Elvira Serra per il “Corriere della Sera”
buffet di frutta lust
Dieci, a piacere. Per esempio: una mela, un quarto di finocchio, tre cucchiai di piselli, uno spicchio di melograno, mezza banana, una zucchina, dieci foglie di spinaci, cinque cavolini di Bruxelles, due arance e una cipolla. Sembra tanto, ma non è. Stimola il sistema immunitario, riduce il livello di colesterolo e la pressione del sangue e, grazie agli antiossidanti, ripara i danni al Dna. Un toccasana.
Certificato dall' Imperial College di Londra che ha intrecciato 95 studi sul consumo di frutta e verdura di due milioni di persone: un incrocio umano di 47 mila ictus, 43 mila casi di disturbi al cuore, 112 mila di cancro e 94 mila decessi. I risultati del lavoro, pubblicati sull' International Journal of Epidemiology , dimostrano una cosa: ottocento grammi di frutta e verdura ogni giorno - che sarebbero poi 10 porzioni da 80 grammi secondo le classificazioni internazionali - riducono del 28 per cento il rischio di problemi cardiovascolari, del 13 per cento il rischio del cancro e del 31% le morti premature. In totale si riuscirebbero a prevenire 7,8 milioni di decessi l'anno.
RAGAZZO COL CANESTRO DI FRUTTA CARAVAGGIO
I dati confortano. Meno l' idea di 10 (dieci!) spuntini al giorno a base di vegetali. A malapena, certi giorni, riusciamo a mangiare un tramezzino davanti al computer, figuriamoci otto etti di vettovaglie provenienti dal bancone del fruttivendolo (praticamente uno sconosciuto). «Il numero dieci è una semplificazione, vanno benissimo anche cinque alimenti diversi purché il peso raggiunga 800 grammi.
E comunque la Società italiana di nutrizione umana ne raccomanda già 850», spiega Elena Dogliotti, biologa nutrizionista della Fondazione Umberto Veronesi. La varietà, però, conta. «Per esempio noi caldeggiamo la dieta dei cinque colori perché dà la possibilità di prendere micronutrienti da diversi alimenti. Dai pigmenti ci arrivano le proprietà più interessanti: le antocianine dei frutti di bosco, il beta carotene delle carote, il licopene del pomodoro; tutti con azione antiossidante e antiinfiammatoria e dalle sempre più studiate potenzialità antitumorali e di protezione per il nostro Dna».
banana (1)
L' Oms raccomanda cinque porzioni di frutta e verdura, per un totale di quattrocento grammi quotidiani. Mangiarne meno, ci espone a un maggior rischio di malattie, a partire dal cancro. «Invece superare la soglia dei quattro etti lo riduce, non solo grazie alle proprietà dei vari vegetali, ma anche perché limita di conseguenza il consumo dei prodotti animali e, in generale, l' eccesso calorico», insiste Dogliotti. Ovviamente ci vuole senso della misura: una montagna di verdure con fiumi di olio, o peggio di burro, non è una buona idea.
frutta verdura prelavata
Resta il dilemma di quando riuscire a mangiarle. «Se c' è un Paese dove è possibile, quello è l' Italia», rassicura Carla Lertola, medico specialista in scienza dell' alimentazione.
«E possiamo sbizzarrirci sul come: se la melanzana non ci piace grigliata, potremmo apprezzarne la polpa cotta al forno con pomodoro, pesce spada e capperi». La frutta? «È un gioco da ragazzi. Prendiamo la mela: è pesante, e dunque ci fa salire nella corsa agli 800 grammi, e poi possiamo mangiarla a morsi, a pezzetti, in centrifugato. Dobbiamo pensare alla frutta come a uno spuntino: tra l' altro aiuta chi è a dieta a non pensare ai dolci».
Frutta_e_Verdura