Graziella Melina per il Messaggero
coronavirus lombardia
Nell’andamento dell’epidemia del Covid 19 continuano le oscillazioni, stavolta però in rialzo. Secondo idatidellaProtezioneCivile di ieri, i nuovi casi - individuati grazie ad altri 62.472 tamponi effettuati - sono aumentati di 379 unità. Il numero totale delle persone attualmente positive al Sars Cov 2 è pari a 30.637; il totale dei contagiati appurati dall’inizio della pandemia raggiunge così quota 236.142.
In Lombardia preoccupa però il trend in rialzo :è aumentato di 252 unità il numero dei contagiati, vale a dire oltre il 66% deinuovipositivi scovati in tutta Italia (17.340 gli attualmente positivi), e altre 25 persone sono morte (su un totale a livello nazionale ieridi53). Il Piemonte si conferma la seconda regione più colpita (ieri altri 42 casi) con 3.183attualmentepositivi, poi l’EmiliaRomagna (più25positivi,maper la primavolta ierinessun decesso) e duemila persone tuttora ammalate: i nuovi casi in queste tre Regionisono l’84%del totalenazionale.
lombardia ospedali
A seguire il Veneto (ieri altri 5 positivi) con 922 da curare, Toscana (521 persone a letto) e Liguria (250)conaltri 10nuovicasi. Il focolaio del San Raffaele a Roma ha causato altri 9 casi positivi: nel Lazio in totale 20 nuovi contagiati (2.517 le persone al momento infette). In 10Regioninon è stato registrato alcun decesso.
Per fortuna i casi gravi, quelli in terapia intensiva, continuano a diminuire: 236, tredici in meno rispetto al giorno precedente. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 4.131 (189 in meno rispetto a mercoledì). Sono invece in isolamento, ma senza sintomi o con sintomi lievi, 26.270 persone, ossia l’86% di coloro che sonoattualmentepositivi.
GIULIO GALLERA ATTILIO FONTANA BY CARLI
GLI ASINTOMATICI Il rebus degli asintomatici, però, se non si ricorre alla verifica del tampone,saràdifficile da risolvere. Secondo Pier Luigi Lopalco, epidemiologo dell’Università di Pisa, in particolare inPuglia -dove fino a ieri ipositivierano467 -«nelleultime settimane c’è stato un aumento di asintomatici» con percentuali anche «oltre il 90%» dei casi.
E questo succede anche perché «il virus in questomomentostacircolando soprattuttonella popolazionepiù giovane». «Finora - spiega Roberto Cauda, direttorediMalattie infettivedelPoliclinico Gemelli di Roma - la tendenza delle oscillazioni è comunque in diminuzione. Non bisogna esserecatastrofisti, che il virus ogni tanto ha qualche colpo di coda è normale. Ed è inevitabile che ci siano focolai per una malattia che si trasmette per via aerea e in modo molto facile. Ma - avverte Cauda - sarebbe davvero un grande errore abbassare laguardia».
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