Craig Wright
(ANSA) - Si è aperto oggi a Londra il processo contro Craig Wright, il guru australiano che sostiene di essere il padre del bitcoin, destinato a fare luce su una vicenda centrale nella storia della criptovaluta. Nei confronti del 53enne informatico e imprenditore, che da anni sostiene di essere l'enigmatico creatore del sistema di pagamento digitale, è stata avviata un'azione legale dalla Crypto Open Patent Alliance (Copa), un'associazione impegnata a eliminare i brevetti sulle tecnologie legate alle criptovalute e formata dai colossi del settore come la piattaforma di scambio Coinbase e la società Block.
bitcoin
I giudici britannici in un processo destinato a durare circa un mese e mezzo dovranno stabilire se Wright abbia scritto veramente, come lui sostiene, il "libro bianco", un testo sulle origini del bitcoin pubblicato sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto nell'ottobre 2008, e se quindi possano essere rivendicati i diritti d'autore su questo documento fondativo, nonché sul codice della criptovaluta. Le accuse mosse nei confronti dell'imprenditore da parte della Copa sono molto gravi: aver mentito sulla sua identità, aver falsificato e manipolato documenti presentati per dimostrare le sue affermazioni.
Satoshi Nakamoto
"Per un periodo di quasi dieci anni, il signor Wright ha subito forti pressioni affinché dimostrasse di essere Satoshi Nakamoto, ma costantemente non è riuscito a fornire prove", ha detto uno dei legali che rappresentano l'associazione. E' previsto che nei prossimi giorni inizi la testimonianza di Craig davanti alla corte londinese.
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