Vincenzo Nigro per “la Repubblica”
strage di lockerbie
Il 21 dicembre del 1988 il Boeing 747 della Pan Am che fu abbattuto da una bomba sui cieli di Lockerbie si portò via le vite di 270 fra passeggeri e cittadini del villaggio scozzese su cui precipitò.
Quell' attentato distrusse 270 vite, ma diede anche il via a una saga politica e giudiziaria che ha attraversato per un ventennio la politica internazionale.
Nel 2003, dopo 15 anni di sanzioni soffocanti, il regime del colonnello Muhammar Gheddafi riconobbe la responsabilità dell' attentato e accettò di pagare 2,3 miliardi di dollari alle famiglie delle vittime. La Libia estradò anche i due possibili autori materiali dell' attentato. Uno dei due, dopo qualche anno, venne assolto.
L' altro, Abdelbasset Al Megrahi, venne condannato invece dal tribunale scozzese, finì in carcere, venne liberato nel 2009 solo perché ammalato di cancro. Morì a Tripoli nel 2012, giusto un anno dopo la rivoluzione che rovesciò il colonnello.
strage di lockerbie
Adesso otto anni dopo la sua morte, la storia di Abdelbasset Al Megrahi potrebbe essere scritta ancora una volta. La "Commissione scozzese per la revisione delle condanne penali" (SRRC) ha deciso di ricorrere all' Alta Corte di Edimburgo per chiedere la revisione del processo. La Corte suprema scozzese dovrà quindi decidere se aprire una vera e propria revisione del processo.
Gerard Sinclair, il direttore generale della Srrc, ha citato le parole chiave di casi come questo: ha parlato di «possibilità di un errore giudiziario». Il che potrebbe restituire post mortem all' uomo e oggi alla sua famiglia una dignità perduta in un processo che il regime del colonnello Gheddafi aveva comunque accettato di subire per convenienza politica. Pagando perfino i 2,7 miliardi di dollari di risarcimenti.
lockerbie al Megrahi x
La Commissione scozzese, nel chiedere la revisione del processo, ha messo in fila gli elementi che fanno propendere per la «debolezza delle prove prodotte»: in verità di prove negli anni la polizia scozzese, quella inglese ma soprattutto i servizi segreti britannici e americani riuscirono a produrne moltissime. A cominciare dalla ricostruzione forensica che riuscì a individuare il tipo di esplosivo (plastico Semtex), il veicolo utilizzato (una radio Toshiba) e ancora la stessa valigia (una Samsonite marrone) e il percorso che questa valigia aveva seguito prima di essere imbarcata sul volo Londra-New York della Pan Am.
L' avvocato della famiglia Megrahi, Aamer Anwar, ha detto di credere che ci siano tutti gli elementi per una revisione del processo. E poi ha ricordato qualcosa che negli anni è sempre ritornata con insistenza: «L' Iran, e non la Libia, fu il vero colpevole ». In effetti la teoria della responsabilità iraniana si è intrecciata di continuo con quella libica. L' Iran, abbattendo il Boeing con una bomba, avrebbe voluto vendicarsi di un Airbus dell' Iran Air abbattuto da una nave militare americana il 3 luglio del 1988.
Ecco, di questa storia sicuramente non sarà possibile ricostruire la verità. La famiglia di Megrahi spera soltanto di poter allontanare il nome del loro caro dal ricordo di tutti quei morti.
ACCUSATI DELL ATTENTATO DI LOCKERBIE