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    PER SALVARE IL PNRR BISOGNA PRIMA SALVARE LE IMPRESE ITALIANE – UN’AZIENDA SU DIECI SI TROVA IN UNA SITUAZIONE DI PESANTE INDEBITAMENTO FINANZIARIO. E, CON I BILANCI IN ROSSO, È IMPOSSIBILE OTTENERE UN APPALTO DEL RECOVERY. A MENO CHE NON INTERVENGA LO STATO, COME AVVENUTO DURANTE LA PANDEMIA – AL MOMENTO C'È IL SERIO RISCHIO CHE MOLTI BANDI VADANO DESERTI – L'EDILIZIA E I SERVIZI SONO I SETTORI NELLA SITUAZIONE PIU’ CRITICA...


     
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    Estratto dellìarticolo di Rosaria Amato per “la Repubblica”

     

    Pnrr Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Pnrr Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

    Un’impresa su dieci è in una situazione di pesante indebitamento finanziario. Non significa che sta per fallire, ma che ha gravi problemi di sottocapitalizzazione, oltre che di indebitamento. E quindi, nel caso in cui debba partecipare a una gara d’appalto, farà molta fatica a ottenere delle garanzie per poter concorrere, anzi molto probabilmente non le otterrà.

     

    A meno che non passi attraverso un fondo di garanzia. O non intervenga lo Stato, come è avvenuto nel periodo della pandemia. Se tra il 2020 e il 2021 bisognava evitare fallimenti a catena, adesso la priorità è permettere alle imprese di dare il loro contributo alla “messa a terra” del Pnrr: da tempo l’Ance, l’associazione delle imprese edili, lancia l’allarme sul rischio che molte gare vadano deserte.

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    E in effetti a mostrare un peggioramento, rispetto al 2020, sono proprio le imprese edili e dei settori dei servizi. I dati emergono da uno studio del Gruppo NSA […] per Repubblica, condotto su un campione di 841.869 imprese.

     

    Si trova in una situazione di pesante indebitamento finanziario il 10,91% delle imprese. Se si considera l’indebitamento generale, quindi non solo finanziario, va anche peggio perché le imprese a rischio sono il 12,96%. In dettaglio è stabile il numero di imprese dei trasporti, c’è un miglioramento per l’industria e per il commercio, ma un peggioramento per i servizi, che passano dal 2,91% al 3,63%, e per l’edilizia, che passa dall’1,97% del 2020 al 2,51%.

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    […]  

     

    L’edilizia, ricordano gli analisti NSA, ha anche i problemi legati agli strascichi del bonus casa, si parla di 35 miliardi di euro. «Le aziende del settore hanno beneficiato dall’importante corrente di lavoro derivata dagli incentivi fiscali messi a disposizione dal governo (bonus, superbonus) conferma Stio - ma oggi stanno soffrendo di una grave crisi di liquidità, in quanto hanno difficoltà nello smobilizzo dei crediti fiscali che derivano da tutta quella parte di fatturato gestito attraverso la formula dello “sconto in fattura”».

     

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    Ma anche molte imprese dei servizi soffrono di problemi legati all’indebitamento, che potrebbero avere un impatto sul Pnrr: cultura e turismo rientrano nella Missione 1, insieme alla digitalizzazione, alla quale sono stati assegnati oltre 40 miliardi del Pnrr.

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