Estratto dell’articolo di Emiliano Guanella per “la Stampa”
foresta amazzonica, brasile
Nonostante le promesse di Lula, l'Amazzonia continua a bruciare e il mondo, ad iniziare dall'amministrazione Biden, si prodiga per aiutare il Brasile. Il presidente americano ha annunciato una donazione di 500 milioni di dollari al Fondo Amazzonia, il meccanismo di aiuti internazionali istituito 20 anni da Norvegia e Germania e che adesso torna dopo la sospensione forzata durante il governo di Jair Bolsonaro. Il futuro della più grande foresta tropicale del Pianeta sta a cuore all'Occidente perché ad esso sono legate le strategie di lotta al riscaldamento globale.
amazzonia
Lula da Silva, che si è insediato ad inizio anno, ha promesso un cambio di rotta totale rispetto al negazionismo del suo predecessore, secondo il quale la foresta andava vista come un'enorme risorsa da sfruttare economicamente e non un patrimonio da proteggere. Come marchio di qualità, il presidente progressista ha sistemato la paladina Marina Silva al ministero dell'ambiente, ma gli ultimi dati sulla deforestazione non sono affatto buoni.
luiz inacio lula da silva.
Nei primi tre mesi dell'anno, che coincidono con il primo trimestre del nuovo governo, il disboscamento è cresciuto invece che diminuire. A marzo è addirittura triplicato rispetto all'anno scorso; i rilevamenti satellitari parlano di 870 chilometri quadrati di foresta distrutta, il triplo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. […]
Disboscamento non controllato luiz inacio lula da silva 2