Francesco Rosano per corrieredibologna.corriere.it
lucia borgonzoni
C’è chi si è collegato dalla spiaggia, e chi è apparso con guanti, mascherina, cuffia e camice dal proprio studio. Chi non vedeva l’ora di tornare a Palazzo d’Accursio e chi, con telecamera e microfono spenti, ha trovato invece nuovi spazi per la propria attività di eletto. Il 2020 non è stato un anno facile nemmeno per il Consiglio comunale di Bologna. «Siamo stati in assoluto i primi in Italia ad andare online non perdendo neanche una seduta», rivendica la presidente Luisa Guidone, ammettendo che la modalità online «non ha favorito i consiglieri».
LUCIA BORGONZONI CON LA MASCHERINA
Maglia nera
Ma se dal punto di vista del confronto politico lo smart-working non ha aiutato, la possibilità di partecipare alle sedute da qualsiasi parte d’Italia (e del globo) avrebbe dovuto favorire la partecipazione. Non in tutti i casi, a quanto pare. La maglia nera spetta, anche quest’anno, alla leghista Lucia Borgonzoni. Nel 2019 l’ex sfidante di Stefano Bonaccini, avventura conclusasi con la rinuncia al ruolo di leader dell’opposizione in Regione per restare senatrice a Roma, era riuscita a presenziare a una sola seduta del Consiglio comunale su novantadue. Nel 2020, nonostante la modalità da remoto, è riuscita a far peggio: zero presenze, tanto in Consiglio che in commissione.
Gli altri leghisti? Super attivi
LUCIA BORGONZONI
Un risultato che stride con l’attivismo degli altri leghisti: 78 su 78 le presenze di Mirka Cocconcelli, 75 quelle della capogruppo Francesca Scarano, 73 quelle di Umberto Bosco. Certo, avendo lo stipendio da parlamentare Borgonzoni non percepisce gettoni, ma resta discutibile che la Lega Emilia (guidata oggi dal commissario Andrea Ostellari) possa accettare come se nulla fosse una consigliera assenteista al 100% nel capoluogo che andrà al voto quest’anno. Si vedrà. Di certo le undici presenze del sindaco Virginio Merola, spesso accusato di assenteismo dal centrodestra, sembrano un tesoretto se confrontate con la performance della senatrice leghista.
Lo smart working
Dopo il breve ritorno in presenza, tra l’estate e inizio autunno, il Consiglio comunale di Bologna è tornato online insieme alla seconda ondata del Covid. «Ora stiamo aspettando il momento in cui potremo ritornare in aula con la stessa serenità», spiega la presidente Guidone, convinta che il lavoro agile lascerà traccia anche in Consiglio: «Potremo forse conservare qualcosa di questa esperienza, soprattutto sul fronte delle commissioni online, sulle quali il giudizio è perlopiù positivo, anche se non tutto è filato sempre liscio. Si deciderà».
lucia borgonzoni BORGONZONI AL SEGGIO