IL POST DI DONATELLO ALBERTI SULLA MORTE DI ALESSANDRA MATTEUZZI
1 - UCCISA A BOLOGNA: POLEMICA SU DIRETTORE CROCE BIANCA E-R
(ANSA) - Polemica per un commento sui social da parte del direttore della Croce bianca dell'Emilia-Romagna sul femminicidio di Alessandra Matteuzzi, assassinata martedì sera a Bologna dall'ex compagno.
"Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso", ha scritto Donatello Alberti. "Non esiste giustificazione alcuna per un atto così efferato e aberrante, che ha spento un'altra vita, piegato nel dolore un'altra famiglia e tutta la comunità cittadina", ha scritto l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini.
"Per questo - aggiunge - sono sdegnato dalle parole di Donatello Alberti. Parole avvilenti, inaccettabili, prive di ogni rispetto nei confronti della donna, vittima dell'ennesimo femminicidio. In molti me lo state chiedendo. Croce Bianca non ha alcun rapporto con il Servizio Sanitario dell'Emilia-Romagna.
Ma ad avere proferito quel commento, sprezzante e privo di umanità, non è un'associazione, ma una persona. Un uomo che spero possa avere un sussulto di coscienza e dignità e chiedere scusa ad Alessandra, alla sua famiglia, alla nostra comunità cittadina".
ALESSANDRA MATTEUZZI
2 - FEMMINICIDIO A BOLOGNA, LE ULTIME PAROLE DELL'ASSASSINO PRIMA DELL'ARRESTO: "NON VEDO L'ORA CHE ARRIVI LA POLIZIA CHE VOGLIO FINIRE TUTTO"
Giuseppe Baldessarro per www.repubblica.it
A luglio lo aveva denunciato per stalking perché viveva con l'incubo di trovarselo sotto casa. E così purtroppo è stato. Martedì sera Giovanni Padovani, 27 anni, ha aspettato all'ingresso del civico 42 di via dell'Arcoveggio (periferia di Bologna), la sua ex Alessandra Matteuzzi, 56 anni, e l'ha uccisa a martellate. "L'ho sentita urlare Aiuto, Giovanni ti prego, no!", ha detto la sorella Stefania che era con lei al telefono al momento dell'omicidio.
Quando i poliziotti sono arrivati, chiamati dai vicini che hanno sentito le grida, l'assassino era ancora lì, con il martello in mano.Il primo a intervenire dopo l'aggressione è stato un ragazzo, figlio di un altro vicino di casa, al quale Padovani non avrebbe opposto la minima resistenza: "Non ce l'ho con voi, ce l'ho con lei - avrebbe detto a chi lo ha bloccato - non vedo l'ora che arrivi la polizia che voglio finire tutto". Padovani, originario di Senigallia (Ancona), calciatore di serie C e D, che giocava in Sicilia con la Sancataldese, è ora accusato di omicidio aggravato.
IL POST DI DONATELLO ALBERTI SULLA MORTE DI ALESSANDRA MATTEUZZI
Lei lo aveva lasciato dopo alcuni episodi di violenza. Non era stata mai aggredita fisicamente, ma in più occasioni lui aveva rotto piatti, lanciato bicchieri. […] Il 29 luglio, ormai esasperata, Alessandra Matteuzzi lo ha denunciato. La procura ha aperto un fascicolo, ma nei confronti dell'uomo non sono mai stati adottati provvedimenti restrittivi. I carabinieri stavano preparando un'informativa per i magistrati, ma aspettavano di completarla interrogando testimoni che erano in ferie.
I fatti dicono che c'è stata una sottovalutazione. La vittima, agente di commercio per alcune case di moda, però aveva chiesto spiegazioni. […] Che la 56enne avesse paura lo dicono in tanti. Ad alcune vicine aveva raccomandato di non aprire il portone al suo ex. A un ragazzo che abita nello stesso palazzo aveva chiesto il numero di telefono "per chiamarlo in aiuto in caso di necessità".
giovanni padovani 3
Iacob, che vive a due passi, spiega: "Inizialmente, a dispetto della differenza d'età, sembravano stare bene assieme. Poi lei mi ha detto delle incursioni che gli faceva, chiedendomi in caso lo vedessi sotto casa di chiamare subito la polizia". Una coppia da copertina, molto presente sui social (le foto assieme sono state però tutte cancellate nelle ultime settimane). Sabato Padovani ha lasciato la squadra di calcio all'improvviso ed è partito per Bologna. Lunedì dalla Sicilia gli hanno detto di cercarsi un altro team: licenziato. Il pm Domenico Ambrosino ha ordinato l'autopsia e a breve Padovani, assistito dall'avvocato Enrico Buono, andrà davanti al giudice per l'udienza di convalida.
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