Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per “la Repubblica”
rishi sunak
Oggi il governo britannico di Rishi Sunak aggiornerà la definizione di “estremismo”, alla luce delle controversie emerse durante le manifestazioni pro Palestina delle ultime settimane e la costante minaccia dell’estrema destra. Una decisione che farà discutere e che, addirittura prima della sua pubblicazione, ha provocato le critiche di associazioni islamiche, oppositori del diritto di aborto, attivisti trans e persino di arcivescovi della Chiesa d’Inghilterra.
[…] I pilastri della nuova definizione di estremismo, ossia «la promozione di una ideologia basata sulla violenza, sull’odio e sull’intolleranza», saranno tre. Il primo: sarà estremismo se l’ideologia in questione «punta a negare o distruggere i diritti fondamentali e le libertà degli altri».
manifestazione pro palestina a londra
Secondo: «Se vuole minare, rimpiazzare o sovvertire la democrazia liberale parlamentare britannica e i diritti democratici». E, terzo, «se intende porre le premesse e preparare il terreno per il raggiungimento dei due obiettivi sopramenzionati».
Questa ampia flessibilità lessicale della definizione genererà altre critiche. Perché molti attivisti politici, sociali e per i diritti di ogni sorta ora temono di diventare bersaglio del governo. Ma il primo ministro Rishi Sunak non ha cambiato idea dopo l’accorato discorso contro gli estremismi improvvisato davanti al Numero 10 di Downing Street il primo marzo scorso.
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marcia per la palestina a londra
Sunak ha deciso di agire dopo altri due recenti episodi “inquietanti”. La frase “Dal fiume al mare” proiettata addirittura sul Big Ben nell’impunità totale della polizia e la successiva vittoria, giudicata “spaventosa” dallo stesso Sunak, del populista antisionista George Galloway all’elezione suppletiva di Rochdale, poco fuori Manchester, dopo una campagna tutta per Gaza e feroce contro Israele.
Non bastasse, la settimana scorsa il consigliere del Ministero dell’Interno contro gli estremismi, Robin Simcox, aveva scritto sul Telegraph che oramai nel Regno Unito ci sono “no-go zones” per gli ebrei, dove questi ultimi farebbero meglio “a non andare” per la loro incolumità.
rischi sunak
La nuova definizione di estremismo non innescherà nuovi poteri per la polizia, né cambierà il diritto penale. Ma è simbolicamente molto importante perché riclassificherà, da parte del governo, gruppi, associazioni possibilmente legate a stati “ostili” e individui sinora considerati soltanto “radicali” ma “legali”.
Da oggi, invece, questi potranno per esempio essere inclusi in liste nere del governo o finire più facilmente nel mirino anche dell’antiterrorismo. «Il Regno Unito è una grande storia di successo multi-nazionale, multi- etnica e multi-religiosa», dirà oggi il ministro Gove, «ma ora questi valori sono minacciati dagli estremisti. E dobbiamo fare di tutto per preservarli».
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