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    VINCE’, FACCE TARZAN – IL PROCESSO SUI PRESUNTI ESAMI FARLOCCHI ALLA “LINK CAMPUS UNIVERSITY” DI VINCENZO SCOTTI RIMANGONO A FIRENZE: IL GIP HA RIGETTATO LE ECCEZIONI DI INCOMPETENZA TERRITORIALE SOLLEVATE DAGLI INDAGATI - LA VICENDA RUOTA TUTTA INTORNO AGLI STUDENTI-POLIZIOTTO IN SERVIZIO A FIRENZE, CHE PAGAVANO 4.100 EURO E PASSAVANO GLI ESAMI SENZA FREQUENTARE…


     
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    vincenzo scotti vincenzo scotti

    Fabio Amendolara per “La Verità”

     

    I faldoni dell'inchiesta sugli esami farlocchi alla Link campus university dell'ex ministro democristiano Vincenzo Scotti, ritenuto a capo di una combriccola di prof che per la Procura sarebbe «un'associazione a delinquere», restano a Firenze.

     

    Lo ha deciso il gip Antonella Zatini rigettando le eccezioni sollevate da cinque indagati, tra i quali Pasquale Russo, direttore generale all'epoca dei fatti, e Felice Romano, segretario generale del Siulp. Il sindacato di polizia più rappresentativo aveva stipulato una convenzione con l'ateneo di Scotti per la laurea triennale in Scienze della politica e dei rapporti internazionali e per quella magistrale in Studi strategici e scienze diplomatiche.

    CASALE SAN PIO - LINK CAMPUS CASALE SAN PIO - LINK CAMPUS

     

    La vicenda, infatti, ruota tutta attorno agli studenti-poliziotto in servizio a Firenze, che pagavano 4.100 euro complessivi (600 dei quali andavano alla Fondazione sicurezza e libertà per il corso Human security) e passavano gli esami (quelli finiti nel mirino vanno dal 2016 al 2018) senza aver frequentato, sostiene l'accusa, una sola lezione. I libretti elettronici, poi, sarebbero stati taroccati. E in alcuni casi, stando alle accuse, erano completamente falsi.

     

    Stando alle eccezioni dei difensori, il procedimento sarebbe dovuto passare per competenza al gip del Tribunale di Roma, perché lì si sarebbero consumati gli ipotizzati reati di «falso». Inoltre, «tutti i soggetti coinvolti svolgevano la propria attività professionale a Roma» e, stando alle ricostruzioni dei difensori, anche la fase organizzativa del corso Human security, che forniva crediti utili per saltare qualche esame, «avveniva pacificamente a Roma».

     

    vincenzo scotti vincenzo scotti

    Per il gip, però, neppure è possibile individuare Roma come luogo in cui sarebbero stati commessi i reati di falso. «Mentre», sottolinea la toga, le «dichiarazioni rese da alcuni imputati» attengono a situazioni, quali la predisposizione delle prove di esame, «al limite prodromiche alla realizzazione dell'atto falso, così come lo svolgimento dell'esame», che riporterebbero tutto a Firenze. In realtà, in un solo caso, evidenzia il gip, una parte della condotta si sarebbe realizzata «verosimilmente» a Bologna. Ma «nel caso di specie», spiega il giudice, la «competenza per connessione» con gli altri reati radica il fascicolo a Firenze.

    CASALE SAN PIO - LINK CAMPUS 1 CASALE SAN PIO - LINK CAMPUS 1

     

    E, così, i 69 indagati, tra prof, vertici dell'università e poliziotti del Siulp, per i quali il pm Christine von Borries e il procuratore aggiunto Luca Turco hanno chiesto il rinvio a giudizio dovranno affrontare l'udienza preliminare a Firenze. Scotti in qualità di presidente del Consiglio d'amministazione, legale rappresentante e componente del Senato accademico ma anche come professore di Economia politica, viene indicato come il «promotore, costitutore e organizzatore dell'associazione». Al pari del direttore generale Russo e del rettore Claudio Roveda.

     

    VINCENZO SCOTTI A UN GIORNO DA PECORA VINCENZO SCOTTI A UN GIORNO DA PECORA

    Il ruolo da promotore viene affibbiato dai pm anche al prof Pierluigi Matera (Diritto privato comparato), che avrebbe avuto il compito di nominare le commissioni d'esame di tutti i corsi di laurea. Si è scoperto anche che durante gli esami non veniva esercitata alcuna vigilanza «consentendo agli studenti», secondo i pm, «di consultare liberamente internet e di copiare le risposte». A sistemare il libretto, poi, secondo l'accusa, ci pensavano gli organizzatori dell'associazione a delinquere «con ilconcorso degli impiegati». E, così, gli studenti furbetti passavano anche esami difficili

    joseph mifsud vincenzo scotti joseph mifsud vincenzo scotti vincenzo scotti, luigi di maio, piero schiavazzi alla link university vincenzo scotti, luigi di maio, piero schiavazzi alla link university

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