CONTI
R.Fra. per il Corriere della Sera
Non è ancora finito, non si sa nemmeno chi lo vincerà, ma già si cerca di capire chi sarà il successore di Carlo III. Chi dice Paolo III (inteso come Bonolis), chi punta su Fabio V (inteso come Fazio). Ma c' è anche una terza ipotesi: un' oligarchia di conduttori con Conti burattinaio.
Tra i possibili scenari quello più probabile vede il ritorno di Paolo Bonolis in Rai per condurre il suo terzo Sanremo. Il suo contratto di esclusiva con Mediaset è scaduto a dicembre e ora il conduttore naviga a progetto, con contratti legati al singolo programma. Dunque a settembre sarebbe libero di tornare a viale Mazzini. Due sono però i nodi da sciogliere.
Intanto quello economico, perché Bonolis ha costi elevati anche per gli elevati standard Rai di cui si parla in questi giorni. Il secondo riguarda Mediaset, che ha poca voglia di perdere un conduttore che ha sempre garantito grandi ascolti e che non sarebbe facile sostituire.
ABBAGNATO-BONOLIS
Se arriva in Rai, Bonolis si porta dietro il suo gruppo di lavoro, ovvero la coppia Mazzi & Presta (il primo come direttore artistico musicale, il secondo è l' agente-produttore).
La loro gestione in passato aveva sollevato non pochi malumori a viale Mazzini, perché la Rai si trovò tagliata fuori dalla organizzazione del Festival. Due casi su tutti.
Nel 2012 (epoca Morandi) Mazzi annunciò l' arrivo di Celentano senza informare l' allora direttore di Rai1 Mauro Mazza. Non fu l' unica polemica. Il lungo intervento di Celentano portò alla cancellazione di un break pubblicitario da 500 mila euro che fece irritare parecchio i vertici aziendali tanto da spingere a Sanremo il vicedirettore generale Antonio Marano per cercare di riprendere in mano la situazione. Al netto di tutto, con Bonolis Sanremo sarebbe in mani sicure.
FABIO FAZIO
Il secondo quadro potrebbe vedere rientrare nella cornice ancora Carlo Conti. Questa volta non come conduttore e direttore artistico, ma unicamente nel secondo ruolo. In questo caso l' idea è quella di affidare il Festival a un pool di conduttori, magari uno per sera (certo poi non sarebbe facile gestire a chi la prima puntata, a chi l' ultima; gli ascolti di uno confrontati con quelli di un altro). Conti stesso ha suggerito qualche nome: «Tra i coetanei che non l' hanno fatto e che hanno esperienza per farlo, ci sono Amadeus, Frizzi, Gerry Scotti, Tiberio Timperi, Massimo Giletti». Si riferiva solo a conduttori uomini. Ma la rosa sarebbe comunque allargata ovviamente anche alle donne.
paolo bonolis
Meno facile, ma non da escludere, il ritorno di Fazio che ha alle spalle quattro Festival (tre ottimi e uno meno riuscito). Qui la palla - come sempre più spesso capita - è in mano al suo agente, quel Beppe Caschetto che è molto ben introdotto in Rai (in questo Festival ha portato Crozza e Luca & Paolo, mentre arriveranno Virginia Raffaele, oggi, e Geppi Cucciari, domani).
Dettaglio non indifferente Fazio è molto stimato dal dg Antonio Campo Dall' Orto.
Si lavora, ma nulla è deciso.
Intanto nonostante la smentita di Conti su un suo imminente passaggio a Mediaset («è fantascienza, ho un contratto fino al 2019»), Dagospia insiste e parla di un «contratto profumatissimo che prevede una trasmissione nella fascia oraria ora occupata da Bonolis e un ciclo di prime serate».
sanremo bacio fazio littizzetto
Dunque Conti di là, Bonolis di qua. Come fosse uno scambio di prigionieri. Potrebbero anche organizzarlo in diretta tv. Il format non sarebbe male.
FAZIO CONTI BONOLIS