Jared Kushner in anticamera dal Papa
Vittorio Zucconi per “la Repubblica”
Alto persino più del suocero presidente a un metro e 91, esile quanto Trump è massiccio e giovane quanto l' altro è anziano, Jared Kushner, il marito di Ivanka la Figlia Prediletta, è il "genero in chief", è l' uomo che ha fatto Trump presidente e ora ne pilota la procellosa presidenza, rischiando di naufragare lui stesso nella tempesta. Nelle foto ufficiali, dove non manca mai, guardate a lui, non ai saltimbanchi e cortigiani che brulicano alla Casa Bianca, per vedere il potere dietro al trono, il manovratore astuto e freddo dietro il sipario del Trump Show.
donald trump jared kushner
Guardate il genero al quale, ora anche l' Fbi ha cominciato a guardare, mentre l' agenzia statale che previene i conflitti d' interessi dei dipendenti del governo rivela che, insieme a Ivanka, ha omesso di dichiarare opere d' arte della sua collezione privata per milioni di dollari. Investito di un incarico ufficiale con uno di quei titoli che significano tutto e nulla, "Assistente Speciale per l' Innovazione" («Se nel tuo incarico ci sono le parole sviluppo e innovazione vuol dire che ti hanno fregato», brontolava il cinico Kissinger) e retribuito con un miserabile salario annuo di 170 mila dollari, resto mancia per Kushner che ha un portfolio immobiliare da 8 miliardi, il potere immenso di questo speculatore immobiliare come il suocero è il distillato del "Familismo American Style". Lo stesso che portò il fratello di JFK, Bob, al Ministero della Giustizia e Hillary Clinton prima all' impresa fallita per la riforma della sanità e poi alla corsa rovinosa verso la Presidenza nel 2016.
666 fifth avenue della famiglia kushner
Da Jared, come dalla moglie Ivanka sposata nel 2007 dopo un incontro organizzato da potenti amici comuni, traspare l' immagine del potere e dell' establishment newyorkese che, non più soddisfatto di giocare al Monopoli immobiliare accumulando grattacieli per ricchi e distese di slum, vuole passare dai cantieri fangosi alle stanze dei bottoni della politica.
Una metamorfosi che nel suocero Trump si è espressa con la suprema vanità dello Studio Ovale, ma che nel trentaseienne Kushner ha il sapore ben più acre ed eccitante della vendetta. Jared ha un conto da saldare con chi perseguì e condannò il padre a 14 mesi di carcere per truffa, evasione, finanziamento illecito ai politici, in una prigione dell' Alabama dove il figlio andò a trovarlo ogni weekend per 56 weekend. Il magistrato che perseguitò suo padre era quel Chris Christie poi governatore del New Jersey con ambizioni vicepresidenziali.
donald trump con jared kushner e mark fields sergio marchionne
Fu il primo "pezzo da 90" dell'entourage trumpista che Jared fece cacciare quando prese il controllo del Team Trump e ne guidò, senza titoli ufficiali, l'ultima tappa vittoriosa, usando con chirurgica precisione i Social Network e la penetrazione capillare dell' elettorato nei collegi chiave, quello che i clintoniani mai seppero fare.
le nozze ivanka trump jared kushner
Giovane intelligente e spregiudicato, il "Genero in Chief" possiede le qualità necessarie per pilotare quell' uomo che è, caratterialmente e fisicamente, il suo opposto. Ha capito che Trump può tollerare molto, ma nessuno che metta ombra all' egolatria narcisistica dell'ex divo dei Reality. Ha vissuto e navigato come il suocero nella piscina degli squali che è il mondo della speculazione immobiliare di New York e del New Jersey, anche a costo di operazioni folli come l' acquisto di un grattacielo per 1,8 miliardi di dollari nel 2007, l'anno dei primi crack del mercato.
jared kushner wendi murdoch
Possiede un brillante curriculum accademico, con una laurea presa a Harvard, dove fu accettato anche grazie a una sostanziosa donazione di 2,5 milioni di dollari fatta dal padre e poi alla New York University. È ebreo praticante e devoto, come testimoniano le Mezusah, i rotolini manoscritti con le affermazioni di fede riprese dalla Torah appesi alle porte delle sue case, l' educazione dei tre figli e la conversione chiesta alla moglie Ivanka. Una famiglia che scherma Trump dai sospetti di antisemitismo affiorati dalla campagna elettorale.
jared kushner ivanka trump
Soprattutto, di lui il boss si fida ciecamente, mentre di tutti gli altri diffida, al punto di avergli buttato addosso, oltre a quel vago Progetto Innovazione, tutti i dossier più velenosi, dalla Pace in Medio Oriente ai trattati commerciali con Messico e Canada, all' immigrazione. Niente di quanto accada alla Casa Bianca deve sfuggire al setaccio di questo giovane genero con un infallibile istinto per la cosa più cara al suocero, dopo la propria vanità: i dollari.
jared kushner e ivanka trump corrono
Quando Jared lasciò Harvard, invece dei debiti che perseguitano studenti per anni, il suo portafoglio personale si era arricchito di 10 milioni di dollari fatti trafficando in affitti e immobili, nel tempo libero. E sono proprio i soldi la traccia che ora lo Fbi comincia a fiutare per risalire ai giorni della transizione fra Obama e Donald, quando, nel tardo autunno del 2016 dopo la vittoria, Kushner, alla guida del passaggio di poteri, incontrò, fra gli altri, un misterioso banchiere russo arrivato da Mosca.
jared kushner da bambino
Perché mai il principale "consigliori" del presidente eletto, il responsabile della nuova Amministrazione, avrebbe dovuto avere rapporti con un finanziere russo è la domanda che gli investigatori si stanno ponendo. Jared non risponde, non twitta, non polemizza, non si eccita come il suocero. Per ora lo show non gli interessa. E pensa a quel carcere dell' Alabama dove ogni weekend, per un anno e mezzo, andò dal padre Charles per dirgli che la famiglia era sempre con lui.
jared kushner con il suo giornale