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(ANSA) - Domenica 9 giugno, anche il popolo svizzero è chiamato alle urne, ma per esprimersi sull'obbligo vaccinale. Lanciata sulla scia della pandemia Covid-19, l'iniziativa popolare in votazione "Per la libertà e l'integrità fisica", anche chiamata "Stop all'obbligo vaccinale", afferma che "gli interventi nell'integrità fisica o psichica di una persona necessitano del suo consenso" e che chiunque dovrebbe avere la libertà di poter decidere ciò che le viene iniettato nel corpo.
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Il testo stabilisce chi rifiuta di dare il proprio consenso "non deve vedersi imposta una pena, né subire pregiudizi sociali o professionali". Promossa dal Movimento svizzero per la libertà (MSL) che ha depositato il testo nel dicembre 2021 al termine della raccolta delle firme e quando la maggior parte delle misure anti-Covid non erano più in vigore, l'iniziativa è osteggiata dal governo che raccomanda di respingerla.
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Per l'esecutivo ed il Parlamento "l'integrità fisica e psichica costituisce già un diritto fondamentale sancito nella Costituzione. Inoltre, se l'iniziativa venisse accolta, non è chiaro quali conseguenze concrete avrebbe, per esempio per il lavoro di polizia e giustizia. Il testo dell'iniziativa non fa affatto riferimento a «vaccinazioni», ma a «interventi» in generale.
Sempre domenica, gli Svizzeri sono chiamati a pronunciarsi su due iniziative per affrontare il costante aumento dei costi della sanità e sulla legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, per la quale è stato chiesto un referendum. Stando ai sondaggi dalle urne dovrebbe scaturire un "sì" alla legge su elettricità e rinnovabili e un "no" alle iniziative per il freno ai costi sanitari e "Per la libertà e l'integrità fisica".