DON PAOLO FARINELLA
“Bisogna chiudere tutte le chiese a Salvini, non può entrare finchè non si pente in ginocchio. La Chiesa non è un porto di mare. Se fa penitenza accogliamo tutti, e lasci il Vangelo nel cassetto”. “Salvini andrà a sbattere come tanti altri, è inconcepibile la sua posizione sui migranti. Prima o dopo ci sarà qualche giudice a Berlino. E’ contro il diritto internazionale, contro la costituzione, va processato. E’ in atto un genocidio, e lui è responsabile”.
berlusconi salvini
Così a La Zanzara su Radio 24 Don Paolo Farinella, parroco di Genova che a Natale aveva chiuso la sua chiesa in segno di protesta contro il decreto sicurezza del governo. “Salvini – dice – ha atteggiamenti fascisti. Mussolini faceva le stesse cose. La storia non si ripete ma Salvini è un furbetto che usa tutte le bassezze per vincere le prossime elezioni. I credenti si devono ribellare a Salvini. Nella mia chiesa non lo farei entrare. Sant’Ambrogio nel IV secolo si piantò davanti al Duomo di fronte a Teodosio e non lo fece entrare dicendo: le tue mani grondano di sangue, tu prima fai penitenza, pentiti, tu qui non puoi entrare”.
DON PAOLO FARINELLA
“Salvini - prosegue Farinella – ha le mani sporche di sangue. I preti di tutta Italia dovrebbero mettersi di fronte e dire: prima ripara tutto il male che stai facendo contro l’umanità, poi entri. E anche quelli che tacciono sono corresponsabili. Come i grillini, certo”. Ma lei li ha votati: “Sì, ma li ho votati per cacciare Renzi. Poi è colpa di Renzi e del Pd se i Cinque Stelle sono finiti in braccio alla Lega. Ma finchè ci sarà Renzi sarà impossibile, quello è il più fascista del villaggio”.
SALVINI BERLUSCONI
Intanto è tornato il suo vecchio nemico Berlusconi: “Anche gli zombie ritornano ogni tanto. Lui deve tornare per forza, ha alcuni processi in corso e ha bisogno della camicia della protezione, dell’immunità. Poi parla sempre di donne, anche i vecchi sognano. A Genova si dice ‘messe celebrate, vespri cantati’, alla sua età cosa volete che faccia può solo parlare a voce alta, lasciamolo parlare. Ma adesso cosa può fare, si piscia sulla punta delle scarpe, col catetere permanente, con la prostata…”.
Lei legalizzerebbe la droga leggera?: “Sì, meglio una cosa regolata che una non regolata. Come la prostituzione. Tanto non la eliminano, tanto vale che paghino le tasse. Durante il potere pontificio il Papa regolava la prostituzione e ci costruiva le chiese. E’ meglio regolare le cose, tenerle sotto controllo”