TAIWAN, 'RESISTEREMO AI TENTATIVI DI ANNESSIONE'
WILLIAM LAI GIURA COME PRESIDENTE DI TAIWAN
(ANSA) - PECHINO, 10 OTT - Il presidente taiwanese William Lai ha giurato di "resistere all'annessione" di fronte alla crescente pressione militare e politica da parte della Cina, che rivendica l'isola come parte "inalienabile" e "sacra" del suo territorio. "Manterrò anche l'impegno di resistere all'annessione o all'invasione della nostra sovranità", ha assicurato Lai durante il discorso tenuto oggi in occasione delle celebrazioni della Festa nazionale, dedicata ai 113 anni della fondazione della Repubblica di Cina, il nome ufficiale di Taiwan.
Lai, parlando sotto un cielo grigio di fronte all'Ufficio presidenziale nel suo primo discorso per la Festa Nazionale, ha affermato che la Repubblica di Cina e la Repubblica popolare cinese "non sono subordinate l'una all'altra" e che Pechino "non ha alcun diritto per rappresentare Taiwan".
xi jinping con una corona d oro
Il presidente ha assicurato che "Taiwan è determinata a mantenere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto per raggiungere la sicurezza e la prosperità globali, ed è anche disposta a collaborare con la Cina per rispondere al cambiamento climatico, prevenire le malattie infettive, mantenere la sicurezza regionale, perseguire la pace e la prosperità comune e portare benefici alle persone di entrambe" le parti.
"La democrazia e la libertà prosperano su questa terra", ha aggiunto. Pechino ha aumentato la pressione su Taiwan affinché accetti le sue pretese di sovranità sull'isola e le relazioni sono diventate più tese sotto la presidenza di Lai, insediatosi lo scorso 20 maggio, che la leadership cinese considera come un "separatista" e un "piantagrane".
WILLIAM LAI
I festeggiamenti dei 113 anni della Repubblica di Cina era visto come un possibile "pretesto" della Cina per lanciare esercitazioni militari su vasta scala intorno all'isola, in aggiunto ai tre round fatti negli ultimi due anni, schierando aerei e navi per circondare l'isola in un blocco aero-navale. Martedì, Pechino ha accusato Lai di "intenzione malevola di aumentare l'ostilità e lo scontro" dopo che aveva detto che la Cina non è la "madrepatria" di Taiwan.
xi jiping xx congresso partito 1
La Festa nazionale del 10 ottobre ricorda il rovesciamento della dinastia Qing e della successiva fondazione della Repubblica di Cina. L'attuale disputa tra Cina e Taiwan risale alla guerra civile tra i combattenti comunisti di Mao Zedong e forze nazionaliste di Chiang Kai-shek che, sconfitte, fuggirono a Taiwan nel 1949. Tra gli ospiti stranieri attesi alla cerimonia c'erano tre membri del Congresso degli Stati Uniti, nonché alti funzionari di alcuni dei 12 Stati che hanno ancora relazioni diplomatiche con Taiwan.
LAI, 'PECHINO NON HA DIRITTI PER RAPPRESENTARE TAIWAN'
WILLIAM LAI
(ANSA) - PECHINO, 10 OTT - La Repubblica di Cina, che gettò le sue radici a Taiwan, Penghu, Kinmen e Matsu, e la Repubblica popolare cinese "non sono subordinate l'una all'altra". E' quanto ha detto il presidente taiwanese William Lai, parlando in occasione della Festa nazionale dedicata ai 113 anni della fondazione della Repubblica di Cina, il nome ufficiale di Taiwan. Quindi, ha aggiunto Lai nel resoconto dei media locali, Pechino "non ha alcun diritto per rappresentare Taiwan". Si tratta di affermazioni destinate ad aumentare le tensioni con la Cina che rivendica l'isola come parte "inalienabile" e "sacra" del suo territorio.
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