruolato nell'esercito, inizia a dipingere. Ad indurlo verso l'Arte è la frequentazione di artisti come Edgard Degas (una delle star dell'Impressionismo) e Giuseppe de Nittis (pittore italiano, originario di Barletta, sepolto al cimitero parigino di Père-Lachaise con tanto di epitaffio funebre scritto da Alexandre Dumas figlio: "De Nittis, la modernité élégante").

     

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    Sembra sia stato in particolare De Nittis ad incoraggiarlo con decisione, ulteriore prova dell'italico teorema: "all'origine ad ogni successo francese c'è sempre un pezzettino d'Italia". Fa la sua prima mostra nel 1876.

     

    In realtà, la pittura di Caillebotte in genere è più affine alle atmosfere veriste che a quelle impressioniste. La sua tecnica (risuona abbastanza in sintonia con i macchiaioli italiani) può arrivare, in certi quadri, a rasentare la suggestione fotografica. E' insomma un artista votato al realismo: uno straordinario e acuto reporter della Modernità. Gli interessa in egual misura tanto il popolo quanto la rampante borghesia urbana.

    gustave caillebotte jeune homme a sa fenetre (b 32) gustave caillebotte jeune homme a sa fenetre (b 32)

     

    Più che un impressionista vero e proprio in pratica è un artista di indubbio talento che ha frequentato da vicino (come amico e collega faceva parte del giro) l'ambiente dei protagonisti dell'Impressionismo. Grazie alla sua felice condizione economica, con entusiasmo, li ha finanziati/aiutati in molte occasioni (soprattutto il povero Monet che era spesso in bolletta).

     

    Di più: è stato un importante cliente delle loro opere. Tra l'altro quando non piacevano ancora quasi a nessuno. Morto ancora in giovane età (1894), la sua notevole collezione (19 Pissarro, 14 Monet, 10 Renoir, 9 Sisley, 7 Degas, 5 Cèzanne, 4 Manet) fu lasciata in eredità allo stato francese con la richiesta che fosse esposta al Palazzo del Luxembourg.

     

    Il governo francese (grazie ai buoni uffici di Renoir) finalmente nel 1896 accettò, solo in parte, la generosa offerta: 34 quadri - dal totale di 68 - furono sistemati al Luxembourg. I rimanenti, sebbene riproposti, furono in più occasioni rifiutati dalle autorità per indolenza e scetticismo. Alla fine le opere non accettate furono in seguito messe quasi tutte all'asta. La pur efficiente burocrazia francese evidentemente stavolta non ha brillato per intuito artistico.

     

    caillebotte piallatori di parquet caillebotte piallatori di parquet

    La mostra - curata da Allan Scott, Gloria Groom e Paul Perrin - riunisce circa 70 opere (dipinti, pastelli e disegni) dell'artista. Ci sono tutte quelle che contano. Importanti i prestiti: "Il giovane alla finestra" (1876) dal Getty Museum e la "Strada di Parigi con la pioggia" (1877) dall'Art Institute di Chicago. La mostra si sposterà in seguito prima a Los Angeles e poi a Chicago.

     

    Il suo primo quadro importante è stato "I piallatori del parquet" (1875) dove l'umile fatica degli operai diventa oggetto di indagine artistica (forse solo un ricco benestante poteva essere all'altezza di celebrare con tanta efficacia il lavoro pesante della gente ordinaria....). Le sue viste dall'alto - viveva in un appartamento all'ultimo piano di un palazzo - dei boulevard parigini sono diventate pagine di Storia del Costume.

     

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    "L'uomo sul balcone, Boulevard Haussmann" (1880) ne è un esemplare significativo. Le scene di campagna (come  "la Pianura di Gennevilliers", 1884), numerose negli ultimi anni della sua produzione, sono forse quelle che più si avvicinano alle atmosfere post-impressioniste. C'è pure qualche mazzo di fiori.

     

    I curatori della mostra hanno voluto sottolineare con forza come in alcuni dipinti ("Uomo che fa il bagno" del 1884 e altre opere dove appaiono muscolosi sportivi: nuotatori, tuffatori e canottieri) Caillebotte si ponga delle questioni di identità sessuale. In altre parole, malgrado nelle sue biografie si riscontrino solo convivenze femminili, viene ritenuto, dai curatori, un pittore che celebra il corpo maschile con un certo compiacimento omoerotico. In pratica un precursore degli artisti queer...o meglio: lo si potrebbe paragonare ad un (seppur educato e moderato) "Tom of Finland" dei tempi suoi.

     

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    Quel che è certo è che Caillebotte ad un certo punto (verso la fine del 1888) si stufa di dipingere e inizia da occuparsi, a tempo pieno, di serre e giardinaggio. Agricoltura e Natura diventano per lui quasi una nuova forma di espressione: una potente passione botanica lo assorbe quasi completamente. Quando può  si rilassa con lunghe gite in barca, spesso in compagnia di Renoir.

     

    Non è stato solo il più singolare ed eccentrico degli Impressionisti ma anche quello che si è avvicinato di più allo stile di vita del nostro tempo.

     

    CAILLEBOTTE PEINDRE LES HOMMES

    Musée d'Orsay

    Esplanade Valéry Giscard d'Estaing, 75007 Parigi

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    fino al 19 Gennaio 2025

     

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