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    PICCOLI BILLIONAIRE CRESCONO - IL RACCONTO DELLA RAGAZZA CHE ACCUSA IL FIGLIO DI GRILLO E TRE AMICI DI STUPRO DI GRUPPO: ''HO CHIESTO DI ANDARMENE, MI HANNO BLOCCATA E…'' - LA DENUNCIA SOLO AL RITORNO A MILANO? È STATA LA MADRE A PORTARLA DAI CARABINIERI QUANDO LE HA RACCONTATO COS'È SUCCESSO. E C'È UN'AMICA, PURE LEI PRESENTE AL ''BILLIONAIRE'' E NELLA VILLA DI GRILLO A PORTO CERVO, CHE SARÀ SENTITA DAGLI INVESTIGATORI


     
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    1. IL BILLIONAIRE E LA VODKA «VOLEVO ANDARMENE VIA MI HANNO DETTO: RESTI QUI»

    Andrea Galli per il ''Corriere della Sera''

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    La vodka. L' ubriachezza (inizialmente da consenziente ma in una seconda fase con probabili costrizioni) e la voglia di tornare a casa insieme a un' amica. Il fermo invito dei quattro ragazzi ad andar via, sì, ma verso un' altra abitazione («Venite da noi, mangiamo poi vi portiamo dove volete»). L' abitazione dello stupro: un primo ragazzo che ha preteso un rapporto dopo esser stato rifiutato, e poi i tre amici (uno forse s' è tirato indietro ma senza interrompere l' aggressione di gruppo).

     

    Lo scenario milanese dell' inchiesta ha colori neutri alle pareti, arredo minimal dell' Ikea, non sedie divise da una scrivania ma poltrone ravvicinate; e ha marescialle con esperienza specifica sui reati di violenze e un sistema di videoregistrazione per lasciare che la vittima parli secondo i propri tempi e desideri, senza l' invasiva scansione della verbalizzazione a ogni risposta.

     

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    In questa stanza della stazione dei carabinieri di Porta Garibaldi, dedicata all' ascolto di chi subisce abusi (qui arrivano anche i bimbi, accolti da soffici tappeti, giocattoli e disegni), venerdì 26 luglio la 19enne ha raccontato la sera e la notte di dieci giorni prima, a partire dal tavolo prenotato al «Billionaire» d' intesa (in parte) con i quattro. Quello che segue è il suo racconto, reso sì a distanza temporale dai presunti fatti, ma per una motivazione ribadita dalla ragazza, cittadina italiana con mamma di Milano e papà scandinavo (la famiglia risiede in centro); un racconto ricostruito dal Corriere attraverso il «viaggio» della denuncia, dagli stessi carabinieri alla Procura di Milano e da questa alla magistratura di Tempio Pausania con il coinvolgimento dell' Arma di Olbia.

     

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    La distanza temporale è una delle basi sulle quali poggia la difesa degli indagati. La 19enne, prossima universitaria e reduce dalla maturità in uno dei più prestigiosi collegi di Milano (e d' Italia), figlia di una coppia attiva nel settore privato e per natura giramondo, era in Sardegna insieme a un' amica, ugualmente italiana e con uno dei genitori nato nel Nord Europa. La sera del 16 luglio, con un taxi hanno raggiunto il «Billionaire» perché l' amica conosceva uno dei futuri indagati. Si sono seduti insieme. Soprattutto per bere, e bere pesantemente. Ore dopo, stanche e poco lucide a causa dell' alcol, le amiche hanno deciso di andarsene.

     

    Sempre secondo la testimonianza della 19enne, una ragazza alta, esile e bionda che nel pomeriggio ha eliminato la maggioranza delle fotografie dai profili dei social network e che, cercata, ha scelto di non parlare, ha comunicato ai quattro che avrebbe chiamato un taxi per andare a dormire. I quattro l' hanno invitata a rimanere per una spaghettata - c' erano stati esclusivamente bicchieri, sul tavolo del «Billionaire» - da consumarsi nella casa di uno di loro.

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    Dinanzi alle obiezioni delle amiche, hanno prenotato un furgone che fa trasporto privato e a bordo del mezzo hanno raggiunto l' abitazione. La 19enne ha mangiato. Insieme agli altri s' è alzata, ha camminato vagando per le camere senza accorgersi d' esser seguita da uno degli indagati che, all' interno di una camera da letto, le ha proposto un rapporto sessuale. Lei ha detto di smetterla, lui ha insistito, e quando ha provato a fuggire, l' ha bloccata e violentata.

     

    Non ha saputo dire, la vittima, dove fosse l' amica, che sarà sentita a breve dalla Procura: ovvero se era cosciente, se si è resa conto di quanto stava accadendo e ha cercato di intervenire oppure no. Ha però avuto un lucido ricordo, la 19enne, della seconda parte delle violenze, quando si sono aggiunti gli altri. L' indomani, non ha denunciato. Ha pubblicato sul profilo Instagram una foto con l' amica mentre brindavano su un divano del «Billionaire»; ma brindavano a se stesse, prima dello stupro, e non dopo , dunque confutando la convinzione della difesa per cui c' è stato sesso insistito al quale non si sarebbe opposta, anzi.

