Estratto dell’articolo da “il Messaggero”
Angelo Sticchi Damiani - presidente Aci
Il presidente dell'Automobile Club Italia (Aci), Angelo Sticchi Damiani, dovrà affrontare un processo a Roma per l'accusa di falso e in particolare per avere omesso di comunicare emolumenti percepiti da diversi enti, aggirando così, secondo la procura di Roma, il tetto annuale di 248mila euro previsto per i manager pubblici.
Per Sticchi Damiani, presidente dell'Aci dal 2012, il pm della procura romana Carlo Villani ha disposto la citazione diretta a giudizio. Secondo l'impianto accusatorio l'indagato tra il 2017 e il 2020, avrebbe dichiarato alla segreteria dell'Ente da lui presieduto dati non corretti relativi ai propri redditi.
Angelo Sticchi Damiani - presidente Aci
Sticchi Damiani nel 2017, secondo l'accusa, ha dichiarato 246.696 euro (come presidente di Aci, di Aci Informatica, e consigliere nazionale del Coni) quando ne avrebbe percepiti 353.719, e in totale 665.328 avendo omesso di dichiarare i redditi percepiti, tra gli altri, quale presidente del cda di Sara Assicurazione spa (ora partecipata all'80% dall'Aci), e quelli quale presidente del cda di Sara Vita spa.
Nel 2018 Sticchi Damiani avrebbe dichiarato 246.679 euro quando, sempre secondo l'accusa, ne avrebbe percepiti da presidente Aci e Aci Informatica 342.006. Nei due anni successi avrebbe omesso, inoltre, di dichiarare anche i redditi percepiti dall'Inarcassa [...]
Angelo Sticchi Damiani - presidente Aci
Accuse che hanno portato la procura a chiudere le indagini nei mesi scorsi e a disporre la citazione diretta a giudizio davanti al giudice monocratico per il prossimo novembre.
Angelo Sticchi Damiani - presidente Aci