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    NON NE POS PIÙ: I COMMERCIANTI FURBETTI CHE NON ACCETTANO LE CARTE HANNO ROTTO IL CAZZO – IL RACCONTO DI UN TURISTA A CUI IN UN BAR DI GALLIPOLI NON E’ STATA VENDUTA UNA BOTTIGLIETTA D’ACQUA PERCHE’ IL LOCALE NON ACCETTAVA IL PAGAMENTO CON LA CARTA - "COM’È POSSIBILE CHE NEL 2024 CONTINUINO A ROMPERE LE SCATOLE PER I PAGAMENTI COL BANCOMAT? NON POTETE DIRMI CHE NON ACCETTATE IL POS PERCHE' DUE EURO SONO POCHI" - I NEGOZIANTI NON HANNO PIÙ LA SCUSA DELLE COMMISSIONI: ORMAI CON I NUOVI METODI DI PAGAMENTO I COSTI PER LE TRANSAZIONI DIGITALI SONO AZZERATI. SE RIFIUTANO È SOLO PER FARE NERO...


     
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    Estratto dell’articolo di Erika Cuscito per www.corriere.it

     

    TURISTA ARRABBIATO PERCHE NON PUO PAGARE CON IL POS A GALLIPOLI TURISTA ARRABBIATO PERCHE NON PUO PAGARE CON IL POS A GALLIPOLI

    «Qui in Puglia non hanno dato l’acqua a mia figlia perché non accettavano il mio bancomat… assurdo nel 2024 vedere queste cose». È la denuncia social che arriva da un papà arrabbiato: l’uomo ha raccontato, attraverso un video, lo spiacevole episodio capitato in un bar di Gallipoli, dove gli è stato impedito di acquistare delle bottiglie d’acqua con la carta di credito.

     

    «Purtroppo per due euro non accettiamo il bancomat» è la risposta che Mirko ha ricevuto dai baristi. «Questa è una cosa che io non ho accettato assolutamente — continua nel video denuncia — com’è possibile che nel 2024 continuino a rompere le scatole per i pagamenti col bancomat? Aprite i locali, in un posto di turismo, non potete dirmi che non accettate il bancomat perché due euro sono pochi. È inaccettabile la cosa».  […]

     

    Sul caso scende in campo Assoutenti, che chiede alle autorità locali di elevare la sanzione prevista dalla legge nei confronti del bar responsabile della vicenda. «Nessun esercizio commerciale può rifiutare al cliente un pagamento con carta o bancomat, e non esiste alcun limite di spesa al di sotto del quale l'esercente può negare il Pos –

     

    EVASIONE FISCALE EVASIONE FISCALE

    ricorda il presidente Gabriele Melluso - L’obbligo di accettare transazioni con il Pos esiste già dal 2014, e dopo un iniziale periodo in cui furono fissate delle soglie minime (prima 30 euro, poi 5 euro), oggi non c’è più alcun limite: il negoziante o il professionista è obbligato ad accettare il pagamento con Pos di qualsiasi importo».

     

    […] Purtroppo il caso di Gallipoli non è isolato, e ancora oggi molti esercenti e locali pubblici continuano a negare i pagamenti con Pos ai clienti, un comportamento del tutto ingiustificato se si considera che le commissioni interbancarie a carico dei commercianti si sono praticamente azzerate per i pagamenti di piccolo importo».

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