Estratto dell'articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
SUMMIT SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALE A WASHINGTON
Dal […] Bill Gates, fondatore di Microsoft, al padre dell’intelligenza artificiale di Chat-Gpt, Sam Altman (capo di OpenAI), passando per Elon Musk, […]Mark Zuckerberg, […] Sundar Pichai, ceo di Google-Alphabet e molti altri leader della Silicon Valley: mercoledì il Senato di Washington ha ascoltato per tre ore 22 personaggi-chiave della tecnologia per cominciare ad acquisire conoscenze utili per regolamentare una materia, l’intelligenza artificiale, destinata ad aprire la porta a straordinari progressi, ma che comporta anche grossi rischi.
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Non c’è stata nessuna svolta, ma l’evento — un panel a cui hanno partecipato imprenditori che hanno un patrimonio personale complessivo di oltre 500 miliardi di dollari — è stato significativo da almeno tre punti di vista. In primo luogo è la dimostrazione di un cambio di clima nel rapporto tra politica e mondo della tecnologia: […] la politica vorrebbe evitare di ripetere l’errore fatto quando ha rinunciato a imporre vincoli alle reti sociali. Ma anche le aziende dell’Ai avvertono che i rischi ci sono e vanno mitigati.
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Dalla discussione di mercoledì è emerso che anche i pionieri dell’Ai sono divisi su una questione basilare come la libertà universale di accesso […]: Mark Zuckerberg ha sostenuto che è necessario essere aperti e trasparenti, Bill Gates e Jack Clark di Anthropic hanno sottolineato che una simile apertura è rischiosa, perché […] possono essere usati da malintenzinati per diffondere disinformazione, sabotaggi, contenuti tossici. Come si interverrà e in che tempi?
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È questa la questione cruciale — il terzo nodo — visto che tutti vogliono limitare i rischi senza penalizzare l’innovazione. Qui, intanto, c’è la scelta di Biden di intervenire entro l’anno con un ordine esecutivo della Casa Bianca in attesa di misure parlamentari più organiche. Ma a livello di Congresso già si registra qualche disallineamento: mentre il leader democratico del Senato, Chuck Schumer, ha promosso su base bipartisan una serie di audizioni, un suo autorevole senatore, Richard Blumenthal, ha già presentato insieme al repubblicano Josh Hawley la cornice di una legge che dovrebbe introdurre standard di sicurezza e un sistema di licenze dei modelli di Ai sotto la supervisione di un’agenzia federale indipendente.
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