1. LE VILLE, I DIADEMI, LO SCRIGNO I SAVOIA E L’EREDITÀ «CONTESA»
Estratto dell’articolo di En.Rod. per il “Corriere della Sera”
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Cosa lascia Vittorio Emanuele? L’eredità della guida degli Ordini dinastici, e la guida del Casato che getta le radici nell’anno mille sulle Alpi tra Francia e Italia. Un regno, un trono, dal referendum del 1946 non ci sono più da passare ad Emanuele Filiberto.
E non ci sono più neppure le residenze reali in Italia. Tutto fa capo allo Stato italiano, palazzo Madama a Torino come il castello di Racconigi o la Venaria reale. L’abolizione della tredicesima disposizione della Costituzione sul finire dei ’90 ha permesso a inizio Duemila a Vittorio Emanuele di tornare in patria.
vittorio emanuele di savoia marina doria emanuele filiberto
Il Consiglio d’Europa aveva cancellato la pena di morte e l’esilio, ma sarà l’accademico torinese, il professor Giorgio Lombardi a farsi portatore in sede europea delle istanze Savoia che desideravano poter tornare in Italia. Al tempo del governo Berlusconi, ministro un altro professore, Marcello Pera, arrivò così per il Casato il sì al rientro.
[…] Vittorio Emanuele aveva ricevuto a Ginevra una bozza di accordo, ai Savoia sarebbe stato accordato sulla carta anche di poter disporre di un palazzo dove risiedere quando in Italia, e una scorta per garantirne la sicurezza. Poi Vittorio Emanuele aveva espresso anche il desiderio di tornare in possesso della quadreria di re Umberto al castello di Racconigi. […] Ma oltre al rientro in Italia, nessun palazzo né quadreria fu resa. A proposito di Francia, per secoli i Savoia sono stati proprietari dell’abbazia di Altacomba dove nell’83 fu sepolto re Umberto. Poi l’abbazia è stata ceduta allo Stato francese.
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Dunque oggi le proprietà che Emanuele Filiberto eredita sono immobili — a Ginevra o Parigi con la villa di Cavallo e lo chalet di Gstaad — che Vittorio Emanuele aveva acquistato o fatto costruire con i profitti di anni di mediazioni commerciali, specie il periodo in cui lavorò per la Agusta per piazzare commesse di elicotteri, sfruttando la sua rete di connessioni aristocratiche: dal cugino re Baldovino del Belgio allo Scià di Persia.
[…] E poi le piccole manie personali collezionate in una vita in esilio: a partire dalle conchiglie rare. Sub esperto si immerse con Cousteau e scelse Cavallo proprio per i relitti nei fondali attorno all’isola. Recuperò anche un oggetto d’oro che da allora portò al collo come amuleto. Le immersioni per la verità gli costarono quasi la vita. Piccoli e grandi tesori custoditi nella villa di Vesenaz, messa in vendita di recente.
Disegnata da Marina di Savoia, catturava l’attenzione con il grande salone, moquette bianca, mobili anni ’70 battuti all’asta da Christie’s con alcune gioie: un anello con acquamarina, un bracciale con piccoli smeraldi e anelli con smeraldi, rubini o perle.
[…] Nel 2007 diversi favolosi gioielli Savoia erano già stati venduti a Londra da Maria Gabriella, sorella di Vittorio Emanuele. I gioielli ereditati da Filiberto oggi? Il collare d’oro dell’Annunziata destinato a chi guida l’ordine. Poi il diadema di Marina di Savoia che arrivò al sì con Vittorio Emanuele senza sangue blu ma con ricchezze di famiglia.
[…] Resta il mistero dei gioielli custoditi in Bankitalia. «Il grande diadema della regina Margherita, poi diamanti e perle a goccia. E spille, due grandi bracciali, un chocker, una grossa riviére di brillanti, e una grossa catena con nappe», come ci ha spiegato l’esperto Stefano Papi messo sulle tracce del tesoro da parte di Casa Savoia.
vittorio emanuele di savoia e marina doria e il figlio emanuele filiberto 1
Le famose perle della regina Margherita? «No, non le perle di Margherita che furono divise tra vari esponenti della famiglia». Con un equivoco, dice Casa Savoia: non di gioielli della Corona (dell’istituzione come la Imperial State Crown a Londra), ma di gioie acquistate in famiglia, si tratta. Che oggi spetterebbero dunque in eredità a Emanuele Filiberto che ne ha chiesto più volte notizie.
2. VITTORIO EMANUELE, FUNERALI “A INVITO” IL PRIMO SAVOIA AD ESSERE CREMATO
Estratto dell’articolo di Erica Di Blasi per “il Messaggero”
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Vittorio Emanuele, il figlio di Umberto II, l'ultimo re d'Italia, e di Maria José, morto a 86 anni a Ginevra, verrà sepolto a Superga secondo le sue ultime volontà. I funerali, vista la grande folla che si prevede, saranno celebrati il prossimo sabato 10 febbraio alle 15 nel Duomo di Torino. A comunicarlo in via ufficiale è stata la stessa Casa Savoia. «L'accesso al Duomo per la Santa Messa esequiale sarà possibile soltanto con biglietto di invito».
[…] Il principe Vittorio Emanuele verrà cremato e le sue ceneri verranno riposte a Superga. Sarebbe la prima volta in assoluto per un capo di Casa Savoia. Una scelta dovuta al fatto che a Superga attualmente non sarebbe a disposizione un loculo per una bara intera, ma una celletta cineraria sì.
il comunicato della morte di vittorio emanuele di savoia
[…] Restano però ancora da risolvere tutta una serie di questioni burocratiche internazionali, visto che la salma si trova attualmente a Ginevra. Insomma, bisognerà capire in che tempi questi passaggi saranno risolti. Intanto, in vista dei funerali, si attende un affluenza quasi senza precedenti.
[…] Era stato lo stesso principe ad annunciare il luogo della sua sepoltura. «Il Pantheon è il luogo deputato ad accogliere le spoglie degli ex re, a Torino riposano i Savoia che non hanno regnato. Dunque anch'io sono destinato lì», aveva confidato lo stesso Vittorio Emanuele qualche tempo fa in un'intervista.
La Cripta Reale, costruita sotto la basilica di Superga, fondata da Vittorio Amedeo II, su disegno e progetto di Filippo Juvarra, è infatti il tradizionale luogo di sepoltura dei membri di Casa Savoia. Ad essi fanno eccezione solamente coloro che furono re o regine d'Italia, per i quali era destinato invece il Pantheon di Roma o il santuario di Vicoforte.
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[…] Al funerale di Vittorio Emanuele di Savoia saranno presenti anche le Guardie d'onore, con il mantello blu notte e lo stemma della casata sul lato sinistro. L'Istituto militare risale all'Ottocento, il presidente D'Atri spiega che oggi ne fanno parte 2.400 persone.
Vittorio Emanuele di Savoia era sposato con Marina Doria, da cui ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto. […]
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