Carlo Tarallo per Dagospia
GRASSO E BOLDRINI IN DIRETTA A BALLAROGrasso, Boldrini, grillini e quattrini: il "rigore a tutti i costi" imposto da Pd e Sel alla ricerca del consenso a 5 stelle rischia di avere effetti controproducenti, ovvero di costare carissimo ai contribuenti. A partire da una "rinuncia spot" di grande impatto mediatico propagandata subito dopo l'elezione dei nuovi presidenti di Camera e Senato: il "no grazie" agli appartamenti istituzionali riservati alla seconda e alla terza carica dello Stato. Laura Boldrini e Piero Grasso hanno deciso di continuare a risiedere nelle loro abitazioni private: ma che bravi! Che rigore! A proposito, ma il rigore c'è o non c'è?
GRASSO E BOLDRININon si sa. Quello che si sa è che spifferi attendibilissimi raccontano della necessità di procedere alla "blindatura" delle residenze dei due presidenti, affidata al Ministero dell'Interno e imposta dalla legge. In pratica, gli appartamenti di Grasso e Boldrini, stando a quanto trapela dagli addetti ai livori, dovranno essere sottoposti a una serie di modifiche e accorgimenti (vetri blindati, porte speciali, eventuali recinzioni, telecontrollo e sorveglianza h24 da parte delle forze dell'ordine con circa 8 unità impegnate per ciascuno dei due) che garantiscano la totale sicurezza alle alte cariche dello Stato quando si ritirano nelle loro casette. Il costo si aggirerebbe intorno ai 4-500mila euro. Ma il risparmio?
boldrini-grassoSarebbe risibile: il personale addetto agli appartamenti "istituzionali" continuerà infatti a svolgere le proprie funzioni anche se in quelle residenze di Stato non c'è nessuno. "Risparmieremo giusto il caffè la mattina - conclude la fonte - a meno che, ovviamente, i presidenti non rinuncino alla blindatura delle loro case. Ma la procedura è lunghissima e il rischio troppo alto...."
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