Lizzie Crocker per “Daily Beast”
IL SESSISMO NEL CERVELLO
Il sessismo è radicato nella nostra società patriarcale, vivo e vegeto nella nostra cultura misogina. Ora possiamo incolpare anche la neuroscienza, grazie a un nuovo studio pubblicato su “Scientific Reports”, secondo cui la visione sessista dipende dalla anatomia del nostro cervello.
Analizzando la struttura cerebrale di 681 studenti (di cui 306 donne di 21 anni), i ricercatori giapponesi hanno scoperto che i cervelli di chi ha comportamenti sessisti appaiono diversi da quelli che credono nell’uguaglianza fra i generi. Lo studio ha inoltre trovato correlazione fra sessismo e problemi mentali tipo depressione, ansia e alcolismo.
IL SESSISMO POTREBBE DIPENDERE DALLA STRUTTURA CEREBRALE
I partecipanti sono stati misurati in base al “Sex Role Egalitarianism” (SRE), cioè all’idea che il sesso di un individuo non influenzi i suoi diritti, obblighi, capacità, opportunità. Dovevano rispondere, ad esempio, se fossero o meno d’accordo con la suddivisione equa dei compiti casalinghi e se ritenessero che le donne devono lavorare solo in caso di difficoltà economica. La scansione dei loro cervelli ha evidenziato che la struttura riflette il punteggio SRE: chi ce lo aveva basso presentava materia grigia densa in una zona associata con la elaborazione di emozioni tipo rabbia e paura.
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Lo studio suggerisce che chi ha idee sessiste, uomo o donna che sia, ha altri problemi psicologici. La correlazione è ancora troppo debole per generalizzare. Bisogna essere cauti quando si associano struttura cerebrale e funzioni cognitive o tratti della personalità. Finora i risultati sono intriganti, ma lo studio dovrà essere replicato su un campione più ampio, per poter giungere a conclusioni certe.
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