Francesco Boezi per il Giornale
kavanaugh
Alla fine è arrivato l'ok: Brett Kavanaugh è un nuovo giudice della Corte Suprema. La votazione, come ci si aspettava, si è svolta in un clima d'incertezza. Lo spoglio ha fatto registrare 50 pareri favorevoli contro 48 contrari. Il Senato degli Stati Uniti ha così ratificato la scelta operata dal presidente Donald Trump. Due senatori repubblicani erano dati ancora come dubbiosi sul votare o meno in linea con quanto deciso dell'inquilino della Casa Bianca.
L'uomo indicato dal Tycoon per prendere il posto del giudice Antony Kennedy, durante le settimane trascorse, è stato accusato di molestie sessuali e di aggressioni. Episodi che sarebbero avvenuti negli anni 80'. Ma Kavanaugh è anche un noto esponente pro life. La combinazione tra questi due fattori ha fatto sì che il giudice venisse più volte contestato in pubblico. Specie dalla parte politica democratica. Anche durante il voto di oggi, le autorità americane sono state in qualche modo costrette a intervenire nei confronti di alcuni manifestanti, che sono stati fatti uscire dalla galleria dell'assise.
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Il tutto mentre era in corso la votazione. I repubblicani hanno serrato i ranghi ed hanno portato a casa questo importante risultato politico.
Il fatto che Trump avesse scelto Kavanaugh non era sufficiente: serviva il vaglio definitivo della Camera alta degli Stati Uniti. “Benché anonime e generiche, le accuse a carico di Kavanaugh sono gravissime. La sua nomina quale nuovo membro della Corte suprema è ormai compromessa. Ho già esortato i vertici dell’Fbi affinché venga avviata una approfondita indagine sulla condotta moralmente inaccettabile osservata in gioventù dal candidato di Trump", aveva dichiarato, poco dopo l'emersione delle accuse, Dianne Feinstein, che è una senatrice californiana dei Dem. Poi era stata tirata in ballo persino la Fbi: "È un'indagine molto limitata, la parte più rilevante è quello che non c'è", aveva tuonato la senatrice già citata. Mentre per parte repubblicana, era emerso il parere di Mitch McConnell, leader del Gop al Senato: "Nessuna delle accuse è stata corroborata in sette indagini". Visioni molto distanti, com'è naturale che sia per un caso che sembrerebbe essere complesso.
Fatto sta che dopo la ratifica operata dal Senato, sono soprattutto gli attivsti pro life ad attendere una vera e propria svolta in relazione ad alcune materie giuridiche. "La Casa Bianca - ha annunciato attraverso una nota stampa il portavoce - plaude alla conferma da parte del Senato della nomina del giudice Brett Kavanaugh alla Corte suprema, voluta dal presidente Trump. Oggi stesso il presidente firmerà la nomina e avverrà il giuramento".
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