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    IL RITOCCHINO DEL SELFIE-CIENTE – SEMPRE PIÙ GIOVANI RICORRONO ALL’INTERVENTO DEL CHIRURGO PER CAMBIARSI I CONNOTATI E PIACERSI NEI SELFIE: OLTRE IL 40% DEGLI INTERVENTI ESTETICI, CHE NEGLI ULTIMI DUE ANNI SONO AUMENTATI DEL 15%, OGGI VIENE EFFETTUATO SU RAGAZZE FRA I 18 E I 29 ANNI CHE SONO OSSESSIONATE DAL NASO, DALLE PALPEBRE E DALLE LABBRA – E SE IL SENO PERFETTO È UN MUST PER LE DONNE, GLI UOMINI NON VOGLIONO RINUNCIARE A…


     
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    Elena Meli per "www.corriere.it"

     

    Prima dei 30 anni

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    Oltre il 40 per cento degli interventi estetici oggi viene effettuato su ragazze fra i 18 e i 29 anni che sono alla ricerca del selfie perfetto; secondo la Società Italiana di Medicina Estetica, poco meno della metà dei teenager italiani ricorrerebbe alla chirurgia estetica per migliorare l’aspetto e un terzo andrebbe dal chirurgo plastico.

     

    Selfie perfetti

    Molti chiedono di cambiare per avere autoscatti ideali, senza dover più neanche usare i filtri: gli interventi al naso e alle palpebre sono quelli che vanno per la maggiore, ma anche le iniezioni di filler e botulino sono molto richieste per correggere i connotati.

     

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    Distorsione virtuale

    Purtroppo nelle foto a piccola distanza i tratti del viso vengono distorti, così un intervento per avere un naso perfetto in un selfie può rivelarsi un boomerang per l’estetica nella vita vera: una ricerca della Rutgers University, in New Jersey, ha dimostrato che la base del naso sembra del 30 per cento più larga in un autoscatto rispetto a una foto da una distanza normale, la punta del naso risulta più ampia del 7 per cento.

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    Interventi al seno

    Protagonista nelle foto sui social di tante ragazze, il seno perfetto è ancora ai primi posti fra le richieste al chirurgo: negli Stati Uniti per esempio gli interventi superano di gran lunga le liposuzioni.

     

    La mastoplastica additiva è però un’operazione costosa, per questo è uno dei settori in cui c’è maggior ricorso alla chirurgia low cost. Un intervento nel rispetto della prassi ha un costo medio che parte dai 7.000 euro, le operazioni eseguite dai finti professionisti vengono vendute a meno della metà.

     

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    I rischi del low cost

    L’aumento del ricorso alla chirurgia low cost, in ambulatori che non rispettano i requisiti di sicurezza, nelle mani di medici inesperti o nelle cliniche turche, tunisine o albanesi a prezzi stracciati rappresenta un rischio, perché purtroppo a un prezzo basso si associa una bassa qualità.

     

    Questi interventi sono offerti spesso da medici inesperti, che intervenendo in ambulatori chirurgici non autorizzati all’anestesia generale, prescindono dai regolamenti sanitari vigenti, oppure non sottopongono i pazienti agli opportuni accertamenti pre e post operatori mettono a repentaglio la loro salute. La probabilità di danni gravi è alta.

     

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    Alternative meno invasive

    Un metodo più soft per il seno? Il lipofilling, con cui si usa il proprio tessuto adiposo per aumentare di taglia. Si può anche arricchire il tessuto con staminali o con plasma ricco di piastrine, aumentando così l’attecchimento del grasso del 69 per cento e rallentandone perciò il riassorbimento, per buoni risultati anche nel lungo periodo (una parte del tessuto adiposo inserito per aumentare il volume viene infatti pian piano riassorbita, ndr).

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    Gli uomini e i capelli

    Le donne che cercano la foto perfetta per i loro post sono la maggioranza, ma non mancano gli uomini; in questo caso la richiesta che va per la maggiore è una soluzione per la perdita dei capelli, il cruccio più grosso proprio per gli italiani che, fra gli europei, sono quelli che più temono la calvizie.

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    Calvizie: gli interventi «giusti»

    Anche in questo caso, le soluzioni low cost non sono granché efficaci. «I rimedi proposti per il trattamento della perdita dei capelli prima di arrivare al trapianto sono tanti, ma ben pochi sono quelli basati su valutazioni scientifiche serie.

     

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    Un metodo che si è dimostrato in grado di aumentare di circa il 30 per cento la densità dei capelli è l’uso delle cellule staminali follicolari del cuoio capelluto, prelevate da micro-biopsie, separate e poi reiniettate come micro-innesti cellulari di bulbi capilliferi. Prima di scegliere qualsiasi opzione, però, è sempre meglio valutare se abbia o meno prove di efficacia.

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