     

    I giorni successivi, sono atterrati i genitori. La madre ha ravvisato delle anomalie nel comportamento della figlia, l' ha convinta a confidarsi, la famiglia è rientrata a Milano e come primissima azione si è presentata - mamma, papà, ragazza - nella stazione di via della Moscova, dove i carabinieri hanno attivato la procedura di trasferimento nella stanza «protetta» di Porta Garibaldi. Agli investigatori, la 19enne ha fornito nomi e profili sui social network e, pare, ha esattamente «collocato» in quella casa, quella notte, Grillo, Capitta, Corsiglia e Lauria. Ognuno con i propri presunti ruoli e le proprie responsabilità.

    Ciro Grillo - ciroinstagram Ciro Grillo - ciroinstagram

     

     

    2. L' ESTATE DI CIRO CON GLI AMICI TRA LA DISCOTECA E LA CASA DI PAPÀ

    Alessandro Fulloni per il ''Corriere della Sera''

     

     

    Feste spensierate al Billionaire in Costa Smeralda e anche combattimenti (quasi sempre vincenti) sui ring di mezza Italia. Sui siti specializzati in arti marziali Ciro Grillo viene spesso definito «astro nascente» della «savate»: disciplina di combattimento nota anche come boxe francese, nata tra i soldati dell' armée napoleonica e nel milieu di Marsiglia, in questa pratica i colpi vengono portati con piedi e mani, mescolando karate, judo e pugilato.

     

    Il diciannovenne figlio del fondatore del Movimento Cinque Stelle ha un palmarès sportivo assai lungo. Che comprende almeno tre titoli nazionali juniores, uno senior, diversi allori regionali e una recentissima convocazione in nazionale. Tesserato con l' Ardita Savate di Genova - palestra fucina di campioni -, a giugno, dopo un torneo europeo che si è disputato in Croazia, Ciro è tornato a casa con un' onorevole medaglia d' argento. Un mese più tardi ha preso la maturità al liceo scientifico-sportivo ed è partito per la vacanza in Costa Smeralda, dove il padre ha un appartamento al Piccolo Pevero, per una pausa di relax dopo la conclusione degli studi.

    Ciro Grillo - ciroinstagram Ciro Grillo - ciroinstagram

     

    Giornate di svago tra Porto Rotondo e Porto Cervo trascorse assieme a tre inseparabili compagni, tra i quali l' amico del cuore Francesco Corsiglia, figlio di un cardiologo assai stimato, e altri due ragazzi genovesi, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta.

     

    Anche se adesso il profilo Instagram di Ciro Grillo - il nickname era «Ciruzzolohiil» - è chiuso, sino a ieri mattina erano visibili foto di feste sulla spiaggia con il drink in mano, sorrisi e abbracci con le ragazze, i selfie sorridenti in comitiva e gli addominali scolpiti. In una foto dell' agosto 2017 il figlio del comico scrive, accanto a una foto in un cui compie un esercizio atletico, un commento decisamente pesante: «Ti stupro bella bambina, attenta».

    Ciro Grillo - ciroinstagram Ciro Grillo - ciroinstagram

     

    In un' immagine del 31 agosto 2017, ripresa durante un viaggio, una vacanza studio al Macleans College (scuola che si trova a Bucklands Beach, Auckland) si vede il ragazzo in primo piano con degli amici e un suo commento: «C...i durissimi in Nuova Zelanda».

    Un' altra foto lo ritrae insieme a un amico con i rayban neri.

     

    Sotto compaiono le parole di Ciro Grillo che dice: «la tua bitch (prostituta, ndr ) mi chiama jonny sinn». Compare anche un hashtag, quello di #Bluwhale, famigerato gioco (rimasto un fenomeno sul web, mai verificato) che prevede la sottomissione di adolescenti a complessi rituali che indurrebbero al suicidio.

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    Poi tante foto di combattimenti di savate. Sono numerose le interviste online in cui Ciro Grillo parla della sua passione nata 4 anni fa per la boxe francese, «che mi serve per non pensare allo stress della scuola». Gli allenamenti «sono frequenti, almeno quattro a settimana e ciascuna seduta può durare un paio d' ore. Papà è orgogliosissimo dei miei titoli: dice che sono il frutto dell' allenamento».

     

    Dagli avvocati che difendono i quattro giovani non filtra quasi nulla. Corsiglia è assistito da Romano Raimondo e Gennaro Velle, Lauria da Paolo Costa, Capitta da Ernesto Monteverde e Grillo da Enrico Grillo. Questi è il nipote di Beppe - è infatti il figlio di Andrea, fratello maggiore del comico - e nel 2013 è stato citato come vicepresidente nella vecchia associazione che deteneva i diritti del primo logo dei Cinque Stelle.

     

    I legali sostengono di avere una stessa linea difensiva. Che prevede, oltre a sintetiche dichiarazioni alla stampa, «la massima fiducia nei magistrati». Uno di loro aggiunge: la ragazza sarebbe stata «pienamente consapevole» di ciò che sarebbe «successo dopo la festa in discoteca». E tutti e quattro i diciannovenni avrebbero avuto un rapporto «consenziente» con la giovane. Che invece ai carabinieri di Milano il 26 di luglio ha denunciato uno stupro.

    BEPPE GRILLO A PORTO CERVO CON LA MOGLIE PARVIN FOTO DA LIBERO jpeg BEPPE GRILLO A PORTO CERVO CON LA MOGLIE PARVIN FOTO DA LIBERO jpeg

     

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